L'Italo-Americano

italoamericano-digital-3-7-2013

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CV • N. 10 • GIOVEDÌ 7 MARZO 2013     •     THURSDAY, MARCH 7, 2013 Secretary of State John Kerry is confident in Italy's ability to find a solution Emigrazione ieri oggi e domani. Un mese per parlarne BARBARA MINAFRA U.S. Secretary of State John Kerry is greeted by Italian Foreign Minister Giulio Terzi upon arriving for an Ad Hoc Meeting on Syria in Rome DATED MATERIAL - DO NOT DELAY ROME - Italian Foreign Minister Giulio Terzi and US Secretary of State John Kerry met in Rome on Thursday for summits on the conflict in Syria and Palestinian-Israeli relations. The meeting was also attended by Ahmed Moaz al-Khatib, head of the internationally recognized Syrian opposition alliance, US Ambassador David Thorne and NATO Secretary General Anders Fogh Rasmussen. Minister Terzi said that Italy is "very much in favor" of President Barack Obama's proposed free-trade agreement U.S. Secretary of State John Kerry meets with Italian Prime Minister Mario Monti in Rome between the United States and the European Union. "Italy is a strong supporter of this very big project within the European Union," Terzi added. Negotiations on the US-EU accord, known as the Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP), are planned for summer and expected to go on for at least two years. Obama announced the freetrade-agreement plan during his State of the Union speech earlier this month. Continued to page 15 Cardinals will face diverse issues but Sistine Chapel has the power to "move souls" The background that will inspire the Cardinals' choice will be always the magnificent Sistine Chapel VATICAN CITy - Over 140 cardinals have been taking part at pre-conclave meetings to enable the clergymen to share ideas about what characteristics the next leader of the Catholic Church should have. As of today, although the names that were put on the spot by many analysts, seems impossible to make any other bet about who the next pope will be. And it is hard to tell also if it will be the first time of an African or an Asian pope. The Church "has no color", the next pope could even be "African or Asian - there are no prejudices", Portuguese Cardinal José Saraiva Martins told ANSA in an interview. Continued to page 15 "A un giovane italiano, oggi, io consiglierei di emigrare". Tyler Cowen, economista Americano della George Mason University, Virginia, inserito da Foreign policy nell'elenco dei 100 pensatori più influenti al mondo, tempo fa (e molto prima degli esiti elettorali che lasciano il Paese in balia di altra, pericolosa, incertezza economica) non aveva usato mezze parole. Meglio andarsene altrove. Se in ogni epoca il motore delle migrazioni è l'economia, in questo periodo di stagnazione in cui versa l'Italia, il carburante non manca. Così, si sente spesso parlare di nuova emigrazione e di fuga dei cervelli, visto che a partire sono sempre di più i giovani laureati in cerca di carriere (professionalmente ed economicamente) più appaganti all'estero. Gli studi sociali però, registrano anche un rallentamento dei flussi migratori. Mancando il lavoro, l'Italia diventa meno attrattiva per gli stranieri, turisti a parte. L'Italo Americano, fondato nel 1908 da immigrati italiani che cercarono miglior fortuna nella West Coast, per tutto il mese di marzo dedicherà la pagina 5 al tema dell'emigrazione. Per continuare a raccontare il Belpaese nella sua storia e nelle sue evoluzioni sociali e culturali. Con l'obiettivo, nel 2013 Anno della Cultura Italiana negli Usa, di dare una testimonianza attenta di quel che è l'Italia, compito che il giornale porta avanti da oltre un secolo. L'emigrazione è fatta di numeri (come dimostra l'indagine Ismu) ma anche di storie molto personali (di chi partì, di chi è cresciuto nella "Merica", come la chiamavano i primi emigranti, di chi continua a vantare "radici" italiane dopo 3-4 generazioni). Storie diverse ma tutte simili tra loro. Simili nel sacrificio di lasciare la patria, simili nel coraggio di ricominciare nel Nuovo Mondo che parlava lingue diverse; simili nel tempo perchè emigrare ieri aveva le motivazioni di oggi, anche se ci sono internet o skype ad accorciare le distanze, e voli al posto di viaggi per mare in terza classe. Non dimenticate la sezione Heritage a pagina 9. In ogni foto c'è un pezzo della storia degli italo-americani di oggi. E scriveteci a Letters@italoamericano.com per raccontare la vostra emigrazione.

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