L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-28-2018

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GIOVEDÌ 28 GIUGNO 2018 www.italoamericano.org 33 I croccanti torinesi che face- vano impazzire Napoleone! Si sa in Italia non ci stan- chiamo mai di produrre pane e affini! Questi friabili "stec- chi di pane" pare siano stati ap- positamente inventati a Torino, nel 1679 dal fornaio di corte di Re Vittorio Amedeo II per evitare che mangiasse mollica a lui indi- gesta. L'impasto utilizzato e' lo stesso del pane ma, essendo molto sottili, durante la cottura si asciugano e non permettono la formazione LA BUONA TAVOLA RICETTE PIATTI TIPICI STORIE DI CUCINA L'Italo-Americano IN ITALIANO | ventati i "grissini stirati" che hanno consentito fin dal XVIII se- colo la produzione meccanizzata. Si producono grissini alle erbe, alle spezie, all'olio e si accompa- gnano benissimo ai salumi locali soprattutto al prosciutto crudo e sono eccellenti con formaggi mor- bidi tipo caprino. Il Chinotto una bibita vin- tage tutta italiana Il Chinotto e' un agrume di ori- gine cinese che viene coltivato esclusivamente sulla costa ligure e precisamente nell'area di Savona fin dalla fine del 1800. Inizialmente questi piccoli frutti dall'inconfondibile aroma dopo una lunga procedura di sa- lamoia originariamente fatta in ac- qua di mare, venivano venduti "canditi sotto maraschino". Agli inizi degli anni 30 compare la prima bevanda al chinotto pro- dotta dalla San Pellegrino ma chi ne fu il vero inventore rimane un mistero. Il Chinotto molto popolare fino agli anni 60 venne messo in se- condo piano per ritornare in auge all'inizio del nuovo millennio e diventare ingrediente principale di molti cocktail. Le bottigliette di chinotto sono caratterizzate da etichette dal sapore retro' pretta- mente italiano che chi più chi meno ricorda esposte non in fancy bar ma nelle latterie e bar sotto casa. Dissetante, con qualche bolli- cina, delicatamente amaro e so- prattutto unico ed inimitabile ha rischiato nel 2012 di venire tas- sato dal governo classificandolo come "bibita gassata e zucche- rata"...per fortuna ha prevalso il buon senso o meglio il buon gu- sto! Dal 2004 il chinotto quale frutto e' parte del presidio slow food e l'unica azienda che produce la bibita con il vero agrume del presidio e' La Lurisia che utilizza inoltre acque termali benefiche. Biscotti o cantucci di Prato? La differenza e' sottile ma non trascurabile... "biscotto a fette, di fior di fa- rina, con zucchero e chiara d'uovo" questa la definizione del- l'Accademia della crusca anno 1691. Il Cantuccio il cui nome deriva da "canto", cioè angolo, o da "can- tellus", in latino fetta di pane e' simile al biscotto di Prato ma ar- ricchito con lievito e aromi. La ri- cetta originale e' conservata nel- l'Archivio di Stato di Prato anche se le prime produzioni sono da annoverare a Pisa. Alcune varianti come i "Bi- scottelli" di Caterina de Medici erano caratterizzati della man- dorle poi diventate invece comuni dal 1800. Sono dolci decisamente consi- stenti, rustici e apprezzabili se in- zuppati nel famoso Vin Santo To- scano altrimenti ci vorrebbero mandibole abbastanza "tenaci" per assaporarli. Nel 2011 nasce l'associazione "Assocantuccini" che li fa inserire a dovere fra i prodotti tipici IGP. In Lazio e in Umbria i cantucci sono chiamati "tozzetti" e si dif- ferenziano per la presenza delle nocciole al posto delle mandorle e non avendo una ricetta deposi- tata non possono venire codificati per essere inseriti in un discipli- nare IGP per identificarli come prodotto tipico. Oltre alla produzione classica portata avanti con orgoglio dal bi- scottificio Mattei di Prato, fin XIX secolo, sono gustose le va- rianti con cioccolato, al pistacchio e all'Alchermes tipico antico li- quore dal colore vermiglio, pro- dotto dai frati fiorentini. La cultura del cibo italiano Percorso culinario con L'Italo-Americano I grissini, delicati ed appetitosi bastoncini di pane, creati per un re, amati anche da Napoleone della mollica rimanendo croccanti. Il successo fu immediato anche perché oltre ad essere buoni e di- geribili si conservavano molto più a lungo del pane cosi che "Les pe- tits bâtons de Turin" come usava chiamarli Napoleone divennero una vera specialità locale. I primi grissini prodotti, chia- mati "robatà" erano lunghi dai 40 agli 80 cm, "nodosi" ed arrotolati a mano sono oggi inseriti nella li- sta dei prodotti agroalimentari ita- liani protetti. Successivamente sono stati in- I cantucci sono un prodotto IGP perché la loro ricetta originale è stata depositata legalmente ed è custodita nell'Archivio di Stato di Pisa

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