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L'Italo-Americano GIOVEDÌ 17 GENNAIO 2013 PAGINA 11 Chi sale e chi scende dopo la Serie A: Lazio e Napoli, il fiato sulla Juve 20/ma giornata di campionato Rodrigo Palacio CHI SALE: Rodrigo Palacio (attaccante Inter): Finalmente viene impiegato e fa gol e assist. In panchina non poteva farlo. Antonio Di Natale e Luis Muriel (attaccanti Udinese): L'Udinese va a mille e loro continuano a sfornare gol. Tutte loro le ultime 9 reti dell'Udinese, 6 quelli di Totò. Andrea Pirlo: (centrocampista Juventus): 5 gol in questa stagione in campionato, tutti su punizione diretta. Lazio: La seconda squadra della capitale non perde un colpo, continuando la sua marcia trionfale. In casa la squadra biancoceleste ha ottenuto 28 punti, di più di ogni altra compagine di Serie A. A questo punto sognare, per una squadra che è stata allestita a costi praticamente zero, è doveroso così come lo è prendersi almeno il posto in Champions. Roberto Donadoni (allenatore Parma): È l'unico tecnico imbattuto in Serie A in casa. Serie al Tardini di 15 gare. Neanche la Juve è riuscita a portare via il record. CHI SCENDE: Stephan El Shaarawy (attaccante Milan): Da qualche domenica ha rallentato un pochino, ovvia flessione, ma con questo Milan il giovane talento non se lo può permettere. Contro la Samp nessun tiro in porta per lui, finora non gli era mai successo, e il Milan fa 0-0. Palermo: La squadra meno prolifica della serie A, 16 gol in 20 partite. Se non si fa gol non si vince e spesso non si pareggia neanche. Salvezza ardua. Norberto Neto (portiere Fiorentina): La scorsa settimana era stato il turno del portierone Gigi Buffon, questa settimana entra in lista il portiere viola. Sul tiro di Muriel una 'papera' clamorosa e partita finita per i suoi. Non ci voleva proprio ora che la squadra sembra in flessione. La Juventus torna sulla terra e comincia a sentire il fiato della Lazio che, anche se con un po' di fatica, supera l'Atalanta e si porta a tre punti dalla testa. I romani cominciano a credere allo scudetto mentre per i bergamaschi è uno stop quasi preventivato considerando il cammino della Lazio in casa. In scia prosegue la corsa del Napoli che batte un Palermo sempre più in zona retrocessione. Brutto stop per Fiorentina e Roma: ma mentre i viola perdono a Udine contro un'avversaria in salute, la Roma fallisce l'ennesimo appuntamento per la Champions. E se il posticipo SampdoriaMilan, termina senza reti, nelle altre partite importanti punti salvezza per Torino e Cagliari. Gara molto equilibrata al Tardini con il Parma che tiene testa alla capolista creando occasioni con Belfadil. Poi la Juve sale di tono e Mirante è protagonista, anche se nulla può sulla punizione di Pirlo. I bianconeri controllano ma il Parma con una fiammata cambia la gara: dopo un errore di Vucinic Paletta lancia Sansone che supera Buffon. E così la Lazio rosicchia due punti alla capolista: i biancazzurri passano con l'ex Floccari ma l'Atalanta è furibonda perché l'attaccante tocca il pallone con la mano prima di concludere in porta. Gli ospiti vanno nel pallone e per la Lazio è vita facile. Tutto facile anche per il lancia- to Napoli di Mazzarri che subisce all'inizio la baldanza del Palermo che si scioglie quando va in svantaggio: Maggio di testa segna il suo terzo gol consecutivo, poi Inler trova una giocata dalla Solita Roma cicala a Catania e ora per Zeman è crisi vera. I giallorossi macinano gioco ma non riescono a trovare il varco: Destro e Bradley falliscono delle opportunità e gli avversari colpi- distanza che fa secco Ujkani. Nella ripresa Insigne con una pregevole azione personale fissa il risultato che consente ai partenopei di salire ancora. Battaglia al Friuli con la Fiorentina che va in vantaggio in modo rocambolesco: gran punizione di Gonzalo Rodriguez sulla traversa, poi il pallone urta Brkic in volo e finisce in porta. Grandi polemiche per il pari friulano: Domizzi, che parte però in posizione di fuorigioco, viene contrastato in area da Migliaccio, finisce a terra e viene decretato un rigore che Di Natale trasforma dopo un battibecco e un'azione di disturbo che costa il giallo ad Aquilani. Nella ripresa raddoppio di Di Natale, poi Muriel che sfrutta una papera di Neto che si fa scivolare il pallone tra le mani. scono in contropiede. Gomez, lanciato a rete, viene tenuto in gioco da Burdisso e con un pallonetto punisce Goichoechea. Per i romanisti terzo ko in trasferta di fila dopo Verona e Napoli. Si accende nella ripresa la sfida salvezza tra Cagliari e Genoa in un campo reso scivoloso dalla pioggia. Ospiti in vantaggio con Rossi che lascia di stucco Avramov, ma i sardi recuperano con un contropiede di Nainggolan capitalizzato da Sau, al settimo sigillo stagionale. Il Cagliari poi con capitan Conti prende tre punti d'oro. Il Torino conquista una vittoria preziosa per allontanarsi dalla zona retrocessione con un 3-2 su un Siena sempre più inguaiato che fallisce con l'ex Rosina il pari su rigore allo scadere. F1: pronto il nuovo calendario, 19 i Gran Premi del 2013. Pirelli, sorprese per aumentare lo spettacolo VIENNA - Comincierà il 17 marzo in Australia la stagione 2013 che si correrà su 19 Gran Premi e non 20, come inizialmente previsto. Lo ha annunciato il patron della Formula 1, Bernie Ecclestone, in un'intervista al quotidiano austriaco Krone Zeitung. "La data del 21 luglio resta libera" ha detto. In quel fine settimana l'Austria puntava ad ospitare il GP d'Europa sul circuito dello Spielberg. Ma gli organizzatori hanno ricevuto parere negativo dallo stesso Ecclestone. Che ha spiegato: "L'unico problema è la scarsità di strutture alberghiere. La pista è perfetta, ma nella regione non ci sono abbastanza hotel". Ugualmente bocciato il 'piano B' per non perdere il GP d'Europa, organizzarlo in Francia, sulla pista del Castelet. "Per il momento non si correrà " ha tagliato corto Ecclestone. Restano invece in lizza due piste per il GP di Germania: Hockenheim e Nuerburgring. Anche se il patron ha dato la sua preferenza alla seconda. Il mondiale di F1 2013 dovrà dunque osservare una lunga pausa tra il 7 luglio (GP di Germania) ed il 25 agosto (GP del Belgio), interrotta solo dalla gara in Ungheria del 28 luglio. A margine della presentazione della nuova stagione, il patron del circus ha avuto modo di controbbattere sulle voci che lo vorrebbero come 'alleato' della Red Bull, "ho solo detto che ha rivinto meritatamente". detto Marko- è impegnato con la politica e con i commenti divertenti". Critiche che forse serviranno a dare ancora più adrenalina al campionato. Intanto ad aumentare le aspettative per il 2013 ci ha pensato la Pirelli, fornitore unico della F1. L'azienda milanese di pneumatici infatti ha dichiarato di voler vivacizzare i GP con scelte ancor più aggressive, per fare in modo che le squadre possano adottare strategie di pit stop diverse, aumentando così lo spettacolo. Istituto mondiale di storia e statistica del calcio: Del Bosque miglior ct, Prandelli secondo Ma il 2013 potrebbe essere l'anno di Alonso: "dopo tre anni di dominio Red Bull, non sarebbe male se ci fosse un cambio al vertice, magari proprio nel segno della Ferrari". Se la prima ad alzare i veli sulla nuova monoposto sarà il team McLaren, che presenterà le sue frecce d'argento il 31 gennaio, da Maranello fanno sapere che la Ferrari presenterà la monoposto che parteciperà al Mondiale 2013 di Formula 1 nei primissimi giorni di febbraio. Tutti i reparti della scuderia, fa sapere il Cavallino, sono tornati alla piena attività. Si lavora dunque in funzione dell'obiettivo e tutti sono perfettamente consapevoli di non poter sbagliare. E sono cominciati, proprio a Maranello, i lavori per la nuova sede della scuderia Ferrari. Il progetto è stato definito secondo linee guida ispirate a criteri di funzionalità, efficienza e stile che caratterizzano il programma "Formula Uomo" e che hanno l'obiettivo di creare luoghi di lavoro pensati per le persone che vi lavorano. Un programma, arricchito dalle azioni a favore dei dipendenti e delle loro famiglie, che è valso alla Ferrari il premio del Financial Times "Best place to work in Europe". ALONSO - "Mi piace leggere che la Red Bull ci considera i rivali più forti per il prossimo anno. E i test non sono ancora iniziati! Lusingato... ;)". È il messaggio che Fernando Alonso affida al suo profilo Twitter. Il pilota spagnolo della Ferrari era stato chiamato in causa nei giorni scorsi da Helmut Marko, consulente di Red Bull Motorsport, con alcune dichiarazioni pungenti. "Alonso -ha Vicente Del Bosque davanti a Cesare Prandelli. Non solo agli Europei del 2012, vinti dalla Spagna dopo il 4-0 in finale sugli azzurri, ma anche nella classifica dell'Iffhs, l'Istituto Mondiale di Storia e Statistica del Calcio. Lo spagnolo, che nel 2010 ha portato le "furie rosse" sul tetto del mondo, ha ottenuto 231 voti, contro gli 83 del ct della nostra Nazionale. Sul gradino più basso del podio Luis Fernando Tena, oro olimpico under 23 alla guida della nazionale messicana, con 70 preferenze. Oltre a Prandelli altri due tecnici italiani in classifica, si tratta di Fabio Capello e Alberto Vicente Del Bosque Zaccheroni. Il primo, ct prima dell'Inghilterra e adesso della Russia, è nono con 13 voti, Zac, ct del Giappone, è decimo con 9. Nella top ten anche il tedesco Joachim Loew, quarto davanti al ct dello Zambia, Hervé Renard, all'argentino Alejandro Sabella, al portoghese Paulo Bento e al ct della Colombia, José Pekerman. Come detto, nono Fabio Capello, subito dietro, a pari merito, Zaccheroni e il ct dell'Ecuador, Reinaldo Rueda. Dodicesimi, con 8 preferenze, il francese Didier Deschamps e l'uruguaiano Oscar Washington Tabarez.