L'Italo-Americano

italoamericano-digital-10-3-2019

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GIOVEDÌ 3 OTTOBRE 2019 www.italoamericano.org 41 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO sul punto che domina le immen- s ità acquatiche. Trattas i del "Nucleo Interpretativo Baleiro da Maia – Vigia do Castelo", dove è possibile avvistare le balene. Fatto il pieno di ricerche dei mammiferi, purtroppo andate a vuoto, proseguo nel mio tragit- to. Poco prima di entrare nel cen- tro abitato, qualcosa attira la mia attenzione. È una statua. Lì per lì I l blu del mare. Profondo. Infinito. Ovunque si guardi l'orizzonte dall'isola di Santa Maria nell'arcipelago por- toghese delle Azzorre, c'è solo l'immens ità dell'oceano Atlantico. L'isolotto diede tem- poraneo riparo al navigatore Cristoforo Colombo, di ritorno da quella che fu la sua più gran- de impresa navale, e secoli dopo venne visitata anche dall'evolu- zionista Charles Darwin. La strada sale. La strada scen- de. Come le altre 8 isole vulcani- che, anche Santa Maria è un trionfo di Madre Natura. Nel peregrinare si arriva quasi a sfio- rare i 600 metri di altitudine. I mirador, cioè i punti panoramici, si sprecano. A colpire è l'oceano. Oggi abbiamo una tecnologia capace di farci affrontare al sicu- ro (quasi) ogni avversità. Nei secoli passati non doveva essere proprio così semplice, eppure gli intrepidi non mancavano. L'isola di Santa Maria fu meta di teme- rari e pirati. Oggi si arriva como- damente in ferry boat in tre ore di navigazione dalla più grande isola di San Miguel, o si può anche optare per i trenta minuti di volo. La mia esplorazione ha inizio. Dopo avere toccato vari sprazzi balneari, tutti sempre gratuiti, puliti e con personale di salva- taggio a disposizione, seguendo le non difficili indicazioni strada- li su Google Mapas, raggiungo la baia di Anjos, dove sorge l'omo- nimo e piccolo paese. Prima di arrivarvi, è d'obbligo una tappa LUCA FERRARI che nell'Atlantico in quel perio- do dell'anno (febbraio) ed è allo- ra che Cris toforo Colombo riparò, non senza problemi di ancoraggio, sull'isola di Santa Maria, la più meridionale delle Azzorre. Era a 800 miglia dall'Europa continentale e sperava di potersi rifornire di vettovaglie. Non c'era tuttaavia troppa s impatia tra portoghes i e Colombo, la casa reale dopo tutto gli aveva bocciato il proget- to di viaggio. Tuttavia i rapporti si mantennero civili col governa- tore locale e Colombo, sembra, ebbe il tempo anche di scendere a terra per recarsi nella Chiesetta di Nossa Senhora dos Anjos, probabilmente il primo edificio cattolico edificato nelle Azzorre, e così ringraziare la Madonna per lo scampato pericolo. L'equipaggio sceso a terra per pregare e sciogliere un voto fatto durante una tempesta, fu inizial- mente catturato dai portoghesi, che si disputavano l'Oceano con gli spagnoli. Il governatore loca- le Joao de Castanheira non cre- dette subito alle parole del navi- gatore, temendo si trattasse piut- tosto di traffici illeciti sulle sue coste. Finalmente gli isolani si convinsero che le credenziali reali che Colombo aveva con sè erano autentiche e il 24 febbraio lasciarono partire la nave con l'e- quipaggio al completo. Colombo ripartì il 24 febbraio 1493 arri- vando a Restelo, nei pressi di Lisbona, il 4 marzo 1493 dello stesso anno. Di lì poi, in Spagna. Oggi Santa Maria non è più al centro delle rotte dei più arditi esploratori. È un placido isolotto capace di far sognare. Perché quando sei lì, davanti all'oceano, e nelle orecchie hai solo la melo- dia del vento e il battito della tua anima, sei pronto per diventare tutt'uno con l'orizzonte più scon- finato. Tra tempeste e alisei, anche il viaggio di ritorno dalle Americhe non fu facile per Colombo e le sue caravelle L'isola di Santa Maria nell'arcipelago portoghese delle Azzorre dove approdò Colombo di ritorno dalle Americhe e la statua dedicata al navigatore penso a qualche autorità locale, o magari a un eroe del passato che difese strenuamente l'isola con- tro chissà quale invasore. Non potrei essere più lontano dalla verità. La fisionomia in effetti dovrebbe ricordarmi qualcuno. Un italiano che fece non poco parlare di sé nei secoli addietro. Mi avvicino alla targa comme- morativa e con grande sorpresa scopro che raffigura Cristoforo Colombo, qui di passaggio nel s uo viaggio di ritorno dalle Americhe. Una statua realizzata nel 1993, in occasione del cin- quecentenario del suo passaggio (1493) a Santa Maria. Cristoforo Colombo con le sue tre caravelle Nina, Pinta e Santa Maria era arrivato in quel- lo che all'epoca venne chiamato il Nuovo Mondo, oggi le isole Bahamas. Finanziato nell'impre- s a dalla Regina Is abella di Castiglia, per l'esploratore geno- vese, dopo una "sosta" oltreocea- no di alcuni mes i, arrivò il momento di far ritorno nel V ecchio Continente. Attraversare un oceano però non era uno scherzo e se il viaggio di andata, nonostante inevitabili problemi, aveva avuto un esito positivo, ora si poneva il proble- ma del ritorno. Causa alisei, il percorso sarebbe stato differente e le conoscenze non erano certo approfondite. Fu così che l'equi- paggio si trovò ad affrontare vio- lente e impreviste tempeste, tipi- Ricostruzione della caravella Santa Maria a Palos de la Frontera

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