L'Italo-Americano

italoamericano-digital-4-19-2018

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/970842

Contents of this Issue

Navigation

Page 24 of 43

GIOVEDÌ 19 APRILE 2018 www.italoamericano.org 25 L'Italo-Americano IN ITALIANO | E s s ere s ordi è come avere un super potere. Emilio Insolera, sordo dalla nascita, era così sicuro di questo con- cetto che lo ha trasformato in un film, Sign Gene. Sign Gene è in effetti il primo film che parla di s upereroi, ovvero mutanti non udenti e con poteri soprannaturali ottenuti grazie all'uso del linguaggio dei segni. Il film è in proiezione nelle sale americane da venerdì 13 aprile per una settimana, al Laemmle Theater di Beverly Hills. La premiere mondiale si è tenuta a Milano lo scorso 8 set- tembre, e il film è uscito poco dopo nelle sale italiane. Il film è stato scritto, prodotto e diretto da Emilio Insolera, che ha anche recitato nel ruolo del protagonista, Tom Clerc. "Con- sidero questo film il Black Pan- ther per la comunità dei non udenti" . Ins olera ce lo dice durante il nostro incontro a Bev- erly Hills. Questa la trama di Sign Gene, film nel quale hanno recitato attori professionisti non udenti: un agente segreto, Tom Clerc, è s ordo e dis cendente da una famiglia di sordi da generazioni tra i quali c'è anche Laurent Clerc, considerato il padre dei non udenti in America avendo portato il linguaggio dei segni negli Stati Uniti due secoli fa. Tom è portatore di SGx29, una potente mutazione chiamata appunto Sign Gene. Una parte significativa dei suoi poteri viene però persa durante una feroce lotta avvenuta alcuni anni prima contro un suo nemico, il fratello s ordo, J ux Clerc, leader di 1.8.8.0, un'organizzazione mal- vagia dedita a s terminare i mutanti di Sign Gene. Hugh Denison, il capo della Q.I.A. (QuinPar Intelligence Agency), un'agenzia affiliata al Pentagono composta da agenti selezionati e con la mutazione di Sign Gene, spedisce Tom Clerc e il suo collega Ken Wong da New York a Osaka per indagare su varie scene del crimine. I due finiscono in una rissa con una banda giapponese guidata da Tats umi F uw a. Tom Clerc capisce che i suoi poteri non sono persi per sempre. Il film è stato girato tra Giap- pone, Stati Uniti e Italia, e ha una trama alla James Bond con un tocco di Grindhouse, e fa diversi riferimenti alla cultura dei non udenti e alla linguistica dei segni. Il produttore e attore Emilio Insolera, noto attivista, comple- tamente sordo sin dalla nascita, è poliglotta e ha vissuto in vari continenti, dal N ord al S ud America, dall'Europa all'Asia. Studente Fulbright-Wirth, con una laurea in Cinema e Linguis- tica presso l'Università Gal- laudet e un master in Scienze della comunicazione all'Univer- sità di Roma La Sapienza, Insol- era è anche uno degli autori del primo dizionario multimediale della lingua dei segni italiana. Il cas t include H umberto Insolera, Ben Bahan ed è in lin- gua dei s egni ingles e, giap- ponese, italiana, e con sottotitoli in inglese. "Io sono italiano, ma sono nato in Argentina, anche se da piccolo mi sono trasferito in Italia dove sono cresciuto". Ci racconta Insolera. "Ho studiato poi in America dove c'è l'unica università al mondo per i non udenti. C'è anche la più grande biblioteca al mondo dedicata alla sordità ed è lì che mi è arrivata l'ispirazione: ho pensato che quel posto fosse un po' come in X-Men. Tutti gli studenti erano sordi, una sorta di raduno della comunità dei non udenti. All'in- terno dell'università c'erano tanti corsi in cui si discuteva di cinema, e i film sui sordi erano sempre drammatici. Subito dopo il mas ter s ono partito per il Giappone, dove ho iniziato a scrivere la sceneggiatura e a cer- care le persone per fare questo film con me." Come si è sviluppato il film da lì in poi? Doveva essere solo un cor- tometraggio ma poi le persone che hanno lavorato con me erano così entusiaste che mi hanno detto che avremmo dovu- to creare un lungometraggio. Ho pensato che fosse una buona opportunità. Se fosse rimasto solo un corto avrei dato molte meno informazioni. Quando ha finito di girare il film? L'anno scorso. Ho iniziato a lavorarci otto anni fa, con varie pause, per impegni vari e ques- tioni finanziarie. Volevo un film d'azione con effetti speciali, e un supereroe sordo che non c'è mai stato nel cinema. Come è avvenuto il casting? Gli attori sono tutti non uden- ti? Sì, sono tutti sordi o nati in famiglie di sordi, che hanno come prima lingua la lingua dei segni. Non ci sono agenzie per attori sordi quindi ho dovuto scegliere grazie alla mia rete di conoscenze in vari Paesi. Qual è l'obiettivo del per- sonaggio? Interpreto Tom Clerc, che proviene da una famiglia di sordi da generazioni, a partire da Laurent Clerc che è stato il cre- atore di questo superpotere. Il mio pers onaggio ha una mutazione genetica che perde in seguito a un combattimento con un nemico. Il superpotere che ha, a che fare con una mutazione Sign Gene: ecco i supereroi secondo Emilio Insolera genetica ed è quello che chiami- amo Sign Gene. Il suo obiettivo quindi è proteggere questo gene e assicurarsi che persista perché ci sono altre persone che vorreb- bero vedere eliminato questo gene. In cosa consistono questi super poteri? Sono determinate azioni che si svolgono attraverso l'uso del linguaggio dei segni. Posso farti un es empio: il s egno per la s igaretta, lo fares ti con una mano sulla bocca che assomiglia a una sigaretta, e con l'altra mano a forma di accendino, e faresti un movimento per accen- dere la sigaretta. Questo gesto genera invece una fiamma vera in modo che tu possa accendere la sigaretta nella vita reale. L'al- tra che utilizziamo molto nel film è la forma della mano per la pistola, che manifesta l'effettiva capacità di sparare proiettili. Quindi i proiettili sono sparati dalla mano che è usata nel lin- guaggio dei segni per indicare la pistola. C os a c'è d i s p eciale n el film? Qualcosa di speciale è che ci sono i kodas, ovvero i bambini udenti delle famiglie non udenti e che sono fluenti nella lingua dei segni. La lingua dei segni è inter- nazionale? N o, la lingua dei s egni è diversa nelle varie nazioni del mondo. Come per la lingua sonora noi abbiamo l'italiano, poi c'è l'inglese, lo spagnolo e così anche nella lingua dei segni le lingue s ono divers e, in maniera visuale diversa. Nel film ci sono molti aspetti diver- si: è molto internazionale, con attori provenienti da Europa, Nord America e Asia, principal- mente Giappone, quindi ci sono diverse lingue dei segni. Quale è il messaggio che si vuole mandare? Molti considerano la sordità una disabilità ma noi ci conside- riamo solo come degli stranieri che parlano un'altra lingua. V ogliamo che le pers one s i avvicinino al nos tro mondo quindi il messaggio del film è che la lingua dei segni, che per noi è visuale, non debba essere solo per i sordi ma per tutti, e dovrebbero impararla tutti, per- ché ti rende più completo dal punto di vis ta es pres s ivo e sociale. E' un passo verso la nostra comunità. Locandina di Sign Gene LA COMUNITÀ DI LOS ANGELES Emilio Insolera & Carola Insolera

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-4-19-2018