L'Italo-Americano

italoamericano-digital-4-5-2018

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www.italoamericano.org 21 GIOVEDÌ 5 APRILE 2018 L'Italo-Americano IN ITALIANO | LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA C ari lettori, Amerigo Vespucci nacque a F i r e n z e , i n I t a l i a , nel 1451. Nel 1505 d i v e n n e c i t t a d i n o n a t u r a l i z z a t o s p a g n o l o e i n s e g u i t o o t t e n n e l ' i n c a r i c o d i "pilota mayor" (comandante) della Spagna. Morì di malaria a Siviglia, in Spagna, nel 1512. Come tutti sappiamo, le Ameri- c h e f u r o n o c h i m a t e c o s ì p e r Vespucci e non per Colombo, a cui è attribuita la scoperta del " N u o v o M o n d o " n e l 1 4 9 2 . Quindi, cari lettori, nello spirito pazzerello di aprile, vorrei sug- gerire a tutte le organizzazioni italo-americane negli Stati Uniti, e specialmente a San José, in California, di usare il buon vec- chio Vespucci per risolvere un problema. Si può ricordare come, inco- raggiati dagli oltre 35 monu- menti confederati rimossi o tra- s feriti dal 2015, gli attivis ti n a t i v i a m e r i c a n i d e l l a c i t t à hanno chiesto la rimozione o il trasferimento (preferibilmente nella discarica) della statua di Colombo situata nell'edificio del municipio. La statua fu donata dalla comunità italiana alla città nel 1958. Un simpatizzante del- l'iniziativa ha detto: "La statua mi offende, ho parenti che sono nativi americani e la statua non appartiene a questo posto dopo tutto quello che lui ha fatto alle persone. E' arrivato, ha ucciso persone e ha preso il controllo di tutto". Quindi dico, potrebbe essere una buona idea risparmiare sulle spese di trasloco, basta lasciare le statue di Colombo dove sono e cambiare la didascalia in modo che dica Amerigo Vespucci: in fondo dubito che ci sia ancora qualcuno in grado di dire se ci sia o meno buona somiglianza tra i due. *** G l i i t a l i a n i V e s p u c c i e Colombo si incontrarono per la prima volta nel 1496, dopo che Colombo aveva "scoperto l'A- m e r i c a n e l 1 4 9 2 " . I n I t a l i a Vespucci, dal 1483 al 1492, lavorava per i Medici, amici dei suoi genitori e, in quel periodo, a p p r e s e d e l l ' e s p l o r a z i o n e i n corso per trovare un passaggio a nordovest attraverso le Indie. Nel 1496, dopo che Colombo era tornato dal suo viaggio nel Nuovo Mondo, Vespucci ebbe l'opportunità di incontrarlo a Siviglia. La loro conversazione suscitò l'interesse di Vespucci nel vedere il mondo con i suoi occhi. Verso la fine del 1490, apprese che il re Ferdinando e la regina Isabella di Spagna stava- no finanziando altri viaggi, così decise di iniziare la sua nuova carriera come esploratore prima che passasse troppo tempo. Vespucci, per il suo primo viaggio, salpò nel 1497 da Cadi- ce, con una flotta di navi spa- gnole che navigarono attraverso le Indie Occidentali e si diresse- ro verso la terraferma del Centro America in circa cinque settima- ne. Gli esploratori cercavano, durante questo periodo, spezie, sete, gioielli, qualcosa di strava- gante, che l'Europa non potesse più ottenere dall'Est. Navigando sotto la bandiera spagnola nel maggio del 1499, Vespucci partì per la sua successiva spedizione come navigatore al comando di Alfonzo de Ojeda. Attraversaro- no l'equatore, viaggiarono verso la costa di quella che ora è la Guyana, e andarono alla scoper- ta della costa del Brasile, sco- prendo allo stesso tempo il Rio delle Amazzoni e Capo Sant'A- gostino. Nel 1501, al suo terzo v i a g g i o , V e s p u c c i s a l p ò p e r Capo Verde al servizio del re del Portogallo, Manuel I. Ben- c h é V e s p u c c i n o n f o s s e a l comando, quando gli ufficiali portoghesi gli chiesero di pren- dere in carico la spedizione, accettò. Le sue navi navigarono lungo la costa del Sud America da Capo Sao Rogue alla Patago- nia, scoprendo l'attuale Rio de J a n e i r o e R i o d e l a P l a t a . Vespucci e le sue flotte tornaro- no indietro credendo di aver scoperto un nuovo continente, basando la loro affermazione in gran parte sulla precedente con- clusione di Cristoforo Colombo. Nel 1498, passando per la foce del fiume Orinoco, Colom- bo aveva stabilito che una tale quantità di acqua dolce dovesse provenire da una terra "di pro- porzioni continentali". Agli inizi del XVI secolo, gli studiosi di Saint-Dié-des-Vosges nel nord della Francia stavano lavorando a un libro di geografia intitolato Cosmographiae Introductio, che conteneva grandi mappe rita- gliate che potevano essere usate per creare globi. Il cartografo tedesco Martin Waldseemuler, autore del libro, pensava che la nuova porzione brasiliana del Nuovo Mondo dovesse essere chiamata America, la versione femminile del nome Amerigo, per Amerigo Vespucci. Il suo intento era di onorare la persona che lo aveva scoperto. Anni dopo, nel 1538, il cartografo Mercator, che lavorava con le mappe create a Saint-Dié, inve- ce di segnare solo la porzione più slanciata del continente, s e g n ò i l n o m e A m e r i c a s u entrambe le parti, settentrionale e meridionale, attribuendo a Vespucci sia il Nord che il Sud America, anche se la maggior parte sarebbe d'accordo sul fatto che a Vespucci è stata accredita- ta la scoperta di aree che furono scoperte per la prima volta da Cristoforo Colombo. *** Guardando indietro: al presi- dente Ronald Regan fu chiesto di aiutare a raffreddare una tem- pesta in un "bicchiere di pasta", quando il "Buy American" si estese, nel 1983, dalle macchine ai cannelloni. I produttori di pasta statunitensi chiesero al presidente Regan di rallentare l'aumento di quelle che conside- ravano importazioni ingiusta- mente sovvenzionate di pasta dall'Italia. Vincent De Domenico, presi- dente della Golden Grain Maca- roni Co., con sede a San Lean- dro, dichiarò: "Si sta facendo in modo che non ci sia un negozio in cui non si veda una nuova eti- chetta straniera, ma la maggior parte è a New York e sulla costa orientale". J o s e p h V i v i a n o , d i r e t t o r e della San Giorgio, una sussidia- ria della Hershey Foods Corpo- ration, presidente della National Pasta Association, parlò della questione ai giornalisti. Mentre i giornalisti cenavano, Viviano disse che gli importatori di pasta sarebbero cresciuti fino a circa 118 milioni di sterline l'anno negli Stati Uniti – pur essendo a solo il 5% del mercato statuni- tense di circa 2 miliardi di sterli- ne. Ma le importazioni, vendute a prezzi relativamente bassi a causa delle sovvenzioni, stavano aumentando ogni anno: "siamo più preoccupati di dove stanno andando che di dove sono oggi". Il reclamo dei pastai si con- centrava sull'Italia, dove la pasta è un prodotto importante. L'Italia ora conta 53 milioni di sterline di importazioni statu- nitensi l'anno, il doppio del livel- lo del 1980. I produttori italiani d i c o n o c h e i l l o r o g o v e r n o sostiene legalmente la produzio- ne di grano duro, da cui viene p r o d o t t a l a p a s t a , m a n o n l a pasta stessa. I produttori di pasta hanno chiesto al presidente "di intraprendere un'azione imme- diata e forte per porre rimedio alle ingiuste sovvenzioni all'e- sportazione della Comunità eco- nomica europea". Il rappresen- tante del commercio degli Stati Uniti William Brock ha chiesto una sentenza del consiglio inter- n a z i o n a l e c h e o p e r a i n b a s e all'Accordo generale sulle tariffe doganali e il commercio. Quel c o n s i g l i o h a d e c i s o a f a v o r e degli americani, ma nessuna azione sarà intrapresa contro le s o v v e n z i o n i e u r o p e e f i n o a quando non sarà emanato un regolamento separato del Comi- tato sul codice delle sovvenzioni del GATT. Le ruote della giusti- zia si muovono lentamente ...

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