L'Italo-Americano

GIOVEDÌ 5 SETTEMBRE 2019 www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT Dai rimpianti alle speranze in Europa League ma bisogna imparare a non snobbare la mini-Champions Con i Rossoneri fuori dai giochi, la Roma si è trovata direttamente proiettata ai gironi di Europa League (in co mpagnia della Lazio, vincitrice della Coppa Italia), mentre il Torino ha gua- dagnato l'accesso ai turni preli- minari. P urtroppo, però, i Granata si sono arenati al terzo - e ultimo - preliminare: troppo smaliziato il Wolverhampton (non più forte), troppo inesperti gli uomini di Mazzarri. Fatali, in particolare, deconcentrazione e ingenuità messe in mostra nella partita d'andata (persa in casa 3- 2). SPERANZE - Così, a rappre- sentare l'Italia in Europa League, ci saranno solo le due squadre di Roma che, oltre a essere, sulla carta, tra le formazioni più forti del torneo, hanno goduto di sor- teggi piuttosto favorevoli, soprat- tutto per i Giallorossi. Lazio e Roma, insomma, possono guar- dare con grande fiducia all'inizio della propria avventura europea. ROMA: GRUPPO J - LIVEL- LO DI DIFFICOLTÀ * - Il Borussia Mönchengladbach è un cliente ostico. Negli ultimi anni ha spesso 'visitato' i piani alti delle Coppe europee e, anche nello scorso Campionato, ha s fiorato l'acces s o alla Champions. Eppure il suo orga- nico ha notevolmente ridotto qualità e profondità (sacrificate all'altare del bilancio). Oggi Pleà è la s tella più luminos a dei Tedeschi: con Embolo forma una coppia d'attacco molto dinamica ma non propriamente prolifica. Il resto del girone, sulla carta, è davvero alla portata della Roma. co certamente inferiore a quello dei Capitolini. Ancora meno impressione fa il piccolo Wolfsberger, all'esordio assoluto nelle Coppe europee. I Bianconeri di Carinzia hanno condotto un mercato a costo zero e il loro stadio è di soli 7.000 posti. Ci metteranno impegno e tantissima motivazione, ma se la Roma giocherà la doppia sfida sul serio, non potrà che incame- rare sei punti. LAZIO: GRUPPO E - DIFFI- COLTÀ ** - La Lazio conferma la scarsa fortuna nei sorteggi europei. È vero che gli spaurac- chi (P S V , Eintracht, M ö n c h e n g l a d b a c h , Wolverhampton, Es panyol, Feyenoord) sono stati tutti evita- ti, ma, soprattutto in terza e quar- ta fas cia, s i poteva pes care meglio di Rennes e Cluj. Il Celtic Glasgow rappresenta l'avvers ario prodotto dalla seconda urna: la squadra scozze- se, però, nonostante la grande tradizione e la tipica grinta, non sta certamente attraversando un momento storico particolarmente favorevole. Il valore specifico della rosa è molto lontano da quello dei primi anni 2000, quan- do i Biancoverdi erano spesso presenti in Champions. Vanno tenuti d'occhio il centravanti Edouard e il trequartista Forrest. Il Rennes fa un po' più paura, specie considerando che nel sor- teggio di terza fascia sarebbe potuta andare molto meglio. Anche se orfano di Ben Arfa (svincolato), il club Francese è una delle realtà più vivaci del Campionato transalpino. Niang (ex M ilan e Torino) e D el Castillo sono una coppia offensi- va ben as s ortita ed efficace, Bourigeaud è il talento del futu- ro: ordina il gioco e lo finalizza (essendo una mezz'ala molto prolifica). In panchina, poi, c'è Julien Stephan, giovane tecnico che i più considerano un prede- stinato. Quarta fascia severa, visto che da lì è arrivato il Cluj, ormai la super potenza del calcio rumeno. Negli ultimi anni il club più anti- co di Romania è diventato una presenza fissa nelle Coppe euro- pee e, anche se non ha mai otte- nuto grandi vittorie, ha comun- que centrato risultati prestigiosi (come un trionfo all'Olimpico, contro la Roma). Anche que- st'anno la società romena ha s fiorato l'acces s o alla Champions: dopo aver eliminato il Celtic, si è però arresa nell'ul- timo turno preliminare, contro lo Slavia Praga. In panchina c'è Dan Petrescu - vecchia cono- scenza del calcio italiano -, che ha modellato il proprio 11 secon- do i dettami della compattezza e dell'intensità. Il calcio del Cluj è molto orga- nizzato e ordinato. Non ci sono stelle grandissime, ma vanno tenuti d'occhi l'attaccante Tucudean e la mezz'ala Djokovic. La Lazio affronterà il Celtic Glasgow, il Rennes e il Cluj nel girone E della Europa League I Turchi del Bas aks ehir, per quanto sorprendenti nello scorso Campionato, non sembrano in grado di mettere s otto i Giallorossi. Al netto dell'am- biente caldo in cui Fonseca e i suoi saranno ospitati e di alcune vecchie glorie in ros a (A rda Turan, Clichy, Robinho), la squadra di Istanbul ha un organi- STEFANO CARNEVALI L 'Europa League è sempre più una mini-Champions. N on s olo per il valore delle squadre che vi partecipano, ma anche perché è una vera 's cuola di formazione' per società che hanno idee chiare e sono pronte 'per il grande salto'. Oltre a garantire - a patto di arri- vare sino in fondo - buoni ritorni economici, è ottima per prepara- re le squadre a palcoscenici più impegnativi: fa fare esperienza di partite senza appello e impone di dosare le energie, dovendo fare i conti con il doppio impe- gno s ettimanale. S i pens i al S ivig lia e, s oprattutto, all'Atletico Madrid: società che hanno cambiato la propria dimensione mondiale, proprio a partire dai successi in Europa League. RIMPIANTI - In Italia dobbia- mo imparare a non snobbare la competizione europea 'minore', troppo spesso vista come un 'fas tidio', all'interno di un calendario già fitto di impegni. I rimpianti crescono anche per- ché, invece di tre squadre, la Serie A porterà solo due team ai gironi. Il Milan ha rinunciato a ricorrere contro l'esclusione dalle coppe per lo sforamento, negli scorsi trienni, dei soffocan- ti paletti del F air P lay Finanziario. Così facendo ha sanato una volta per tutte la pro- pria pos izione nei confronti dell'Uefa e conta di presentarsi, alle prossime competizioni euro- pee, con un bilancio in salute. Alla Roma (girone J) toccherà affrontare Borussia Moenchengladbach, Istanbul Basaksehir e Wolfsberg

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