L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-31-2018

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/989111

Contents of this Issue

Navigation

Page 22 of 39

23 GIOVEDÌ 31 MAGGIO 2018 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA C ari lettori, il Memo- rial Day, era origina- riamente chiamato Decoration Day, un giorno di commemo- razione per coloro che sono cadu- ti servendo la nazione. Osservato il 28 maggio, l'ultimo lunedì di maggio, è stato approvato dal Congresso nel 1968 per garantire un weekend di tre giorni per i lavoratori federali. L'Italia dichiarò guerra all'Au- stria-Ungheria il 24 maggio 1915 e alla Germania il 27 agosto 1916. Gli Stati Uniti e il presi- dente Woodrow Wilson rimasero neutrali fino a quando lui firmò una dichiarazione il 6 aprile 1917 portando gli Stati Uniti in guerra. L'11 novembre 1918 fu firmato l'accordo di Armistizio e gli scon- tri sul campo di battaglia cessaro- no alle 11 del mattino. I cannoni della Prima Guerra Mondiale tac- quero. Dopo quattro lunghi anni e una stima di dieci milioni di morti, la "guerra per mettere fine a tutte le guerre" era finalmente finita. Nel 1919 il presidente Woodrow Wilson proclamò l'11 novembre come giorno dell'Ar- mistizio per ricordare agli Ameri- cani la tragedia della guerra. Ecco alcuni collegamenti di Stati Uniti, Italia e resto del mondo alla Prima Guerra Mon- diale dal 1914 al 1918: Nel giugno del 1914 l'arciduca Francesco Ferdinando, erede del- l'Impero austro-ungarico, e sua moglie furono assassinati da un serbo a Sarajevo, in Bosnia. Gli austriaci fecero drastiche richie- ste ai serbi per correggere questo errore, ma i Serbi, sostenuti dalla Russia, non erano dell'umore giu- sto per essere vittime di bullismo. Il 2 agosto la Germania invase il Lussemburgo, dichiarò guerra alla Francia e in seguito invase il Belgio. Il 4 agosto, la Gran Breta- gna e il Belgio dichiararono guer- ra alla Germania. In Turchia, gli Ottomani chiusero e fortificarono i Dardanelli, lo stretto che separa l'Europa dall'Asia e collega il Mar Egeo al Mar di Marmara. Il 6 agosto, l'Austria dichiarò guerra alla Russia e la Serbia alla Germania. Una settimana dopo, la Gran Bretagna e la Francia dichiarano guerra all'Austria e una spedizione approdò in Fran- cia. Il 20 agosto, le truppe tede- sche presero Bruxelles e, pochi giorni dopo, il Giappone dichiarò guerra alla Germania e attaccò i sostenitori tedeschi fortificati a Qingdao, in territorio cinese. In Belgio, attorno a Mons, gli Inglesi furono costretti a ritirarsi dopo aspri combattimenti con i Tedeschi, ma in mare affondano tre incrociatori tedeschi e due cacciatorpediniere dall'isola tede- sca di Helgoland Bight, nel Mare del Nord. Tutto questo nel primo mese della Prima Guerra Mon- diale, nel 1914. Settimane dopo, la guerra fu dichiarata dalla Gran Bretagna e dalla Francia contro la Germania, uomini provenienti da tutto l'Impero britannico, Austra- lia, Canada e Nuova Zelanda si precipitarono a Londra per diven- tare volontari. I volontari degli Stati Uniti neutrali si precipitarono a Parigi per arruolarsi. Anche se l'Italia dichiarò guerra all'Austria-Ungheria nel maggio 1915, e poco dopo alla Bulgaria, non dichiarò guerra alla Germania fino al 27 agosto 1916. La guerra si allungò e, verso la fine di ottobre 1917, l'esercito italiano fu distrutto da un assalto tedesco a sorpresa e fu costretto a ritirarsi in disordine verso il fiume Piave, a circa quindici miglia da Venezia. L'esercito italiano, tenne tran- quillamente testa gli Austriaci anche se nel 1916, conquistata la roccaforte di Monte Santo solo due mesi prima, e pur sembrando ben radicato nelle montagne intorno a Caporetto e Udine, fu scosso da un attacco a sorpresa con il gas. Le perdite furono alte con 10.000 morti italiani, 30.000 feri- ti e quasi 300.000 soldati cattura- ti. Un anno dopo, il 30 ottobre 1918 l'esercito austriaco com- pletò la sua evacuazione dal terri- torio italiano dopo essere stato sconfitto nella battaglia finale del conflitto, a Vittorio Veneto. Gli italiani catturarono oltre 600.000 prigionieri, 6.000 cannoni e con- clusero la guerra con una vittoria. Una settimana dopo, l'11 novem- bre 1918, la Prima Guerra Mon- diale era finita. La "Festa della Repubblica Italiana", la festa nazionale che celebra la nascita della Repubbli- ca italiana, sta arrivando: il 2 giu- gno 1946 è stata proclamata la Repubblica Italiana con un refe- rendum pubblico, che decise la fine della monarchia in Italia. In settimana, il Console Generale d'Italia di solito ospita una festa per celebrare la Festa della Repubblica Italiana, proprio come i funzionari del Consolato americano che servono in varie città in tutto il mondo celebrano la festa dell'Indipendenza il 4 luglio. *** Maria-Josè e suo marito Umberto furono incoronati il 9 maggio 1946. Il 2 Giugno l'Italia votò in un referendum per diven- tare una Repubblica. La coppia, che regnò solo per 27 giorni, fu l'ultimo re e regina d'Italia. Il pre- cedente re italiano, Vittorio Ema- nuele III, che aveva collaborato con il dittatore Benito Mussolini, aveva abdicato, sperando di sal- vare la monarchia. Suo figlio Umberto e Maria-Josè, pensò, potevano dare un nuovo inizio. Ma gli Italiani volevano un nuovo inizio. Durante la Seconda Guerra Mondiale, mentre i Tedeschi ave- vano facili vittorie nell'Europa occidentale, gli eserciti italiani furono sconfitti in Nord Africa e Grecia. Quando l'Italia si arrese alla Gran Bretagna e agli Stati Uniti nel 1943, la Germania con- trollava gran parte del Paese fino alla sua sconfitta nel 1945. Le speranze dei monarchici erano davvero basate sulla popo- larità di Maria-Josè di Sassonia- Coburgo. Non si può dire che tutti la apprezzassero: era una rarità tra i reali d'Europa, era poli- ticamente a sinistra. Ma agli Ita- liani ordinari piaceva sentir parla- re dei suoi modi ribelli. Gli ammiratori di Maria-Josè tendono a dipingerla come un'eroina della Resistenza, resistendo alle ini- quità di Mussolini. I genitori di Maria-Josè erano il re e la regina del Belgio, considerati una coppia liberale al tempo. Sua madre Eli- sabetta fu, all'età di 82 anni, la prima regina europea a visitare l'Unione Sovietica, un'impresa che le valse il soprannome di Regina Rossa. Per via del Belgio, suo paese natale, annesso rapidamente nel 1940 (come nella Prima Guerra Mondiale), Maria-Josè aveva buone ragioni per odiare i Tede- schi, che lei chiamava maiali e bugiardi. Andò a trovare Hitler nel suo ritiro a Berchtesgaden per chiede- re, senza successo, cibo per il Belgio affamato. Il suo ricordo principale era che lui mangiava cioccolato durante l'incontro. Ha avuto le sue piccole vitto- rie. Rifiutò la richiesta di Musso- lini di italianizzare il suo nome in Maria Giuseppina. Ma lui la con- siderava il capo della Croce Rossa Italiana. Ha accompagnato l'esercito italiano nella sua inva- sione dell'Abissinia (poi dell'Etio- pia) nel 1935. Il quadro che emer- ge di lei è quello di una donna fedele al Paese di suo marito, ma disturbata da un'Europa guidata da tiranni. Aveva talento con le parole. Dopo la guerra, scelse di vivere separata dal marito e fece di Ginevra la sua nuova casa. Ha costruito una carriera come scrit- trice. Uno dei suoi libri è una sto- ria della famiglia reale italiana.

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-5-31-2018