L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-3-2018

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GIOVEDÌ 3 MAGGIO 2018 www.italoamericano.org 25 L'Italo-Americano IN ITALIANO | L a mostra "The Italian- ità: Italian Diaspora Artists Examine Identi- ty" (Italianità: gli artisti della diaspora italiana esaminano l'identità) si inaugurerà domenica 5 maggio all'Italian American Museum di Los Angeles (IAMLA). La mostra si concentrerà sulla dias- pora italiana, che è la dispersione di un popolo in un nuovo Paese, in questo caso l'America. Nel- l'arte, il termine acquista un signi- ficato più profondo in quanto si riferisce ad artisti che sono emi- grati da una parte all'altra del mondo, o lo hanno fatto i loro antenati, e le cui diverse esperien- ze hanno influenzato il loro lavoro. In questo caso specifico, la mostra esplora temi come la doppia identità, la memoria, il folklore, la fede, il distacco e la migrazione. Le opere in primo piano di oltre 20 artisti allo IAMLA cat- turano l'idea di una nuova identità e cultura, così come l'esperienza complessiva dei migranti e dei loro discendenti. Questi artisti creano narrazioni alternative e sfi- dano le strutture di un mondo artistico consolidato. "Tra la fine del 1800 e l'inizio del 1900, quattordici milioni di persone hanno lasciato l'Italia", dice Marianna Gatto, direttore esecutivo e storico del museo e curatrice di Italianità. "Questa fu una delle più grandi migrazioni nella storia. Usando l'arte come veicolo, questa mostra esplora la migrazione storica degli italiani, così come i più recenti movimenti degli italiani nell'era post Secon- da Guerra Mondiale fino ad oggi". Incontro Marianna Gatto al Museo Italo Americano di Los Angeles (IAMLA), situato nel cuore della downtown di Los Angeles in una delle più antiche strutture rimanenti della Little Italy, oggi inserita nel Registro Nazionale dei Luoghi Storici. Prima dell'intervista, Marianna mi offre un tour del centro inter- attivo che offre una mostra per- manente che mostra la storia e i contributi continui degli italoamericani nel Sud della Cali- fornia e non solo. Cosa significa Italianità in questa mostra? Italianità esamina le tradizioni, le credenze, le nozioni di apparte- nenza, e altre caratteristiche che definiscono l'identità italiana con il trattino, che, per sua natura, è molto varia e personale. Questi artisti – o i loro genitori, nonni o altri antenati - hanno lasciato l'I- talia, e le loro opere d'arte richia- mano temi centrali della diaspora. Poiché molti di questi argomenti trascendono l'origine nazionale, il tempo e il luogo, Italianità getta le basi per un terreno comune su cui creare legami con le migrazioni contemporanee. Può dirci qualcosa di questi artisti? Alcune delle opere più interes- santi di Italianità sono "Smoke Stacks" di Joseph Stella (1935), i disegni di Paolo Soleri e il lavoro dell'artista finito sulla lista nera, Ralph Fasanella. Altri artisti sono Italo Scanga, la pittrice Margaret Ricciardi, insieme a Cynthia Minet che ha creato una scultura multimediale illuminata, a grandezza naturale, Rico LeBrun che è una delle figure di spicco del movimento modernista cali- forniano, e l'illustratore di lunga data di Ray Bradbury, Joe Mug- naini. Abbiamo anche Luigia Martelloni, Leo Politi, Robert Peluce, David Trulli, Manny Cosentino, Tina Gulotta, William Papaleo, Juan Rosillo, Luci Calli- pari-Marcuzzo, Lola Scarpitta, Anthony Riccio, Michele Nardon Renn, Domenico Foschi e altri. Come li avete selezionati? Abbiamo fatto un bando e abbiamo selezionato anche altri artisti per la mostra, alcuni dei quali sono stati acquisiti tramite prestiti da altre istituzioni, come l'Illinois State Museum. Abbiamo ricevuto centinaia di proposte, la più lontana dall'Australia, da Luci Callipari-Marcuzzo, discendente di immigrati calabresi. Le è piaciuto qualche artista in particolare artista? Abbiamo ricevuto tanto lavoro meraviglioso, che ci ha fatto desiderare che la nostra galleria fosse più grande perché lo spetta- colo sarebbe potuto essere il doppio. Un artista che mi viene in mente è Antony Riccio, che sta nel Connecticut. Ha raccontato la secolare comunità della Little Italy di Boston negli anni '70, quando la gentrificazione aveva iniziato a cambiare il carattere del quartiere. Una delle sue opere presenti nella mostra cattura il quartiere durante questo periodo di cambiamento, mentre la secon- Italian American Museum presenta 'The Italianità: Italian Diaspora Artists Examine Identity' da esamina il rituale del maloc- chio. Cosa mi dice degli artisti di Los Angeles? Abbiamo parecchi artisti di LA, sia viventi che scomparsi. Joseph Mugnaini è emigrato da bambino ed è stato professore all'Otis College of Art and Design. Era anche l'illustratore di Ray Bradbury. Abbiamo diversi artisti locali come Leo Politi, il cui lavoro anticipa di decenni il movimento multiculturale. La sua famosa opera, The Watts Towers, è inclusa nella mostra. Abbiamo anche una serie di artisti contem- poranei come Luigia Martelloni, una concept artist di LA, nata in Italia e cresciuta qui; Robert Peluce, che era un animatore. La stragrande maggioranza sono artisti locali: non era necessaria- mente il nostro intento, ma è andata così. Qual è l'importanza di ques- ta mostra per il patrimonio italo-americano? Gli italoamericani nel Sud della California sono un capitolo della diaspora italiana che viene spesso trascurato. Tipicamente si parla di comunità italiane negli Stati Uniti, i riflettori sono puntati su New York, Boston, Philadel- phia. La comunità italiana a Los Angeles ha 200 anni e, pro- muovendo la consapevolezza dei suoi contributi, promuoviamo una più profonda comprensione della nostra regione e della diversa natura della diaspora italiana. E qual è la missione del museo? IAMLA ambisce a promuo- vere la comprensione del variega- to patrimonio della California meridionale attraverso la ricerca, la conservazione storica e i pro- grammi educativi che esaminano la storia e il continuo contributo degli italoamericani nella Los Angeles multietnica e negli Stati Uniti. IAMLA fa parte del Monu- mento Storico El Pueblo di Los Angeles, il luogo di nascita della città di Los Angeles. Sente che questa consapev- olezza sta crescendo? Sì, sicuramente, e il museo ha svolto un ruolo importante nel generare consapevolezza. Noti- amo un maggiore senso di inter- esse e apprezzamento per la comunità storica di Los Angeles, tra cui la Little Italy, e non vedi- amo l'ora di promuovere un ulte- riore dialogo e la comprensione delle diverse origini della regione. Informazioni: Dal 5 maggio 2018 al 13 gen- naio 2019 - Apertura al pubblico il 5 maggio 2018 Orario: da martedì a domenica dalle 10:00 alle 15:00. Chiuso il lunedì Smoke Stakes by Joseph Stella - Esposto per la prima volta in California. Courtesy of Illinois State Museum LA COMUNITÀ DI LOS ANGELES Anthony Riccio (b. 1952, United States) Italian American Gothic, 1981 Digital print from a Kodachrome slide

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