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L'Italo-Americano PAGINA 4 GIOVEDÌ 7 FEBBRAIO 2013 Anche dagli Usa a Firenze per la fiera della biancheria che arreda la casa. Tra novità all'ultima moda e cultura dell'artigianato FABRIZIO DEL BIMBO FIRENZE - Sesta edizione di "Immagine Italia & Co" presso la sede della Fortezza da Basso di Firenze. La rassegna si è svolta su 18.000 mq di superficie espositiva complessiva, con 165 espositori per un totale di 300 brand. La fiera viene organizzata dalla Camera di Commercio di Pistoia, con la qualificante partnership di Re-gione Toscana, Toscana Pro-mozione, Firenze Fiera, Toscana D'Amare e Pistoia Promuove, che contribui- in Italy. Perché proprio a Firenze? Perché in Toscana ci sono 337 imprese attive nel settore della produzione della biancheria della casa, su un totale di 2.974 in tutta Italia, e quindi la Toscana, nonostante le difficoltà economiche degli ultimi anni, ben rappresenta questo importante settore produttivo. La fiera, che propone l'eccellenza della produzione italiana, dalla biancheria per la casa, per la nautica, per le spa, al tessile per l'arredamento fino all'intimo A disposizione dei 165 espositori 18mila metri quadri espositivi scono a garantire continuità e longevità ad una manifestazione che vuole presentare soprattutto produzioni che conservano ancora una base artigianale, elemento tipico ed irrinunciabile del Made e alla lingerie, è una manifestazione di ampio respiro, che vede la presenza di espositori e visitatori provenienti da tutto il mondo. Avendo il settore una base im- portante sull'esportazione, sono stati selezionati e invitati circa 150 top buyer esteri provenienti da: Arabia Saudita, Stati Uniti, Kuwait, Giappone, Cina, Marocco, Israele, Russia, Qatar, Libano, Repubblica Domenicana, Canada, Cameron, Bahrein, Europa, di cui oltre la metà ha subito confermato la presenza in fiera, oltre a circa 250 clienti top italiani. Mai come in questa edizione l'elemento "tempo" è fondamentale: l'ente organizzatore si è fatto carico di invitare 500 bu-yer, sia italiani che esteri, selezionati da una lista di nominativi fornita direttamente da ogni espositore al momento della formalizzazione della sua partecipazione in fiera. Con questo segnale di coinvolgimento, gli espositori di Immagine Italia & Co. hanno inteso essere ancora più protagonisti e, quindi, personalizzare, in modo non indifferente, la platea della kermesse fiorentina. "La sesta edizione di Immagine Italia &Co. - dice il presidente della Camera di Commercio di Pistoia, l'ente organizzatore della fiera - ha certamente avuto una partenza più faticosa rispetto alle edizioni precedenti sia per oggettivi impedimenti sia per la complessa situazione economica che il sistema delle imprese sta vivendo. Siamo convinti che gli imprenditori sapranno cogliere il valore che una fiera come questa rappresenta per il futuro del loro comparto economico. La possibilità di avere una vetrina italiana A Firenze l'eccellenza del tessile italiano molto apprezzato all'estero in Ita-lia, già conosciuta e riconosciuta dagli operatori di settore, sia italiani che esteri, è un'opportunità che va tutelata e non perduta". Nel periodo gennaio-settembre 2012 il saldo fra nuove imprese e imprese cessate, a livello na-zionale, risulta essere negativo in tutte le sottocategorie interessate: -71 unità nel comparto biancheria per la casa e - 62 per la biancheria intimo-lingerie, con rispettivi tassi di crescita del 2,1% per la biancheria casa e del -2,4% per la biancheria intimolingerie. Nonostante questo, seppur con ritmi più lenti rispetto alle passate edizioni, ogni giorno sono arrivate alla segreteria della fiera nuove domande di partecipazione. Si tratta di un segnale importante che conferma la tenacia e l'intraprendenza tipica dei nostri imprenditori, sempre pronti a mettersi in gioco. "Il nostro primo competitor – ha detto ancora Stefano Morandi, presidente dell'ente camerale pistoiese – è senza dubbio la crisi. Dobbiamo, però, cercare di contrastare questo difficile momento di congiuntura economica in modo coeso, istituzioni ed imprese". Toscana (e Pistoia) leader nel settore tessile L'export vale 270 milioni di euro A settembre, il settore della produzione della biancheria della casa contava in Italia 2.974 imprese attive, di cui 337 in Toscana. La regione rappresenta da sola l'11,3 % del totale nazionale (nel 2011 era l'11,1%). All'interno del panorama regionale emerge il valore della provincia di Pistoia che da sola conta ben 154 imprese attive che costituiscono il 45,1 % del totale Toscana e il 5,1% del totale Italia. Nel 2007 la quota del totale imprese di Pistoia era maggiore sia rispetto alla Toscana (5,5%) sia rispetto alla numerazione nazionale (50,6%). Le altre province toscane che, dopo Pistoia, emergono per la produzione di biancheria per la casa sono Prato e Firenze, rispettivamente il 19,9% e il 16,6% della produzione toscana. In queste province, e soprattutto a Prato, si è visto nel corso degli ultimi anni un aumento del numero delle imprese del settore grazie alla nascita di aziende con imprenditore straniero, in particolare cinese. Confrontando i dati dell'ultimo anno, l'andamento del numero di imprese è negativo, ma mentre a livello nazionale la contrazione è del 2,5%, in Toscana il settore La Toscana copre da sola l'11,3% della produzione tessile italiana regge meglio riportando una flessione dello 0,6% (Pistoia 1,3%). Per quanto riguarda il numero di imprese che producono in prevalenza lingerie, esse, a livello nazionale sono 2018 alla data del 30.9.2012 con una contrazione rispetto all'anno precedente del 5,7%. In Toscana sono 144 e costituiscono il 7,1% del totale Italia, con una flessione di oltre il 7% negli ultimi 12 mesi. In provincia di Pistoia sono 41, il 28.5% del totale regionale e il 2,1% della numerosità nazionale. Per quanto riguarda l'export, il peso del valore delle esportazioni di questo settore è considerevole. Per quanto riguarda la biancheria per la casa, nel periodo gennaio-settembre 2012, a livello nazionale sono state esportate merci per un valore di oltre 270 milioni di euro con un aumento rispetto allo stesso periodo del 2011 di 3,5 punti decimali. Se vi si aggiungono i valori esportati relativi al settore della lingerie e dei ricami si ottiene una quota di export pari a circa 2.270 milioni di euro (con una leggera flessione rispetto allo stesso periodo del 2011 pari a 0,8%). Il comparto costituisce lo 0,82 del totale export italiano e lo 0,88% del totale export manifatturiero.