L'Italo-Americano

italoamericano-digital-1-9-2020

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GIOVEDÌ 9 GENNAIO 2020 www.italoamericano.org 31 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI libertà e di difesa dei principi, su cui si fonda la Repubblica. Questo comune sentire della società– quando si esprime – si riflette sulle istituzioni per infon- dervi costantemente un autentico spirito repubblicano. La fiducia va trasmessa ai giovani, ai quali viene sovente chiesta responsabilità, ma a cui dobbiamo al contempo affidare responsabilità. Le nuove generazioni avver- tono meglio degli adulti che sol- tanto con una capacità di osser- vazione più ampia si possono comprendere e affrontare la dimensione globale e la realtà di un mondo sempre più interdipen- dente. Hanno – ad esempio – chiara la percezione che i muta- menti climatici sono questione serissima che non tollera ulteriori rinvii nel farvi fronte. L'Italia riscuote fiducia all'estero ma ha bisogno di cultura della responsabilità, solidarietà e senso di convivenza con tanti per esprimere le proprie idee e ascoltare, con attenzione e rispetto, quelle degli altri. Alle volte si trasforma invece in strumento per denigrare, anche deformando i fatti. Sovente ricorrendo a profili fitti- zi di soggetti inesistenti per alte- rare lo scambio di opinioni, per ingenerare allarmi, per trarre vantaggio dalla diffusione di notizie false. Il mosaico che compone la società italiana ha tante tessere preziose. Penso – tra le altre – al mondo delle nostre università, ai centri di ricerca, alle prestigiose istituzioni della cultura. Ho apprezzato l'attività che si svolge in questa costellazione di luoghi del pensiero, dell'innova- zione, della scienza. Si tratta di un patrimonio inestimabile di idee e di energie per costruire il futuro. E' essenziale che sia disponibile per tutti. Che sia conosciuto, raccontato, condivi- so. Che siano rimossi gli ostacoli e reso più agevole il rapporto tra istituzioni culturali e società e l'accesso al sapere. In questo senso un ruolo fondamentale è assegnato ai media e in partico- lare al nostro servizio pubblico. Abbiamo bisogno di preparazio- ne e competenze. Ogni tanto si vede affiorare, invece, la tenden- za a prender posizione ancor prima di informarsi. La cultura è un grande propulsore di qualità della vita e rende il tessuto sociale di un Paese più solido. Ringraziamo Matera che ha fatto onore all'Italia e al suo Mezzogiorno, in questo anno in cui è stata Capitale della cultura europea. Con questo spirito rivolgo gli auguri a Parma che, con il suo straordinario patrimo- nio umano e artistico, diventa Capitale italiana della cultura per il 2020". Il messaggio di Mattarella si è chiuso con un saluto "particolar- mente grato e sentito" a Papa Francesco "che mostra ogni giorno di amare il nostro Paese, a partire da coloro che versano in condizioni di bisogno e da chi, praticando solidarietà, reca bene- ficio all'intera comunità civile", e fra gli altri, con un saluto a Luca Parmitano – il primo astro- nauta italiano al comando della stazione spaziale internazionale – impegnato nella frontiera avanzata della ricerca nello spa- zio, in cui l'Italia è tra i principa- li protagonisti. "Da lassù, da quella navicella avverte quanto appaiano incom- prensibili e dissennate le inimici- zie, le contrapposizioni e le vio- lenze in un pianeta sempre più piccolo e raccolto. E mi ha tra- smesso un messaggio che faccio mio: la speranza consiste nella possibilità di avere sempre qual- cosa da raggiungere". Una associazione di disabili mi ha donato per Natale una sedia. Molto semplice ma che conserverò con cura perché reca questa scritta: "Quando perdia- mo il diritto di essere differenti, perdiamo il privilegio di essere liberi". Esprime appieno il vero senso della convivenza. Due mesi fa vicino Alessandria, tre Vigili del Fuoco sono rimasti vittime dell'esplo- sione di una cascina, provocata per truffare l'assicurazione. Nel ricordare – per loro e per tutte le vittime del dovere – che il dolore dei familiari, dei colleghi, di tutto il Paese non può estinguer- si, vorrei sottolineare che quel- l'evento sembra offrire degli ita- liani due diverse immagini che si confrontano: l'una nobile, l'altra che non voglio neppure definire. loro voce proiettati, come sono, verso il futuro e senza nostalgia del passato. Ogni società ha sempre biso- gno dei giovani. Se possibile ancor di più oggi che la durata della vita è cresciuta e gli equili- bri demografici si sono spostati verso l'età più avanzata. Questa nuova condizione impone di predisporre nei con- fronti degli anziani – parte pre- ziosa della società – maggiori cure e attenzioni. Occorre, al tempo stesso, investire molto sui giovani. Diamo loro fiducia, anche per evitare l'esodo verso l'estero. Diamo loro occasioni di lavoro correttamente retribuito. Favoriamo il formarsi di nuove famiglie. Dobbiamo riporre fiducia nelle famiglie italiane. Su di esse " L'Italia riscuote fiducia". E' questo il cuore del messag- gio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel tradizionale messaggio servito ad augurare buon anno agli ita- liani. Certo, il lavoro che manca resta un problema centrale insie- me a forti diseguaglianze e ad alcune gravi crisi aziendali che sottolineano l'esigenza di rilan- ciare il nostro sistema produtti- vo. "Ma - dice Mattarella - abbiamo ampie possibilità per affrontare e risolvere questi pro- blemi. E per svolgere inoltre un ruolo incisivo nella nostra Europa e nella intera comunità internazionale". Da qui il richiamo al valore della fiducia. "Quella stessa fiducia con cui si guarda, da fuori, verso il nostro Paese deve indurci ad averne di più in noi stessi, per dar corpo alla speran- za di un futuro migliore. Conosco le difficoltà e le feri- te presenti nelle nostre comunità. Le attese di tanti italiani. Dobbiamo aver fiducia e impegnarci attivamente nel comune interesse. Disponiamo di grandi risorse. Di umanità, di ingegno, di capacità di impresa. Tutto questo produce esperienze importanti, buone pratiche di grande rilievo. Ne ho avuto conoscenza diretta visitando i nostri territori. Vi è un'Italia, spesso silen- ziosa, che non ha mai smesso di darsi da fare. Dobbiamo creare le condizioni che consentano a tutte le risorse di cui disponiamo di emergere e di esprimersi senza ostacoli e difficoltà. Con spirito e atteggiamento di reciproca solidarietà. Insieme. In particolar modo è necessa- rio ridurre il divario che sta ulte- riormente crescendo tra Nord e Sud d'Italia. A subirne le conse- guenze non sono soltanto le comunità meridionali ma l'intero Paese, frenato nelle sue poten- zialità di sviluppo. Naturalmente, per promuove- re fiducia, è decisivo il buon fun- zionamento delle pubbliche isti- tuzioni che devono alimentarla, favorendo coesione sociale. Questo è possibile assicurando decisioni adeguate, efficaci e tempestive sui temi della vita concreta dei cittadini. La democrazia si rafforza se le istituzioni tengono viva una ragionevole speranza. E' importante anche sviluppa- re, sempre di più, una cultura della responsabilità che riguarda tutti: dalle formazioni politiche, ai singoli cittadini, alle imprese, alle formazioni intermedie, alle associazioni raccolte intorno a interessi e a valori. La cultura della responsabilità costituisce il più forte presidio di Le scelte ambientali non sono soltanto una indispensabile dife- sa della natura nell'interesse delle generazioni future ma rap- presentano anche un'opportunità importante di sviluppo, di crea- zione di posti di lavoro, di con- nessione tra la ricerca scientifica e l'industria. Torniamo con il pensiero alle popolazioni delle città minaccia- te, come Venezia, dei territori colpiti dai sismi o dalle alluvioni, delle aree inquinate, per sottoli- neare come il tema della tutela dell'ambiente sia fondamentale per il nostro Paese. I giovani l'hanno capito. E fanno sentire la grava il peso maggiore degli squilibri sociali. Hanno affronta- to i momenti più duri, superan- doli. Spesso con sacrificio. Fornire sostegno alle famiglie vuol dire fare in modo che pos- sano realizzare i loro progetti di vita. E che i loro valori – il dia- logo, il dono di sé, l'aiuto reci- proco – si diffondano nell'intera società rafforzandone il senso civico. E' una virtù da coltivare insieme, quella del civismo, del rispetto delle esigenze degli altri, del rispetto della cosa pubblica. Argina aggressività, prepo- tenze, meschinità, lacerazioni delle regole della convivenza. Ma l'Italia vera è una sola: è quella dell'altruismo e del dove- re. L'altra non appartiene alla nostra storia e al sentimento profondo della nostra gente. Quella autentica è l'Italia del Sindaco di Rocca di Papa, Emanuele Crestini. Nell'incendio del suo municipio ha atteso che si mettessero in salvo tutti i dipendenti, uscendo- ne per ultimo. Sacrificando così la propria vita. Senso civico e senso della misura devono appartenere anche a chi frequenta il mondo dei social, occasione per amplia- re le conoscenze, poter dialogare Il discorso di Sergio Mattarella si è concentrato sul tema della fiducia e della coesione sociale

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