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GIOVEDÌ 17 MAGGIO 2018 www.italoamericano.org 25 L'Italo-Americano IN ITALIANO | C om'è una serata per- fetta se sei un amante del cibo italiano? La risposta potrebbe venire da chi ha partecipato all'evento Taste Of Italy, organizzato dall'Internation- al Culinary Center presso Airbnb HQ di San Francisco l'11 maggio, con lo scopo di celebrare la cul- tura, la cucina e i vini italiani con alcuni ospiti e cuochi speciali. Non solo è la sede del vivace SoMa, una società che lavora sulla costruzione di comunità e collegamenti tra i paesi, ma ha anche una caratteristica cucina aperta che ha permesso agli ospiti di vedere i cuochi in azione men- tre si godevano una perfetta espe- rienza enogastronomica. Yeojin Yi è stata una stu- dentessa presso l'International Culinary Center prima di diventare prima Istruttore di chef e poi Direttore associato di relazioni culinarie. Può facilmente ricordare la prima volta che ha incontrato lo chef Cesare Casella, l'ospite speciale della serata. "Cesare è stato il mio mentore e alla fine siamo diventati buoni amici. Quando ho iniziato a conoscere sempre più italiani, ho fortemente voluto un evento che potesse riunire le persone attorno al buon cibo e al vino. Lo abbi- amo fatto grazie al supporto di molti sponsor e amici". L'evento fa parte di un più ampio sforzo per promuovere l'ampia formazione culinaria ital- iana alla ICC: dopo i primi 10 mesi a Campbell, il programma accompagna gli studenti presso la scuola ALMA vicino Parma, per più di quattro mesi e, mentre si apprendono competenze e si acquisisce esperienza, si incontra- no anche masterchef e si visitano fattorie, stabilimenti e vigneti della regione. Cesare Casella, noto come Chef con il rosmarino, è stato scelto come Decano degli studi italiani nel 2005: ha definito i curricula per l'esperienza culinar- ia italiana e ha portato visione e conoscenza agli studenti interes- sati alla tradizione culinaria ital- iana. Cesare ha iniziato il suo viaggio nell'industria alimentare all'età di 14 anni, quando si è iscritto all'Istituto Culinario Fer- dinando Martiniat. Dopo la lau- rea, ha trasformato il ristorante di famiglia, Vipore, da azienda locale a rinomata destinazione gastronomica in Toscana, guadagnandosi anche una stella Michelin nel 1993. Quando si è trasferito a New York, è diventato Executive Chef a Coco Pazzo e ha presto lanciato un ristorante affiliato, Il Toscanaccio. Cesare ha portato la sua esperienza all'evento della CCI sia in cucina, preparando deliziose ricette, sia sul palco, attraverso una dimostrazione di cucina dei famosi Gnocchi alla Romana. "L'educazione nel set- tore alimentare significa che le persone possono capire meglio cos'è il buon cibo e come si dis- tingue dalle imitazioni", ci ha detto. "Diffondere il messaggio giusto è fondamentale in quanto le persone possono essere talvolta confuse dai prodotti, dagli ingre- dienti e dalla qualità. Ci sono molti chef americani che oggi cucinano cibo italiano eccezionale, ma la qualità è ciò che fa la vera differenza". Mentre preparava una salsa al gorgonzola per gli gnocchi, lo chef Casella non ha potuto fare a meno di sottolineare come la sto- ria e la cultura giochino ancora un ruolo importante nell'industria alimentare, così come gli ingredi- enti: "Puoi trovare sicuramente del buon prosciutto in America, ma qui non sarai mai in grado di fare un autentico Parmigiano, perché la storia che sta dietro e il clima tipico della regione sono estremamente importanti. Per questo motivo, fa parte della nos- tra missione educare le persone all'autenticità e ai prodotti di buona qualità". Il ricco menù - che comprendeva porchetta con salsa verde, arancini di pisellini primavera con toma e mozzarella, crostini di pomodoro e polenta con tartufata ai funghi e olio al tartufo - è stato preparato dallo chef Marc e da altri cuochi della ICC. Dopo averci portato dietro le quinte della cucina, chef Marc ha sottolineato l'importanza del pro- gramma per l'intera comunità di San Francisco. "Lo scambio sarà vantaggioso per gli amanti del cibo e l'intera area. San Francisco ha una comunità multiculturale e la mescolanza delle cucine è notevole perché continuerà a portare in tavola piatti nuovi e più artistici". Il cibo delizioso è stato anche accompagnato da una degus- Taste of Italy: insegnare cultura italiana, cucina e vino a una nuova generazione di chef tazione di vini sponsorizzata da Lorenzo Scarpone, l'oratore prin- cipale della serata. Scarpone è noto per aver avviato il movi- mento Slow Food di San Francis- co alla fine degli anni '80. Origi- nario dell'Abruzzo, Scarpone ha incontrato Carlo Petrini prima che il movimento Slow Food decollasse a New York e ha iniziato a mettere insieme circa 20 persone da ristoranti che con- dividevano la stessa filosofia. Scarpone gestisce oggi diverse aziende del settore ed è un fiero sostenitore dell'evento organizza- to dalla CCI: "È fondamentale essere qui e mostrare alla gente cosa sono veramente il cibo e il vino italiano. Abbiamo del buon cibo in America, specialmente in California, ma ci sono prodotti italiani che non possono essere duplicati". Man mano che il cibo italiano diventa sempre più popolare, e oggi è considerato la migliore cucina in America, c'è anche molto spazio per esperimenti culinari che non sono sempre ben accolti dagli italiani: "Non sono contro le fusioni tra le cucine", ha ammesso Scarpone. "A volte gli chef hanno idee brillanti, altre volte si crea un po' di caos in ter- mini di ingredienti, presentazioni e così via. Alla fine, è fondamen- tale come presenti il cibo e che sapore ha, ma anche come ti senti tu come individuo, dopo averlo fatto". Abbiamo chiesto qual è il futuro della "cucina della nonna". Scarpone è sicuro che "la cucina della nonna è un buon punto di partenza perché è una cucina molto pulita, tuttavia vogliamo tutti rendere il cibo interessante e sorprenderci a vicenda. Ecco per- ché è anche fondamentale avere scuole e corsi per aiutare i futuri chef a portare il cibo italiano a un livello successivo. Le scuole pos- sono sicuramente aiutare a imparare le basi e a esprimere la creatività, che a volte non è suffi- ciente per diventare bravi chef". Il Console Generale d'Italia, Lorenzo Ortona, ha sottolineato la collaborazione tra la scuola internazionale e ALMA, la Scuo- la Internazionale di Cucina Ital- iana: "Siamo felici di sostenere il Made in Italy e il cibo autentico. Questo accade in un momento di grandi cambiamenti nel settore e in un luogo in cui l'innovazione è applicata anche al cibo. L'Italia sta svolgendo un ruolo cruciale nel sistema globale e lavoreremo duramente per garantire che questo ruolo rimanga stabile". Allo stesso modo, il direttore Yeojin Yi ha concluso che l'even- to è solo l'inizio di una collabo- razione tra la CCI e la comunità italiana. "Non vediamo l'ora di ospitare Ortona nella nostra scuo- la. Lo inviteremo a Campbell dopo l'estate e desideriamo trovare nuovi convincenti modi per lavorare insieme". Insegnare l'Italia della tavola buona e genuina ad una nuova generazione di chef: ecco il fine di Taste of Italy Lorenzo Scarpone parla a Taste of Italy LA COMUNITÀ DI SAN FRANCISCO
