L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-31-2018

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GIOVEDÌ 31 MAGGIO 2018 www.italoamericano.org 5 L'Italo-Americano IN ITALIANO | " Cucinare con mio nonno D ino è uno dei primi ricordi che ho". Tornan- do con la mente al passa- to, Giada De Laurentiis si commuove. Con un cognome come il suo, un lavoro nell'indu- stria cinematografica era proba- bilmente quello che ci si aspetta- va da lei, dal momento che il nonno di cui parla è Dino De Laurentiis, il produttore che è riuscito a portare il cinema italia- no sulla ribalta internazionale alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Dino De Laurentiis ha prodot- to e co-prodotto oltre 500 film, di cui 38 nominati agli Oscar. Tra i suoi maggiori successi, il film drammatico di Federico Fellini "La Strada" del 1954, vincitore dell'Oscar, "Serpico" del 1973 con Al Pacino e diretto da Sid- ney Lumet, e "I Tre Giorni del Condor" di Sidney Pollack, solo per citarne alcuni. Come se non bastasse, sua nonna era l'attrice italiana Silva- na Mangano, divenuta famosa in tutto il mondo per il film "Riso Amaro". "Quando mi sono trasferita in America avevo sei anni, la mia famiglia faceva quello che dice- va mio nonno: lui è partito e così tutti noi l'abbiamo seguito". Ci racconta. Ma Giada De Lauren- tiis è riuscita a trovare la sua strada perseguendo una carriera culinaria, scelta che forse non è stata nemmeno così inusuale. Cucinare fa parte delle sue origi- ni considerato che la sua famiglia vanta una lunga tradizione nella produzione di pasta: suo nonno Rosario, il padre di Dino, gestiva un laboratorio a Torre Annunzia- ta dove molti clienti facevano la fila ogni giorno. E suo nonno Dino possedeva un negozio di alimentari con du e mercati gastronomici italiani, uno a New York e uno a Beverly Hills, chia- mato DDL, una sorta di Eataly ante litteram. Cosa che ha porta- to Giada a trascorrere moltissimo tempo, durante la sua infanzia, tra il ristorante di suo nonno e la cucina della sua famiglia. C o s ì l a q u a r a n t a s e t t e n n e italo-americana (Giada è nata a Roma) è cresciuta in una tipica, numerosa, famiglia italiana con la passione per la cucina e per il buon cibo. Motivo per cui, dopo essersi laureata in Antropologia all'Università della California a Los Angeles, la sua passione per la cucina è riemersa e l'ha spinta a seguire una formazione profes- sionale presso il ristorante Cor- don Bleu di Parigi, dove si è spe- cializzata in cucina e pasticceria. Lasciata la Francia, Giada è tor- nata a Los Angeles, dove ha fre- quentato la prestigiosa Ritz-Carl- t o n F i n e D i n i n g R o o m e l a W o l f g a n g P u c k ' s S p a g o d i Beverly Hills. Successivamente h a f o n d a t o G D L F o o d s , u n a società di catering con base a Los Angeles. Nel frattempo, Giada è diven- tata una star di Food Network e all'inizio del 2002 aveva già condotto nove trasmissioni tele- visive, come Giada at Home e Everyday Italian. Non solo chef e personaggio televisivo, Giada ha anche scrit- to nove libri di cucina: il suo ultimo, "Giada's Italy: Le mie Ricette per La Dolce Vita", è un viaggio alla scoperta di alcuni dei migliori piatti del Paese, adattato ai cuochi e ai gusti ame- ricani. Vincitrice di un Emmy e inserita nella lista degli autori più venduti stilata dal New York Times, L'Italo-Americano ha avuto recentemente la possibilità di intervistarla. Mentre cresceva, suo nonno Dino ha svolto un ruolo chiave nella sua educazione alimenta- re. Qual era il suo piatto pre- ferito? Sicuramente gli Ziti Stufati. Mi ricordo che li preparava per le cene della domenica e tutti noi bambini lo aiutavamo a fare le polpette. Gli Ziti Stufati sono un piatto della tradizione napo- letana, e in generale uno dei pre- feriti nella mia famiglia. Nel suo nuovo libro di cuci- na, invita fan e aspiranti cuo- chi a conoscere i sapori e le storie che hanno ispirato il lavoro della sua vita. In che modo questo libro è diverso da quello che ha scritto in passa- to? Sono cresciuta a Roma, quin- di questo libro e le ricette sono particolarmente vicine al mio cuore. Ho scritto molti libri di cucina italiana, ma è la prima volta che ho avuto l'opportunità di tornare in Italia, nel posto che più mi ispira. Ho avuto un'espe- rienza indimenticabile esploran- do la città con mia madre e mia figlia Jade, ed è stato davvero illuminante vedere Roma attra- verso gli occhi di Jade. Tutte le ricette del libro sono ispirate alle ricette della mia famiglia o alle ricette tradizionali italiane pro- venienti da tutto il Paese, da F i r e n z e a l l a S i c i l i a e f i n o a Napoli. Perché è stato importante condividere questo viaggio con i fan e tornare alle sue origini? Tornare in Italia mi ricarica ogni volta. C'è qualcosa di spe- ciale nel calore della cultura ita- liana, e il cibo gioca un ruolo fondamentale in tutto questo. Era importante per me condividerlo e dare alle persone gli strumenti per ricreare quell'esperienza a casa loro. Ogni capitolo del libro riflette il modo in cui gli italiani v i v o n o e m a n g i a n o . C i s o n o anche consigli italiani, come la differenza tra i tipi di salumi ita- liani, ciò di cui la dispensa italia- na è composta, come usare il peperoncino calabrese e persino come aggirarsi in un mercato ita- liano. Nel complesso, sono entu- siasta di condividere la mia espe- rienza dell'Italia. Come ha scelto le ricette più significative? La mia famiglia è stata di grande ispirazione per questo libro. Molte delle ricette sono la mia interpretazione dei piatti mangiati crescendo: in realtà è stato difficile selezionarle! Ce ne e r a n o c o s ì t a n t e c h e v o l e v o includere! Ci sono delle ricette partico- lari a cui è più affezionata? Il mio Sartù di Riso. Mia zia Raffy ed io abbiamo lavorato insieme a questa ricetta, ed è la ricetta che mia nonna ha fatto per i suoi suoceri quando si è fidanzata con mio nonno. È un vecchio piatto napoletano ed è un piatto centrale per una grande festa. Ho letto che sua figlia l'ha aiutata. Sente che il suo amore per il cibo passerà a lei? Jade adora stare in cucina e aiutarmi a tagliare tutti gli ingre- dienti, ma dubito che farà quello che faccio io per vivere... vuole andare per la sua strada! Come vorrebbe che gli ame- ricani considerassero i piatti originali italiani? Vorrei che capissero che sono più facili da fare di quello che si pensa! Mi piace semplificare le mie ricette e renderle accessibili a tutti. Fare un buon pasto non dovrebbe essere stressante e molte volte gli alimenti che hai giàin dispensa sono tutto ciò che serve per preparare un pasto delizioso. Cosa non manca mai nella sua cucina? Tengo sempre una manciata di prodotti base come l'olio d'o- liva, il limone, il Parmigiano Reggiano, del sale marino e la pasta. Nel libro ci sono anche foto in alcune località di Roma. Come ha scelto quei luoghi e perché sono stati significativi per lei? Volevo davvero mostrare un gusto a tutto tondo di Roma... Andare nei mercati, nelle macel- lerie, nei ristoranti preferiti della mia famiglia e persino nei nego- zi di antiquariato in cui le perso- n e d e l p o s t o f a n n o a c q u i s t i . Mentre ero a Roma, ho scoperto un piccolo negozio con tonnella- te di cucchiai e forchette antiche. Una miniera d'oro! C'è anche un negozio vicino a casa di mia madre a Roma che vende piccoli pezzi di marmo quadrato con incise parole italiane. Sono fan- tastici ricordi da portare a casa per amici e parenti e una fonte di grande ispirazione. Come definirebbe lo "stile Giada" riguardo al cibo e alle ricette? I t a l i a n o c o n u n t o c c o d i California. Fresco e non eccessi- vamente complicato. Giada De Laurentiis rende omaggio alle sue origini italiane Nel suo nuovo libro "Giada's Italy: Le Mie Ricette per la Dolce Vita," Giada De Laurentiis conduce i propri lettori attraverso un tour culinario - e non - della sua città, Roma NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ

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