L'Italo-Americano

italoamericano-digital-4-5-2018

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GIOVEDÌ 5 APRILE 2018 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | 19 N on si sa esattamente quanto le scarpe veneziane fossero diventate alte, ma nel 1430 lo stato era talmente preoccupato della loro vertiginosa altezza che ritenne necessario approvare una legge che ne limitasse l'altezza. Nonos- tante ciò, i veneziani modaioli continuarono a gironzolare sulle zeppe che sollevavano i piedi mentre lo stile si diffondeva dalla città lagunare in tutta Europa. Persino la regina Elisabetta I d'Inghilterra e Luigi XIV di Fran- cia furono visti con i tacchi alti, lanciando la moda tra cortigiani, cortigiane e aristocratici. E oggi il tacco alto è una presenza onnipresente in ogni passerella di Milano. Questa è la storia delle chopine veneziane, i primi tacchi alti a pic- chiettare per strada. Ma, prima di andare oltre, cosa sono le chopine? Nella loro forma più semplice, le chopine veneziane erano un precursore di quelle che oggi chi- ameremmo scarpe con la zeppa. La parte superiore era solitamente realizzata in morbida pelle deco- rata e sembrava una normale scarpa ai piedi di chi le indossava, con cinghie di cuoio o nastri di seta legati dalle cameriere. Invece di essere attaccata a una suola piatta, la tomaia era fissata a un blocco di legno o, più tardi, di sughero, anch'esso rivestito in pelle, che formava insieme la suola e il tallone. La base veniva spesso allargata per offrire un sup- porto più sicuro. Invece di avere una suola di basso spessore con un tacco alto come oggi, la suola e il tallone delle Chopine erano della stessa altezza, elevando chi le indossava senza lanciarle in avanti come fanno i moderni stiletti. L'intenzione era quella di soll- evare chi le portava da un paio di centimetri a un piede, o anche di più, sopra il pavimento. E a dif- ferenza dei tacchi alti di oggi, non sembrava esserci un limite all'al- tezza alla moda, quindi le donne tolleravano altezze spezzacaviglie di 12 pollici e oltre. Infatti, le chopine più alte ancora esistenti risalgono alla fine del 1500 del Rinascimento italiano: svettano a 20 pollici da terra e si possono trovare al Museo Correr di Venezia. Alcuni addirittura sug- geriscono che le chopine hanno raggiunto i 24 pollici. In ogni caso, richiedevano un po' di abil- ità e non poca pratica per cammi- narci dentro. Un tempo si pensava che gli esperti calzolai veneziani attenti alla moda o couturiers avessero inventato le chopine per man- tenere gli orli del XV secolo soll- evati sopra il fango e la sporcizia delle strade non asfaltate della città mercantile. E certamente questa sembra un'idea o una spie- gazione perfettamente ragionev- ole finché non si vede che le lunghezze delle gonne delle sig- nore veneziane del tempo veni- vano allungate per coprire le chopine, e non per fermarsi ad esse. Quindi le chopine erano pensate per essere nascoste, ma gli orli continuavano a strusciare sul pavimento e rimanevano fan- gosi a prescindere dalle nuove scarpe. In effetti, poche persone che hanno visto o provato a cam- minare nelle chopine le pren- derebbero in considerazione non solo nelle aree fangose ma perchè incredibilmente instabili per cam- minarci, soprattutto se alte. Qualcosa di più di qualche centimetro di altezza richiedeva alle donne di appoggiarsi ai mariti o a un paio di cameriere per man- tenere l'equilibrio. In realtà, le chopine non erano indossate da chi intendeva camminare per grandi distanze. Nonostante la loro apparente follia, servivano comunque per una serie di scopi culturali e simbolici. In primo luogo, la signora che indossava le chopine si distingue- va per la sua posizione sociale dato che era fisicamente e metaforicamente testa e spalle più alta di chiunque altro. Più alte erano le chopine, più alto era lo status della signora, o almeno così si induceva a pensare. Questa non era, tuttavia, una regola sem- plice dato che i tacchi alti non erano indossati solo dai nobili. Anche le cortigiane portavano le chopine. Ma le cortigiane veneziane, lungi dall'essere sfor- tunate prostitute di strada, erano alcune delle signore più istruite e raffinate della città che diletta- vano saloni e casinò con la loro conversazione e offrivano altri divertimenti. Erano anche alcune delle signore più belle e meglio vestite. In effetti, l'abito della cor- tigiana e quello della rispettabile nobildonna erano spesso quasi indistinguibili, così come, al cul- mine della moda, le cortigiane rivendicavano anche alti gradi sociali con tacchi alti per alzarsi sopra i rivali. In secondo luogo, le chopine erano un modo per controllare e confinare le donne in casa in Le chopine veneziane, i primi tacchi a picchiettare per strada modo che non potessero girova- gare per la decadente città senza sorveglianza. In ogni caso, rara- mente si vedevano donne veneziane di alta classe cam- minare per le strade, vivendo in casa una vita molto riparata e avventurandosi solo in gondola o in portantina. E certamente c'era- no molte cose per proteggere le donne, poiché Venezia era famosa per la sua dissolutezza e stravaganza durante i secoli XV, XVI e XVII. Così le chopine furono indubbiamente usate da alcune famiglie per proteggere la moralità delle loro donne che preferivano sfilare con grazia (e in sicurezza) attraverso il piano nobile del palazzo di famiglia, invece di passeggiare per le strade o girare intorno a una pista da ballo. Ma non tutte le chopine rag- giungevano due piedi di altezza. Alcune erano alte solo 4-6 pollici, il che rendeva molto più facile camminarci tanto quanto i tacchi alti di oggi. E ancora, l'uso delle chopine che dava alle donne un'andatura sensuale per attrarre potenziali clienti suggerisce che, sebbene la restrizione possa essere stata lo scopo di alcune famiglie nobili, chiaramente non si applicava sempre. E in terzo luogo, le chopine mostravano la ricchezza di chi le indossava. Il fatto stesso che una donna indossasse i tacchi alti sig- nificava che poteva permettersi i pollici aggiuntivi dei ricchi tessuti usati per realizzare gli abiti rinascimentali del tempo. Le chopine dovevano essere indos- sate ma non viste, quindi dove- vano essere coperte. E con la stof- fa proveniente da tutto il mondo conosciuto, comprese le sete dal- l'Est, una spesa extra di soli pochi centimetri di broccato d'oro o di morbido velluto non era cosa da poco. Le chopine indicavano anche che si era così ricchi da non aver bisogno di lavorare o cam- minare e che ci si poteva permet- tere trasporti come una portantina o una gondola di famiglia. Probabilmente fu la stravagan- za degli abiti che allertò le autorità veneziane nei confronti delle crescenti altezze delle chopine quando approvarono le prime Leggi Suntuarie nel 1430, che limitavano l'altezza delle scarpe, non che la gente se ne preoccupasse molto. E Venezia non era l'unica città preoccupata della dissolutez- za o eccessiva ricchezza del- l'aspetto dei suoi cittadini. Breve della Campania bandì l'uso di ric- che pellicce mentre Siena e Bologna bandirono lo strascico degli abiti, Firenze mise fuori legge i bottoni e ai sarti genovesi fu vietato d'inserire tagli nei vestiti in modo da esporre gli opulenti tessuti d'oro precedente- mente proibiti. Molte di queste leggi stabilivano multe per chi le indossava o rendevano il marito o il padre responsabili della punizione, ma i seguaci della moda e gli stilisti continuavano a eludere gli editti. Anzi, piuttosto che indurre il declino dei tacchi alti, le leggi suntuarie veneziane pare abbiano promosso la moda che si diffuse rapidamente, prima in Spagna, poi in Francia e nell'Inghilterra elisabettiana. Nonostante la loro influenza sul mondo della moda rinasci- mentale, le vere origini delle chopine veneziane rimangono misteriose. Alcuni suggeriscono che si sono evolute dapprima come soprascarpe, altri che le prostitute le hanno sviluppate per sovrastare letteralmente gli altri mentre altri ancora le vedono semplicemente come un segno di ricchezza e stravaganza in linea con la depravazione che divorava Venezia. Qualunque siano le loro radici, tuttavia, le chopine continuano a ispirare i designer di oggi. Dai tacchi che sfidano la gravità di Alexander McQueen ai trampoli disegnati da Giuseppe Zanotti per Lady Gaga, queste precarie zeppe hanno contribuito a plasmare il modo in cui le donne hanno indossato le scarpe negli ultimi 600 anni. Quindi, nonostante il fatto che la moda per le alte chopine sia stata superata da una nuova moda nel 17° secolo ispirata dalle scarpe con il tacco dei cavalieri persiani, ai loro tempi i tacchi alti veneziani erano una moda molto all'avanguardia e continuano ad essere rilevanti. Dunque, quanto a cosa siete disposti per raggiungere i vertici della moda? L'altezza del plateau delle chopines poteva variare da pochi a moltissimi centimetri: camminare in alcuni modelli doveva essere difficilissimo LIFE PERSONAGGI RECENSIONI ARTE MODA BENESSERE

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