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L'Italo-Americano GIOVEDÌ 3 GENNAIO 2013 PAGINA 11 Top 11 2012 degli under 20 dei Da Cavani a Fabio J., roulette mercato gennaio. campionati europei, 4 sono in Grandi affari e bidoni Italia El Shaarawy Come ogni fine anno, è tempo di stilare bilanci. Questa volta tocca ai migliori talenti under 20 di tutti i campionati d'Europa. E la buona notizia, per il calcio nostrano, è che ben 4 su 11 giocano in Italia. Una classifica quanto mai ardua e quindi da prendere con le dovute cautele. Certo è che la crisi economica con le relative difficoltà in cui versano molti club ha spinto a spostare sempre più il focus sul calcio giovanile e sulle grandi opportunità offerte in questo settore da tutti i campionati europei. E questa volta la Serie a, storicamente più avvezza a prendere campioni già affermati piuttosto che lanciare giovani, sembra essere parte integrante del fenomeno. Questi i 4 migliori under 20 che militano nel campionato italiano: marquinhos (difensore Roma, brasiliano), De Sciglio (terzino milan, italiano), Pogba (centrocampista Juventus, francese), El Shaarawy (attaccante milan, italiano). ancora più bello che tra gli undici titolari ci siano ben 3 giocatori italiani, speranza per una nazionale italiana sempre più ricca di campioni. Infatti ai due talenti sopra citati entra nella classifica anche Verratti, 19enne centrocampista dall'incredibile classe acquistato in Estate dal Paris Saint Germain dopo aver guidato il Pescara alla promozione in Serie a. Gli altri calciatori ad entrare nella selezione dei migliori giovani sono Courtois (portiere atletico madrid, belga), martis Indi (difensore Feyenoord, olandese), Eriksen (centrocampista ajax, danese), O. Chamberlain (centrocampista arsenal, inglese), Isco (attaccante malaga, spagnolo), muniain (attaccante atletico Bilbao, spagnolo). Una nota va aggiunta anche per il talento romanista Lamela, per questa volta non ce la fa ad entrare nella top 11, ma il futuro per lui è assicurato. L'austerità governerà il mercato di riparazione di gennaio, la valigia dei sogni dei tifosi resterà per ora in soffitta anche perché gli innesti non sempre producono risultati apprezzabili, quando non conducono proprio all'importazione di bidoni. È ampio e variegato il panorama formatosi nel tempo: il milan fa tombola nell'ottobre del 1993 (quando il mercato bis è in autunno) ingaggiando marcel Desailly. Il francese, pagato 10 mld delle vecchie lire, realizza l'accoppiata scudetto Champions segnando anche un gol nel 4-0 finale col Barcellona. Va meno bene alla Fiorentina del Trap nel gennaio 1998 quando ingaggia Edmundo per 13 mld. 'O animal' incide poco, un anno dopo molla tutti per nostalgia del carnevale e i viola perdono l'autobus scudetto. Ben diversa la parabola di Dejan Stankovic: la Lazio è in cattive acque, lui approda all'Inter dove comincia con un'insperata qualificazione Champions, poi con mancini e mourinho si aggiudica tutto. Poco propizio il trasferimento dalla Roma al Real di un Cassano volubile e ingrassato nel gennaio 2006: 5 mln nelle casse giallorosse ma tra le merengues prende tanti soldi e non gioca. meglio andrà nell'inverno 2010 il suo passaggio al milani: con 4 gol in 17 partite contribuisce allo scudetto di allegri. Nelle sue mille vite calcistiche Ronaldo approda anche nella milano rossonero dal Real per 7.5 mln: è il gennaio 2007 e il Fenomeno zittisce tutti con 7 gol in 14 gare e una rimonta in classifica che darebbe diritto alla Champions se il milan non la vincesse direttamente ad atene contro il Liverpool. ma Ronaldo non c'è perché ha giocato con il Real nella prima fase. Nella stessa sessione di riparazione piazza un grande colpo il posti di extracomunitari sono saturi per cui l'esordio avviene solo nel settembre 2009. Per altre meteore della serie a la pazienza non è bastata: l'Inter ricorda amaramente il brasiliano Gilberto (presunto erede di Roberto Carlos) nel gennaio 1999, il milan il carneade Coloccini nel 2004 ma soprattutto l'impalpabilità dello spagnolo Edinson Cavani Palermo: il ds Foschi segue Edinson Cavani, lo bracca e battendo forti concorrenze lo preleva dal Danubio per 5 mln. Cominciano casualmente a gennaio le vite milaniste di due brasiliani che lasciano il segno: il milan blocca Pato per 22 mln nel 2007, ma per le direttive Fifa non può trasferirsi finché non compie 18 anni, perciò disputa amichevoli fino all'esordio del 31 gennaio 2008. Nel successivo dicembre Galliani sottrae Thiago Silva del Fluminense a una concorrenza planetaria per 10 mln, ma i Jose mari costato 40 mln nel dicembre 1999. ma chi è senza peccato scagli la prima pietra: la Juve ha sulla coscienza nel gennaio 1999 l'attaccante argentino Juan Esnaider preso a 16 mln per sostituire l'infortunato Del Piero. ma è l'anno delle bufale perché negli stessi giorni la Roma si affanna a prendere per 30 mln Fabio Junior, il supposto erede di Romario e Ronaldo. Tombale fu il giudizo di Zeman: 'Non sa fare niente e non ha la minima voglia di imparare.'' Messi, Bolt, Phelps e gli altri per un 2012 da star Usain Bolt Usain Bolt, michael Phelps, Bradley Wiggins, Sebastian Vettel e Leo messi. È un pokerissimo di campioni, anzi fenomeni, quello che ha caratterizzato il 2012 dello sport. L'anno finisce nel segno di questi fuoriclasse capaci, come nel caso di Usain Bolt, di ripetere la tripletta dell'Olimpiade precedente, da Pechino a Londra continuando a sprintare come se niente fosse, anche se stavolta l'unico record mondiale migliorato è stato quello della staffetta 4X100. ma l'impressione di disarmante superiorità rispetto ai rivali è rimasta intatta: Daegu 2011 e quella squalifica per falsa partenza sono state solo un incidente, e il 'lampo' ora è l'icona della Giamaica, leggenda pari a quella musicale di Bob marley del quale a Londra ha sfoggiato l'im- magine su alcune delle divise della Giamaica 'griffate' dalla figlia stilista del re del reggae. ma Londra 2012 è stata anche l'Olimpiade del 'Cannibale di Baltimora', quel michael Phelps che ha chiuso con il nuoto agonistico e rimarrà nella galleria degli 'immortali', come testimonia il premio di 'miglior atleta olimpico di sempre' assegnatogli poco dopo i Giochi. Un riconoscimento meritato per chi è stato davvero il Signore delle piscine e ha conquistato ben 22 medaglie in 3 diverse Olimpiadi, di cui 18 d'oro: 6 ad atene, 8 a Pechino per battere il record delle 7 di Spitz nel 1972, altre 4 a Londra. Ecco perché Phelps, che ha vinto anche 26 titoli mondiali, è stato nel nuoto ciò che merckx rappresenta tuttora nel ciclismo. Bradley Wiggins ha fatto impazzire gli inglesi vincendo prima il Tour, primo ciclista britannico a riuscirci, e poi, appena dieci giorni dopo, confermandosi sulle strade di casa nella cronometro individuale di Londra, trionfo che lo ha consacrato definitivamente (un oro su strada, dopo quelli in pista del 2004 e 2008). Sebastian Vettel è il nuovo idolo della Germania, altro che i calciatori del 'National mannschaft', uno che a soli 25 anni é già tricampione del mondo della F1, come l'immenso ayrton Senna o l'altro brasiliano Nelson Piquet. Solo che Vettel ci è riuscito a un'età in cui gli altri avevano appena iniziato o quasi, e se continua così promette di battere anche i primati del suo idolo michael Schumacher, iridato per 7 volte che quest'anno ha imboccato la strada del ritiro definitivo. La chiusura d'anno è stata con il 'botto', con l'ultima impresa di un 2012 sportivamente memorabile. a compierla è stata quel Lionel messi che negli ultimi dodici mesi ha vinto solo la Coppa del Re ma ha giocato a getto continuo partite altamente spettacolari, è stato Scarpa d'oro e capocannoniere per la quarta volta consecutiva della Champions. ma soprattutto ha segnato nell'intero anno solare la mostruosa cifra di 91 reti, 'stracciando' il primato di 85 di Gerd muller, che resisteva dal lontano 1972. messi, sempre più vicino all'Olimpo dei Pelé e maradona, ha vinto anche nella vita, visto che è diventato padre di Thiago, "la cosa più bella che mi sia capitata". Sì, davvero questo 2012 non lo potrà dimenticare, manca solo che gli assegnino il quarto Pallone d'oro. E se per qualcuno il 2012 è stato un anno da incorniciare per qualcun altro non si può dire lo stesso. al primo posto degli sconfitti dell'anno sale Lance armstrong, fino a sei mesi fa un monumento dello sport ed ora tradito e annientato dal doping. L'agenzia statunitense antidoping lo ha messo sotto accusa per pratiche illegali e a fine ottobre l'organizzazione internazionale Lance Armstrong gli ha revocato le sette vittorie consecutive al Tour, sposando la tesi secondo cui armstrong e la sua squadra avevano orchestrato "il più sofisticato piano di doping nella storia del ciclismo".