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GIOVEDÌ 30 MAGGIO 2019 www.italoamericano.org 36 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO T oscana arcaica. Toscana d'arte. Nel piccolo comune di Chiusdino, le grandi mura di un antico edificio reli- gioso rimandano a un antico splendore. Fuori, una Madonnina nel verde, richiama una dolcezza tutta da preservare e condividere. Poco distante, una promessa impressa nella pietra, a sancire un eterno legame con Dio. Abbandonate le maestosità giottesche di Siena, davanti a voi ecco un lungo viale alberato che porta a toccare con mano (e per- cepire con l'anima) la maestosità decadente di un'antica abbazia. P oco dis tante, l'eremo di Montesiepi con una misteriosa spada nella roccia. Siamo immersi in un panora- ma del tutto differente, le colline Metallifere. In questo placido panorama c'è l'antica abbazia cistercense di San Galgano, tra le più apprezzate mete architettoni- che nell'immenso panorama arti- stico italiano. Realizzata nel 1218 con pianta a croce latina a tre navate, per una lunghezza di 72 metri e una larghezza di 21, fu consacrata nel 1288 e diede inizio all'arte gotica toscana. Dopo un grande periodo di splendore terminato nel '500, iniziò la sua decadenza causa contesa fra Papato e Repubblica di Siena. Col tempo l'abbazia venne sempre più trascurata fino a quando nel 1781 crollarono le parti rimanenti della copertura e cinque anni dopo un fulmine le diede il colpo di grazia, facendo crollare anche il campanile. Nel 1789 infine, venne sconsacrata. Sebbene qualche lieve inter- di cambiare vita. E per sancire tutto questo, prese la sua spada e la conficcò nella pietra formando una croce con l'elsa, giurando di rinunciare per sempre alla vita mondana e vivendo come un ere- mita. Fascino. Mitologia. Impresa. Sono solo alcune delle "immagi- ni" che evoca la vista di una spada nella roccia conficcata Meglio dire, chiamate celesti. Poco distante dall'abbazia, è d'obbligo fare visita all'eremo, detto la Rotonda di Montesiepi, al cui interno si trova una miste- riosa spada conficcata nella roc- cia. A compiere quel gesto, un uomo, che dopo una vis ione celeste, rinunziò per sempre al piacere nel nome dell'eremitag- gio. Il s uo nome è G algano Guidotti (1148-1181), poi diven- tato San Galgano. Per gran parte della sua esi- stenza condusse una vita da nor- male giovanotto benestante. Poi, in s eguito a due vis ioni dell'Arcangelo Gabriele, decise nella pietra da secoli. Inevitabile pensare alla "collega" più illu- stre, l'Excalibur di Re Artù e a ben guardare, qualche analogia in effetti c'è. Durante lo studio della spada infatti, emerse che entrambe le vicende si svolsero nel XII secolo. Inoltre, non è dif- ficile "sentire" una certa asso- nanza fra il nome del Santo e Galvano, questi nipote di Re Artù e cavaliere della Tavola Rotonda. Guardo ancora l'elsa della spada. Un plexiglass mi impedi- sce di provare l'estrazione. Esco fuori. Ho come l'impressione manchi qualcosa. L'ultimo pezzo d el p u zzle. D ei b amb in i mi danno la risposta. Poco distante, una graziosa Madonna immersa nel verde e quasi nascosta, aspet- ta solitaria le preghiere dei pelle- grini. Ha un viso gentile e le man in e ap erte. C'è q u alch e moneta di offerta ai suoi piedi. La scultura trasmette serenità. Se la guardi troppo a lungo, sembra quasi che le si arrossiscano le gote. O forse sono le mie. Il tempo inizia a guastarsi. Qualche nuvola birichina inizia a scaricare un po' di pioggia. Non riesco ad andarmene via. Non può piovere per sempre, è stato cine-tramandato. Io comunque non ho fretta. Posso restare qui ancora un po'. Sono in ottima compagnia, sospeso tra la spiri- tualità del silenzio e l'eternità dell'abbazia di San Galgano e la rotonda di Montesiepi. Il cielo fa da tetto all'Abbazia cistercense di San Galgano e una spada nella roccia sfida i puri di spirito vento di restauro venne fatto nell'800, solo nel 1926 venne eseguito un vero lavoro di ripri- stino per mantenere e consolida- re quanto rimasto. Oggi l'abba- zia oggi è molto apprezzata dalla settima arte. Come non ricordar- la nel film Il paziente inglese (1996) di Anthony Minghella, vincitore di 7 premi Oscar? In tempi ancora più recenti, ci ha pens ato il s impatico Checco Zalone a immortalarla nel suo travolgente S ole a catinelle (2013), girandoci all'interno una scena esilarante. Dai ciak del presente a tutt'altri frastuoni dal pas s ato, o meglio richiami. LUCA FERRARI L'Abbazia cistercense di San Galgano è una chiesa gotica rimasta senza tetto dal tardo '700 (Ph. in pagina L.Ferrari) L'Abbazia a 35 km da Siena è diventata un suggestivo set cinematografico