L'Italo-Americano

italoamericano-digital-11-30-2018

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GIOVEDÌ 29 NOVEMBRE 2018 www.italoamericano.org 29 L'Italo-Americano IN ITALIANO | P er quasi due decenni, Daniele De Michele ha celebrato lo spirito delle nonne italiane, richiamando l'atten- zione sulla loro conoscenza col- lettiva del cibo, della cucina e delle tradizioni culinarie locali. Originario della Puglia e ora residente a Roma, De Michele è autore, D.J. e, più recentemente, produttore di documentari. Ha lavorato in televisione e radio, scritto per una varietà di riviste di cucina italiane, e collabora regolarmente con La Repubblica e il Corriere della Sera. Ha cura- to una serie web-tv chiamata Nonne d'Italia in Cucina, un viaggio attraverso le 20 regioni italiane intervistando le nonne nelle loro cucine. Ha anche tenu- to un discorso al TEDx sulla morte e la rinascita della cucina italiana. Quando si esibisce sul palco, De Michele prende il nome di Donpasta. È un soprannome che si è guadagnato quando era a Parigi e lavorava come D.J. in un club a Montmartre. Dopo lo spettacolo, cucinava pasta per il personale, in gran parte senega- lese. "Mi hanno chiamato Don- pasta perché mi hanno detto che ero il Don Corleone della pasta", ha detto al New York Times in un'intervista del 2014. N el 2000, D e M ichele ha avuto l'idea di mettere insieme uno spettacolo itinerante che combinava la cucina con la musica. Di fronte a un pubblico dal vivo, prepara un piatto dall'i- nizio alla fine, stendendo l'impa- sto della pasta, mettendo abbon- dante olio d'oliva in una padella riscaldata, aggiungendo basilico fresco e pomodori. Mentre cuci- na, parla della ricetta, del proces- so, degli ingredienti e dell'impor- tanza di preservare le tradizioni alimentari locali. Il pubblico alla fine assaggia il cibo. Parte integrante della dimo- strazione culinaria è la musica che sceglie personalmente per completare il piatto del giorno. De Michele si è esibito come D.J. Donpasta in tutto il mondo, dall'Highline Ballroom di New York al Parc de la Villette a Parigi. Questa esperienza lo ha spro- nato verso il suo prossimo gran- de progetto: un libro di cucina, prendendo in prestito un'idea dal bisnonno di tutti i libri di cucina italiani, L'arte di mangiare bene di Pellegrino Artusi. Il libro di Artusi, stampato per la prima volta nel 1894, contiene centi- naia di ricette tradizionali ed è oggi un punto fermo in molte cucine italiane. La versione di De Michele, chiamata Artusi Remix, mette in risalto circa 500 ricette di famiglia inviategli da cuochi in tutta Italia. Questi progetti hanno gettato le basi per la sua ultima incursio- ne nell'attivismo alimentare: un film documentario intitolato I Villani, presentato in anteprima al Festival di Venezia del 2018. Il film segue le vite di quattro persone mentre discutono di agricoltura, pesca, agricoltura e caseificazione, cercando di capi- re se queste imprese hanno un futuro sostenibile nel mercato globale di oggi. A bbiamo incontrato D e Michele a Seattle all'inizio di novembre, alla prima proiezione americana de I Villani. Il film faceva parte di Cinema Italian Style, il festival di otto giorni con film italiani contemporanei presentati ogni anno dal Seattle International Film Festival. Ci parli del nuovo film, I Villani. Questo film è poetico, anche romantico. Segue le vite di quat- tro personaggi che condividono il loro modo di vivere, il loro rapporto con la terra e il mare e la storia dei luoghi in cui sono nati. Ho trascorso una settimana con ogni persona e devo dire che è stato molto difficile. Ho cerca- to di entrare nelle loro vite dol- cemente e di creare un senso di fiducia. Il film è un po' come le loro vite: si evolve lentamente ma è serio e appassionato. Come ha selezionato le per- sone di cui ha parlato? All'inizio avevo 20 possibilità e poi le ho ridotte a otto. Ma erano ancora troppe. Quindi ho scelto quattro uomini e donne, giovani e vecchi, provenienti da diverse regioni geografiche. C'è un contadino siciliano, un pesca- tore pugliese, una donna trentina che vende i suoi prodotti al mer- cato e un casaro campano. Mi sono innamorato di queste perso- ne. Ognuno è molto diverso ma hanno lo stesso atteggiamento nei confronti del cibo. Cosa la rende così appassio- nato di cibo? Il cibo tocca tutti noi; è uni- versale. Se non mangi bene, non vivi bene. Penso che il cibo ita- liano s ia probabilmente uno degli alimenti più interessanti al mondo. Ma il cibo è più di qual- cosa che semplicemente mangi: è cultura, è ricordo, s ono le nonne che fanno la pasta in cuci- na. Non puoi parlare di cibo se perdi la tradizione che c'è dietro. Che impatto vuole abbia il suo film? Innanzitutto voglio che le persone sappiano che il cibo è un atto d'amore. Non è un'arte tecni- ca, è un'arte sociale. Secondo, viviamo in un' epoca in cui rischiamo di perdere le nostre identità culturali. Il cibo è parte del nostro patrimonio e deve essere preservato. È quel sentimento che guida le sue performance come Don- pasta? Nel mio programma itineran- te, voglio dimostrare quanto sia importante valorizzare la cultura e salvare le tradizioni. Il mondo moderno è meraviglioso ma è anche pericoloso. Ci vuole del tempo per fare la pasta a mano, per esempio, e molte persone dicono semplicemente "La com- prerò soltanto". Ma non è la stes- sa cosa. Voglio mostrare alle persone che è facile divertirsi a cucinare con la musica. Tutto ciò che serve è una ricetta della nonna. Non c'è bisogno di fanta- sia. Si è formato come chef? No, sono un economista di formazione. Sono stato un D.J. da quando ero adolescente. E come la maggior parte degli ita- liani, ho imparato a cucinare guardando mia nonna e mia mamma in cucina. Qual è il prossimo progetto? Voglio fare un film simile ma concentrandomi sugli artigiani. Ho in programma di trascorrere un anno in giro per l'Italia, a stu- diare l'artigianato e gli artigiani che stanno davvero lottando in questo momento, e di fare un film sulla loro passione. Il filmmaker Daniele De Michele celebra il cibo come cultura Daniele De Michele ha trascorso ora ad ascoltare le nonne d'Italia nelle loro cucine, per creare sia una serie web che il suo nuovo documentario. (Malia Film/RAI Cine- ma) Il nuovo film di De Michele, I Villani, guarda alla vite di quattro persone e alla loro relazione con il cibo, la cultura e il loro modo di vivere immerso nella tradizione . (Malia Film/RAI Cinema) LA COMUNITÀ DI SEATTLE

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