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www.italoamericano.org 15 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 31 MAGGIO 2018 A nche se gli ospedali di oggi in tutto il mondo sono fonda- mentalmente centri che forniscono assi- stenza medica e riabilitazione degli ammalati, i precursori di queste istituzioni furono origina- riamente concepiti in senso più ampio come "luoghi dell'ospita- lità": da qui la somiglianza tra i due termini (entrambi derivano dal latino hospes, cioè ospiti). Nella Toscana medievale, quando masse di pellegrini sole- vano attraversare la regione per- correndo la Via Francigena, gli ospedali venivano chiamati spe- dali (ospedali in italiano moder- no) e servivano principalmente come rifugio per i viandanti. Al giorno d'oggi, alcuni di questi antichi edifici esistono ancora. Non solo, molti rivelano ancora la loro funzione originaria come autentiche pietre di paragone nello sviluppo della perfezione architettonica dell'epoca: basti pensare allo Spedale di Santa Maria della Scala di Siena, oppu- re al famoso Spedale degli Inno- centi nel centro di Firenze, proba- bilmente il primo esempio di architettura rinascimentale italia- na. Facciamo un giro in Toscana e andiamo alla ricerca dei più belli e antichi spedali! Un simile viaggio per scoprire quale storia inaspettata e quale sorprendente bellezza artistica gli "ospedali" toscani possono offri- re, dovrà necessariamente iniziare nella città di Firenze, "culla del Rinascimento" e capoluogo della Toscana. In particolare, il nostro tour della regione non può che partire dal già citato Istituto degli Innocenti, noto anche come Spe- dale di Santa Maria degli Inno- centi. Prendendo il nome dall'epi- sodio biblico del Massacro dei Santi Innocenti, questo famoso spedale del XV secolo è spesso considerato il più antico ospedale e orfanotrofio al mondo. Nono- stante la sua importanza storica nella cura dei bambini abbando- nati, la reputazione del luogo è dovuta principalmente ai suoi innegabili meriti artistici: caratte- rizzato dalla perfetta armonia della loggia frontale che si affac- cia su Piazza della Santissima Annunziata, il progetto dell'edifi- cio è stato realizzato nientemeno che dal grande maestro Filippo Brunelleschi, proprio negli stessi anni in cui stava lavorando anche al suo più grande capolavoro: la cupola del Duomo di Firenze. Iniziato da Brunelleschi nel- l'anno 1419 per conto della poten- te Corporazione della Seta (Arte della Seta), nei decenni successivi il progetto dello Spedale degli Innocenti fu portato avanti da altri artisti con diverse modifiche e integrazioni. Uno degli elementi decorativi più importanti della facciata attuale - vale a dire i tondi in terracotta blu (medaglio- ni) con rilievi di bambini dello scultore Andrea della Robbia - fu aggiunto negli anni del 1480, mentre parti dei chiostri furono precedentemente completate dal- l'architetto Francesco Della Luna. Per quanto riguarda le volte del portico esterno, furono affrescate solo all'inizio del XVII secolo da Bernardino Poccetti, che visse qui in ospedale durante i suoi ultimi anni, offrendo la sua maestria pit- torica in cambio di "ospitalità". Oggigiorno, alcuni dei tesori artistici che hanno popolato lo Spedale degli Innocenti nel corso dei secoli sono ancora visibili sia nella chiesa locale sia nel piccolo museo dell'ospedale, che include - tra gli altri - uno dei capolavori di Domenico del Ghirlandaio (L'Adorazione dei Magi), dipinti di Sandro Botticelli e terracotte di Luca della Robbia. Il campo arti- stico in cui lo Spedale è stato più influente, tuttavia, è senza dubbio l'architettura, come si può capire semplicemente dando una rapida occhiata al resto della Piazza San- tissima Annunziata. Sembra che le facciate degli altri edifici che si affacciano sulla piazza fossero anch'esse basate sullo Spedale del Brunelleschi, in modo da far ade- rire la piazza agli standard della proporzione rinascimentale. Lo possiamo vedere chiaramente nel portico di Michelozzo e nella Basilica della Santissima Annun- ziata di Leon Battista Alberti, così come nella Loggia dei Servi di Maria costruita da Antonio da Sangallo il Vecchio e Baccio d'A- gnolo sul lato opposto della piaz- za. Naturalmente, essendo così influente nell'architettura del periodo, le caratteristiche dello Spedale degli Innocenti divennero anche un modello per molti altri spedali sia dentro che fuori Firen- ze. Ad esempio, la loggia anterio- re dell'ex Ospedale di San Paolo in Piazza Santa Maria Novella e in particolare quella dell'Ospedale del Ceppo nella città di Pistoia comprendono altri meravigliosi tondi di Andrea e Giovanni della Robbia, rispettivamente (lo speda- le a Pistoia, tuttavia, ha anche un fregio unico in smalto di ceramica di Santi Buglioni). D'altra parte, è ovvio che la lunga serie di antichi ospedali toscani non è affatto limitata allo Spedale degli Inno- centi e agli altri spedali che ne sono stati ispirati. Almeno altri tre spedali fioren- tini meritano sicuramente di esse- re ricordati per il loro legame con l'arte e la storia locale. Prima di Alla ricerca di arte e ospitalità negli antichi Spedali della Toscana tutto, l'ex Ospedale di San Mat- teo, che ora ospita l'Accademia di Belle Arti e la Galleria dell'Acca- demia in cui è possibile trovare il David di Michelangelo, tra molti altri capolavori. Inoltre, il vecchio Spedale di Santa Maria dell'U- miltà e l'Ospedale di Santa Maria Nuova: mentre il primo è stato fondato da Simone Vespucci, parente dell'esploratore Amerigo, dobbiamo l'altro - l'unico ancora in uso - a Folco Portinari, il padre dell'amata Beatrice di Dante Ali- ghieri. Secondo la tradizione, inoltre, fu proprio questo secondo ospedale, che Leonardo da Vinci ha usato per sezionare i cadaveri per i suoi studi pionieristici sull'a- natomia. Tutto sommato, visitando i più famosi e antichi spedali della regione, si è presto convinti che a Firenze, in Toscana, e in Italia nel suo insieme, si possa trovare molta storia e arte persino nei luoghi che non ti aspetteresti: tra cui gli ospedali. Per convincerci ancora una volta di questo, e per concludere il nostro tour, non ci resta che lasciare Firenze e anda- re a vedere lo Spedale di Santa Maria della Scala di Siena e i tesori che nasconde nel suo museo, oppure le centinaia di pic- coli spedali che punteggiavano l'itinerario dell'antica Via Franci- gena, partendo dallo Spedale del Bigallo a Bagno a Ripoli. Ma ancora, si scopre che l'intersezio- ne tra belle arti e ospedali è anda- ta ben oltre i confini della Tosca- na: l'edificio dell'ex Ospedale Maggiore di Milano, che ora ospita l'Università degli Studi di Milano, ne è un altro esempio perfetto. L'affresco di Domenico di Bartolo "La cura dei malati" si trova nell'antico ospedale di Santa Maria della Scala, in Siena. Oggi museo, l'ospedale di Santa Maria della Scala fu un importante ospedale dal 1193 fino al 18mo secolo L'Ospedale degli Innocenti, struttura storica di Firenze. Fu ideato da Filippo Brunelleschi e si trova in Piazza Santissima Annunziata SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO