L'Italo-Americano

italoamericano-digital-10-17-2019

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GIOVEDÌ 17 OTTOBRE 2019 www.italoamericano.org 38 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT N on più tardi di quindici giorni fa, proprio da que- ste pagine, si era dato conto della profonda crisi del Milan. Il club, negli ultimi anni dell'era Berlusconi e nelle trava- gliate stagioni corrispondenti al cambio di proprietà, ha attraver- sato più di un momento buio, ma nessuno di questi era paragonabi- le alla crisi attuale sia dal punto di vista dei risultati, che sotto il profilo del gioco e della menta- lità. LE COLPE DEL TECNI- CO - Non è questo il momento di una disanima approfondita delle qualità dell'organico rosso- nero, però è opportuno ribadire Obiettivo Serie A. Il Milan cambia rotta: Giampaolo lascia la panchina e Pioli diventa il nuovo allenatore calcio i cui metodi sono stati spesso studiati da altri tecnici. Buona parte di questa credibi- lità Giampaolo l'ha costruita - ancor più che attraverso i risulta- ti raggiunti - con l'as s oluta fedeltà al proprio credo tattico e a uno stile di gioco propositivo. 4-3-1-2, possesso di palla, cen- trocampo tecnico e attacco mobi- le sono sempre stati i 'marchi di fabbrica' dell'ex allenatore della Sampdoria. Giampaolo ha prova- to - al limite della testardaggine - a imporre questi capisaldi al Milan, senza modificarli in modo rilevante nemmeno dopo aver constatato di avere una rosa ina- datta. S EN ZA S A LI R E D I LIVELLO - Al tempo stesso, non ha modificato il proprio stile STEFANO CARNEVALI come il Milan di oggi - non certo una squadra eccelsa - non sia così debole da dover occupare i bas s ifondi della clas s ifica, offrendo prestazioni disarmanti (dal punto di vista offensivo). Alla fine, con un organico persino più debole, Gattuso, nella scorsa stagione, era arrivato a un punto dalla Champions League. La gestione di Marco Giampaolo, quindi, è stata asso- lutamente negativa: le colpe di questo fallimento non sono solo da imputare all'allenatore, ma l'ex tecnico della Sampdoria ha certamente contribuito in modo rilevante al tracollo rossonero di questo avvio di campionato. TROPPO INTRANSIGEN- TE - Giampaolo è sicuramente un allenatore abile, un maestro di - comunicativo e 'di presenza' -, mancando il 'salto' che il nuovo ruolo richiedeva. Non è stata nemmeno considerata a dovere la peculiarità della piazza: il Milan è una società blasonata che sta vivendo con fatica stagioni diffi- cili, di ridimens ionamento. Illudersi però di avere il tempo e la tranquillità di realtà più picco- le, per applicare in tempi lunghi il proprio disegno tattico, è stato errore grave. REAZIONI LENTE - Un altro aspetto fortemente negativo della gestione Giampaolo è stata la lentezza dell'allenatore nel reagire alle sollecitazioni del campo. Posto che, per convinzio- ne ferrea, non avrebbe mai rivo- luzionato il proprio impianto tat- tico, Giampaolo non è nemmeno riuscito a cogliere le note positi- ve che la squadra gli ha propo- sto. Il lento inserimento dei nuovi acquisiti (che pure giocavano con la mente più 's gombra' rispetto ai colleghi), lo scarso utilizzo di Leao (costantemente tra i più 'pimpanti'), l'insistere con 'fedelissimi' in palese diffi- coltà: tutti elementi che hanno evidenziato come l'allenatore non sia riuscito a reagire pronta- mente alle sollecitazioni del campo. Giampaolo, forse, cercava punti saldi su cui costruire un progetto di ampio respiro, ma non ha fatto i conti con l'urgenza di risultati positivi tipica di una CAMPIONATO DI SERIE B CAMPIONATO DI SERIE A CAMPIONATO DI SERIE A CAMPIONATO DI SERIE B SEGUE A PAGINA 43

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