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GIOVEDÌ 3 MAGGIO 2018 www.italoamericano.org 31 L a storia della birra è davvero antica e forse si può considerare, la sua invenzione casuale se si considera che pra- ticamente tutti i cereali che con- tengono zucchero possono dare inizio ad una fermentazione spon- tanea. Una delle testimonianze più an- tiche relative alla birra ci arriva da un'incisione su di una tavoletta in argilla proveniente dalla Mesopo- tamia (attualmente Iran, Iraq) da- tabile circa 6000 anni fa. Sempre dai sumeri apprendiamo la più an- tica ricetta per produrre la birra chiamata "Kas" (poesia di circa 4000 anni fa). Tra gli egiziani era utilizzata anche come moneta per pagare i costruttori di piramidi ma la sua importanza crebbe esponenzial- mente quando le fu attribuito un aspetto simbolico religioso in quanto si pensava che fosse inven- tata direttamente da Iside e Osi- ride. Per gli antichi greci la bevanda era connessa ai culti femminili della dea dell'agricoltura e dei ce- reali, Demetra, per cui considerata "poco virile" e consumata dagli uomini solo durante le Olimpiadi in quanto più leggera del vino. Nell'antica Roma, la birra per tutto il periodo repubblicano (dal 509ac al 27 ac) venne definita be- vanda per i barbari pensiero che non cambio', neanche durante il Cristianesimo che considerava berla atto demoniaco proprio delle popolazioni pagane, mentre il vino rimaneva la bevanda preferita per- ché rappresentava il "sangue di Cristo." In Italia tuttavia, la prime tracce di birra sono state individuate in un bicchiere proveniente da un'urna cineraria, databile intorno al 560 ac proveniente dalla pro- vincia di Novara (la cultura prei- storica cui appartiene questo resto è definita "cultura di Golasecca"). Con tutta probabilità la birra si fece strada contestualmente alle migrazioni che, dalla zona del Mar Nero arrivarono fino al nord Eu- ropa, dove i climi poco favorevoli alla vite, si dimostrarono invece adatti ai cereali. I Celti che abita- vano le zone del nord della Francia e dei Paesi Bassi, affinarono le tec- niche di maltazione e sopratutto furono gli inventori, intorno al- l'anno 0, delle prime botti in legno che sostituirono le anfore in argilla molto fragili e pesanti. Durante il Medioevo la birra era la bevanda più consumata nel Nord Europa mentre in Italia era relegata alla classi più basse della popolazione ed il vino rimaneva la bevanda più diffusa fra le classi più abbienti. Sempre al nord Europa ed in particolare ai comuni della Ger- mania che dobbiamo l'introdu- zione della pratica di aromatizzare con il luppolo (XIII secolo) pratica che andava a sostituire la miscela di spezie utilizzata fino a quel mo- mento che pero' non aveva le stesse proprietà conservanti. In Inghilterra la birra chiamata ALE, fino al XVI era senza lup- polo, dopo tale termine, venne uti- lizzato per definire qualsiasi birra incluse quelle luppolate che fino a quel momento erano solo impor- tate dai Paesi Bassi. Anche in Italia la cultura della birra inizio' ad avere una certa po- polarita', tanto che, Ludovico il Moro, a Milano in occasione delle proprie nozze la fece distribuire gratuitamente. La prima meta dell'800 vede in Italia l'apertura delle prime fabbri- che di birra (la Wührer a Brescia e la Felix Pfanner a Lucca) e le prima coltivazione di luppolo ad opera di Gaetano Fraschi a Forlì. L'apice del consumo in Italia raggiunge il picco negli anni '20 ma l'aumento delle tasse sulla birra (Legge Marescalchi 1927) pro- voco' un drastico calo per favorire nuovamente la produzione di vino. A più riprese la birra inizio' nuovamente ad essere consumata e, anche se l'Italia rimane tutt'oggi il paese europeo dove se ne con- suma meno, l'interesse per piccole produzioni qualitativamente ele- vate si fa strada nel panorama mondiale considerando che solo dal 2016 in Italia esiste la defini- zione legale di birra artigianale "la birra prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, du- rante la fase di produzione, a pro- cessi di pastorizzazione e di mi- crofiltrazione. Paradossalmente proprio perché non esiste nel nostro paese una tra- dizione molto radicata, questi mi- La Birra, la bionda spumeggiante ha più di 5000 anni! LA BUONA TAVOLA RICETTE PIATTI TIPICI STORIE DI CUCINA cro/birrifici hanno dimostrato una creatività notevolissima nel pro- durre birre aromatizzate con pro- dotti locali come il farro la frutta, le castagne o i fagioli ed altri di provenienze decisamente piu eso- tiche come lo zenzero. Inoltre, l'e- sperienza derivata dalla vinifica- zione è stata messa a frutto anche per queste produzioni. Le birre italiane, vengono ca- talogate, più con finalità fiscali che per tipologia (si utilizza come unita di misura il grado Plato che consi- dera la densità della soluzione ac- qua/mosto) difatti alcune diciture come "doppio malto" non identi- ficando una tipologia di gusto ma semplicemente la densità della me- desima e di conseguenza il valore della tassa che il produttore deve pagare, non hanno nessun signifi- cato al di fuori dei confini italiani. Ovviamente risulta difficile tro- vare ricette tradizionali regionali a base di birra ma, da qualche anno molti chef ne hanno sperimentato l'uso con un discreto successo. Ecco un menu completo cui la birra diventa protagonista La regola dell'utilizzo di birre artigianali è quantomai scontata. Risotto birra e salsiccia Pollo alla birra Tiramisù alla birra scura Risotto birra e salsiccia in- gredienti per 4 persone • mezza cipolla dolce tagliata molto finemente (deve essere ridotta quasi in poltiglia e ne dovranno risultare 3 cucchiai da tavola) • 300 gr di salsiccia (piccante se piace) tagliata a piccoli pezzi della dimensione di mezza noce • 250 gr di Carnaroli o Arbo- rio • 2 bicchieri di birra chiara mediamente luppolata • 650 ml di brodo (vegetale o di carne) • Sale e pepe • mezzo stick di burro • 25ml di olio extravergine di Oliva (fruttato nuovo sarebbe perfetto) • abbondante Parmigiano grattato • Fare soffriggere la cipolla nell'olio a bassa temperatura (deve diventare tralucente) (la cipolla non deve mai bruciare) • Aggiungere il riso e fare tostare per almeno 3/4 minuti continuando a mescolare • Aggiungere la salsiccia e cuocere, sempre mescolando per altri 2/4 minuti • Aggiungere la birra aspetta- re che sia evaporata Aggiungere poco alla volta il brodo ed aspettare che sia assor- bito prima di aggiungere il succes- sivo mestolo (rispettare i tempi di cotture del riso. Da questo mo- mento 15/18 minuti) Regolare il sale e il pepe A cottura terminata spegnere il fuoco, aggiungere burro (freddo) e Parmigiano Mescolare e servire immedia- tamente Scaloppine POLLO ALLA BIRRA delizioso e facilissimo per 4 persone • 1 petto di pollo (organico) tagliato a fettine sottilissime (nel caso aiutarsi con un batticarne per rendere le fettine sottili) • Un po di maizena per infari- nare il pollo • Una piccola bottiglia di birra rossa aromatizzata • un cucchiaio di erbe aroma- tiche fresche triturate sottilissime (timo rosmarino salvia) • 1 stick di burro • 3 cucchiai di olio extraver- gine • Sale e pepe Sciogliere in una pentola antia- derente olio e burro Infarinare con la maizena le fet- tine di pollo Appena olio e burro iniziano a spumeggiare adagiare il pollo Cuocere circa 2 minuti per parte (appena diventa dorato) Aggiungere la birra e fare eva- porare Alla fine aggiungere sale, pepe e il trito di erbe aromatiche Servire caldo ottimo accompa- gnato da patate lesse L'Italo-Americano IN ITALIANO | Il petto di pollo alla birra è un piatto rapido e saporito