L'Italo-Americano

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GIOVEDÌ 4 APRILE 2019 www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT 'Yes, Italia: you Kean do it'. La visione di Mancini inizia a fare la differenza e lo dimostrano le qualificazioni europee P rima 2-0 alla Finlandia, poi 6-0 al Liechtenstein. La nuova Italia comincia come meglio non poteva il per- corso di qualificazione europea. Certo, gli avversari non erano 'corazzate' e, per dirla tutta, qualche brivido nella partita con gli Scandinavi c'è anche stato. Eppure le sensazioni sono buone. E da più punti di vista. BASTA PAURE - La maglia azzurra ha sempre avuto un peso rilevante ma, dopo il tracollo della gestione Ventura, è divenu- ta un macigno che, per mesi, ha ostacolato ogni velleità di rico- struzione: i giovani, chiamati a ripartire, hanno giocato con grande apprensione, aumentando i limiti di un gruppo privo di veri e propri leader (sia carismatici, sia tecnici) e sprofondando in un pericoloso gorgo di sfiducia. Soprattutto così si spiega il tra- ballante percorso della UEFA Nations League. Adesso tutto è cambiato: ci sono dei punti fermi soprattutto nei momenti difficili; c'è una forte idea di gioco, che consente alla squadra di approcciare ogni avversario con le idee chiare; c'è un gruppo talentuoso (anche se privo di una superstar) che amal- gama con efficacia qualche 'legionario' di lungo corso a uno stuolo di ragazzotti forti, ma poco esperti. La paura è un ricor- do. Non troppo lontano, forse, ma un ricordo. I MERITI DI MANCINI - Il cuore del rilancio azzurro ha un evidente protagonista: Roberto Mancini. In molti ne avevano salutato la nomina con soddisfa- zione, reputandolo più un Ct che un allenatore e sottolineandone la caratura internazionale. Tutto vero ma, se possibile, l'impatto del 'Mancio' è stato persino superiore. L'ex allenatore del Manchester City ha portato anzi- tutto in dote, nel contesto della Nazionale, un'idea moderna di calcio, fatta di qualità, fisicità e ritmo. Un'impostazione molto 'europea', che sarebbe da intro- durre anche nelle squadre della S erie A e che gioverà alla Nazionale. Sempre ascrivibili a Mancini, sono le convocazioni. Ci sono quelle che 'anticipano i tempi' (Zaniolo, Kean), ma anche quelle che riconoscono i 'segni dei tempi' (Quagliarella, Pavoletti), senza timore di esclu- sioni illustri (Belotti). La facilità con cui queste scelte sono com- piute e accettate è direttamente connessa al carisma del Ct. QUALITÀ E RITMO - L'idea di calcio del Ct - pos- sesso palla con un centrocampo molto tecnico; ali che allargano il gioco, ma che sanno anche concludere a rete; un centravanti completo, più di raccordo e manovra, che di pura finalizza- zione - non può prescindere da una mediana di alta qualità e ritmo elevato. Verratti, Jorginho, Barella (con alle spalle Sensi, Parolo, Zaniolo e Cristante) con- cretizzano questa combinazione di elementi. Senza Cristante e Zaniolo, potrebbe mancare qual- che centimetro, ma qualità e ritmo sono di altissimo livello. E da un centrocampo ritrovato, in grado di tenere in mano il pallino del gioco, nascono le fortune delle s quadre. S pecie delle Nazionali che, non avendo la possibilità di lavorare quotidia- namente, hanno maggior bisogno di interpreti davvero forti. Forse manca un'alternativa a Jorginho, ma il Ct ha la vista lunga e sta già coinvolgendo il giovane Tonali (Brescia) nel gruppo. ATTACCO VERSATILE - Anche in avanti - in attesa di un rilancio di Belotti - Mancini sta avendo le risposte che cercava. Immobile fatica un po' a inter- pretare la punta che il Ct ha in mente, ma s i s ta mettendo a disposizione con grande umiltà e, alle sue spalle, scalpita Kean. L'infante prodigio di casa Juve - dopo un pres tito anonimo a V erona - s ta imparando alla scuola di Ronaldo, CR7 e Dybala e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Nelle due partite di qualifi- cazione europea è stato sempli- cemente 'totale'. Non si può dimenticare l'eterno Quagliarella che, a 36 anni , sta vivendo una s tagione incredibile. Bravo Mancini a coinvolgerlo, senza farsi spaventare dalla carta d'i- dentità. Sulle fasce, se possibile, le cose vanno meglio: Chiesa è un motorino inarres tabile, Insigne deve imparare a dare continuità alle pres tazioni, Bernardeschi è pronto per la con- sacrazione. Insomma: c'è da divertirsi. DIFESA SOLIDA - Bonucci e Chiellini sono il giusto riferi- mento, nel reparto più 'delicato' della squadra. Ma anche loro non sono insostituibili: Romagnoli ha raggiunto la piena maturità e il Campionato - che Mancini ascol- ta attentamente - sta suggerendo altri interpreti (Izzo, Rugani, M ancini). Tra i pali D onnarumma, P erin, S irigu, Cragno e Meret hanno riportato la scuola portieri italiana a livelli assoluti. VERSO IL FUTURO - In attesa di impegni più probanti, oltre alla ritrovata fiducia, si deve registrare anche la nuova voglia di indossare la maglia azzurra che sta contagiando i cal- ciatori italiani. La Nazionale è tornata ad essere un obiettivo prestigioso e le partite disputate nella rappresentativa italiana non sono più da giocare col 'freno a mano' tirato e il pensiero rivolto al proprio club. Adesso, con l'Italia, si segna e ci si diverte di nuovo. SEGUE DA PAGINA 42 STEFANO CARNEVALI L'attaccante della Juve e della Nazionale Moise Bioty Kean (Ph Twitter) Lo stadio Giuseppe Meazza, o San Siro dal quartiere in cui è ubicato, è fra i più noti al mondo e il più capiente d'Italia: ospita fino a 80mila spettatori TU TTO D A ZER O - Pensare di mettere mano a San Siro, per rigenerarlo, è un'idea fascinosa, ma che si scontra con difficoltà strutturali e costi molto elevati. Ecco perché Inter e Milan, con gran convinzione, stanno spingendo per la costru- zione di un impianto ex-novo, che sia spettacolare e fruibile. Il sindaco Sala si è già detto dispo- nibile a ragionare sul progetto di uno s tadio più piccolo - ma modernissimo - che sorgerebbe sempre nella zona di San Siro. Da decidere, poi, il destino del vecchio impianto anche se, allo stato attuale, sembra che non ci siano grandi alternative rispet- to a una demolizione. Inter e Milan, infine, paiono intenziona- te a costruire un singolo nuovo stadio: con qualche difficoltà organizzativa, questa potrebbe comunque risultare una scelta vincente, che garantirebbe grandi risparmi e guadagni pressoché inalterati.

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