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SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI " Sii la fiamma, non la falena". Giacomo Casa- nova. Casanova. Amante, canaglia, corsaro amoro- so del cuore delle donne... e dei loro corpi. Forse nessun altro nome evoca simili descrizioni, e un posto perma- nente nel mito popolare di un uomo che le ha amate e abban- donate nell'Europa dell'Illumini- smo. Giacomo Girolamo Casanova probabilmente trove- rebbe piuttosto divertente che la storia lo dipinga in modo così unidimensionale, come un uomo dall'inestinguibile appetito ses- suale. Anche se ciò è vero, in realtà lui era molto di più. Questa immagine riduttiva è così radicata nelle menti moderne che molti si chiedono se Casanova non fosse che una mera finzione, l'ennesimo personaggio colorato e sgargiante nato da una vecchia operetta. In realtà, Giacomo Casanova è stato molto di più di un vorace playboy: fu anche intellettuale complesso, scanda- loso ma di buon cuore, un intri- gante, un opportunista, un raffi- nato, licenzioso e affascinante... uomo che incarnava l'Illuminismo libertino. È interessante notare che io e te siamo al corrente delle intui- zioni e degli intrighi di Casanova solo grazie al suo ultimo atto sulla scena mondiale europea... un memoriale scritto a mano in 13 volumi che racconta in modo vigoroso, spesso scandaloso, le conquiste, le avventure, le scon- fitte della sua vita e le sue rifles- sioni. Alla sua morte, avvenuta nel 1798, i volumi - intitolati La storia della mia vita e scritti in francese, la lingua dominante dell'alta borghesia dell'epoca - furono trasmessi a un nipote e raccolsero polvere fino alla ven- dita a un editore tedesco nel 1821. Miracolosamente soprav- vissuto ai bombardamenti alleati, il manoscritto fu pubblicato per intero nel 1960 in francese, con una ristampa del 1966 anche in inglese. La sua uscita, nel bel mezzo della rivoluzione sessua- le, avrebbe deliziato Casanova, così come il fascino che conti- nuava a creare. Il set completo è stato acquistato dai francesi nel 2010 per 9,6 milioni di dollari ed è un prezioso possedimento della Biblioteca nazionale di Parigi. Frutto dell'unione di un'attri- ce e un attore veneziano, Giacomo è venuto al mondo nel 1725 in un trasandato apparta- mento lungo una via secondaria di Venezia. Quello che ne è seguito negli anni fino alla sua morte contiene certamente abba- stanza materiale erotico per una sceneggiatura completa di soap opera, ma questa è solo una parte della coraggiosa, se non sempre valorosa, vita sedicente di Casanova. A 2 anni, il malaticcio Giacomo venne sbrigativamente affidato alle cure della nonna, la madre era troppo preoccupata per il palcoscenico. Mandato in una pensione pulciosa a Padova all'età di 9 anni, Casanova trovò finalmente una vita migliore nella casa del suo maestro, il dottor Antonio Gozzi. Sotto la sua tutela, il sensibile giovane fu introdotto alla musica, ai lin- guaggi classici, all'arte, alla teo- logia... e al fascino del tocco femminile per mano della sorella minore di Gozzi, Bettina. Incaricata della toilette del tra- sandato adolescente, le sue carezze intenzionali ebbero un certo effetto... "È stata lei che a poco a poco ha acceso nel mio cuore le prime scintille di un sentimento che poi è diventato la mia passione dominante". "Bisogna abbagliare" . Casanova fu uno studente universitario di talento a Padova, laureandosi a 17 anni in giuri- sprudenza. Accanto agli studi, si mise in contatto con i benestanti, affinando la sua intrinseca capa- cità di abbagliare e affascinare. Tornare a una società veneziana d'alto livello avvenne senza solu- zione di continuità: il fascino di Casanova era ammaliante e mistico come la nebbia venezia- na. Suo ammiratore fu don Matteo Bragadin, il primo dei tanti benefattori di Casanova. Durante quello che apparente- mente fu un ictus, il vicino Casanova intervenne per riani- mare Bragadin. Sicuro che gli avesse salvato la vita, l'aristocra- tico divenne il mecenate di Casanova, donandogli ricchezza illimitata, prestigio e un libero passaggio alla vita di un nobile. La Venezia settecentesca e tutto il suo fascino seducente divennero il terreno di gioco del giovane Giacomo, formando il modello che sarebbe diventato la sua vita. Trovare un ricco mece- nate; riversarvi il suo fascino; escogitare piani e truffe per otte- nere ricchezza; spendere sontuo- samente per le amanti; scandali conseguenti... ed era ora di lasciare la città. Una volta o due, però, non è fuggito abbastanza velocemente. Casanova trascorse 15 mesi chiu- so nella più temuta delle celle di Palazzo Ducale, il suo crimine dichiarato blasfemo dall'Inquisizione veneziana. Casanova e un prete in disgrazia riuscirono ad escogitare l'unica evasione dal Palazzo che avesse mai avuto successo, con grande soddisfazione dei cittadini vene- ziani. Il suo successivo esilio portò le sue scappatelle attraver- so il continente europeo, facendo di Casanova uno degli uomini più famosi e conosciuti del suo tempo... e uno dei suoi più proli- fici amanti. Casanova amava le donne. I suoi scritti descrivono erotica- mente il suo piacere fisico, ma rivelano anche il suo desiderio di relazione e di intelletto... "Senza la parola, il piacere dell'amore cala di almeno due terzi". Il suo campo d'azione era ampio, sedu- ceva donne di tutte le classi, dalle nobildonne alle monache, alle cameriere da camera. Lydia Flem, nel suo libro "Casanova: L'uomo che amava veramente le donne", offre una spiegazione: "Penso che sia un uomo che può capire le donne... una parte di lui è femminile. Gli piacciono molto le donne intelligenti. Le donne non sono solo un oggetto del desiderio, ma persone con cui parlare. Ha molta paura di far loro del male, e gli piace rimane- re amico dopo essere stato aman- te". Nonostante i suoi numerosi flirt e le amanti, Casanova non si è mai sposato. Nel corso della sua vita, Casanova è stato seduttore, chie- rico della chiesa, giocatore d'az- zardo, astrologo, spia, alchimista, truffatore. Fu consigliere di Voltaire, Ben Franklin, Caterina la Grande, anche di Mozart; autore prolifico; mente brillante dietro i trattati matema- tici e le lotterie di stato; tradutto- re dell'Iliade in italiano; conosci- tore di buon vino, cibo, letteratu- ra, musica; indimenticabile bon vivant della sua epoca. Ci sono anche sfaccettature non proprio ammirevoli nella vita di Casanova, su cui spesso si sorvola, giustificate come accet- tabili eccessi dell'era della libertà. Le sue memorie raccon- tano di sesso con ragazze mino- renni, incesto e persino stupro. "Il giudizio morale non è mai venuto fuori", ha commentato Bruno Racine, direttore della Biblioteca nazionale di Francia, in una conferenza stampa. "Non approviamo né condanniamo il suo comportamento". "Sto scrivendo la mia vita per ridere di me stesso, e ci sto riu- scendo". Davvero, Casanova potrebbe essere l'ultimo a ridere. Continua il rinnovato fascino della sua vita, sia attraverso la lente del- l'ammirazione che del disgusto. Le sue memorie complete sono disponibili online (meglio eserci- tarsi con il francese), il Casanova Museum & Experience inaugurato a Venezia nel 2018, e varie visite guidate che seguono le orme di Casanova sono offerte ai turisti di passaggio a Venezia. Il suo fascino continua a vivere. Giacomo Casanova in un dip into settecentesco (Copyright: Dreamstime) GIOVEDÌ 6 FEBBRAIO 2020 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | 13 Casanova: l'uomo, il mito, la complessità