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L���Italo-Americano PAGINA��� 12��� GIOVED����� 11��� APRILE��� 2013 I codici di Leonardo Da Vinci : la loro intrigante criticit�� supera la genialit�� o la confermano? lAuRA RossI Sono stati fatti film, serie televisive, romanzi ma lui, il grande Leonardo Da Vinci, al di l�� di ogni possibile interpretazione, resta un genio. Se un comune umano lo osserva attraverso ci�� che ci ha lasciato, la domanda sorge spontanea: come faceva a fare tutto questo? Ebbene questa �� la sostanziale differenza tra noi esseri umani, che eccelliamo in una o due discipline al massimo se siamo particolarmente dotati, e un genio, che riesce e primeggia in ogni sua iniziativa, aggiungendo parte del suo estro che rende unico il suo intervento. Cos�� Leonardo Da Vinci inventava, dipingeva, scriveva codici. quando Siamo nel 1452 Leonardo nacque nel contesto del fulgido Rinascimento italiano. Fu simbolo della sua epoca in tutto quello che fece. Non si pu�� negare che i suoi codici restano una della parti pi�� intriganti del suo operato. Cosa dareste per sfogliarne uno? Non sareste spaventati da trovarvi di fronte a tanto mistero, meraviglia, intelligenza? Se vi capiter�� di osservare da vicino alcuni di essi, scoprirete un mondo parallelo. Dai codici non emerge lo stesso Leonardo che dipinse su un���ampia superficie L���ultima Cena e neppure il ritrattista dai tratti puliti e perfetti che rese immortale la Gioconda; non emerge neanche il meticoloso ingegnere che progett�� il sistema di chiuse che regola la navigazione dei canali artificiali chiamati navigli, che attraversavano tutta la citt�� di Milano. Dai codici emerge l���altro Leonardo: introverso, amante della solitudine, incontentabile, insofferente e forse, in prima analisi, criptico: la sua scrittura da destra a sinistra sembra confermare la complessit�� della sua personalit�� oltre a dare adito a interpretazioni di vario genere. Potendo ammirare i codici da vicino (se siete a Milano fino al 31 Luglio potrete accedervi agevolmente grazie alla mostra Leonardo 3d nelle sale del re in Galleria Vittorio Emanuele ��� ingresso da Piazza della Scala) noterete come ogni pagina sia piena di invenzioni e riflessioni ancora una volta riunibili sotto un���unica definizione : geniali. Ebbene s��, facciamocene una ragione, la genialit�� �� esistita nella storia, anche se purtroppo meno frequentemente che la follia. Soffermatevi sul Codice Atlantico, chiamato cos�� perch�� le pagine erano grandi come quelle di un atlante. Uno dei modi per apprezzare fino in fondo la bellezza di questi codici �� provare a tornare ai tempi in cui Leonardo era curvo sulla sua scrivania e far finta di essere al suo fianco mentre scriveva. In Ricostruzioni con esperienza multimediale questo codice sul foglio 881 vi troverete cinquantaquattro elementi. Come mai i progetti di cos�� tanti oggetti sono sparsi su un���unica pagina? C����� una risposta a tutto, perch�� la loro somma �� il progetto di un sommergibile meccanico. Non si pu�� che rimanere incantati e basiti. Era il secolo XV e Leonardo aveva progettato uno strumento che sarebbe stato realizzato, in via definitiva , solo qualche secolo dopo. Tante sono le sue invenzioni e solo ammirando i codici si capisce come Leonardo superasse con la sua mente le barriere del tempo, proiettandosi in un futuro non improbabile. Leonardo, chiuso nella sua casa, librava i pensieri verso il cielo infinito, desiderando superare i limiti dell���etere: tutto questo �� ampiamente testimoniato nel suo Codice di Volo, scritto verso il 1509. Sulle pagine di questo libro ingiallito dal tempo, nel foglio 9v , Leonardo si avvicina al progetto alare dei moderni aeroplani. Ancora una volta la domanda sorge spontanea: come �� possibile? Siamo all���inizio del XVI secolo! Sul foglio 15 v dello stesso codice il genio tenta di comprendere il centro di gravit�� degli uccelli durante il volo. Questa analisi sar�� la base di partenza di numerose sperimentazioni pratiche con la costruzione di macchinari che simulano il volo del nibbio, della libellula , del pipistrello ( nello stesso codice sono dedicate a ci�� le pagine 5 r, 12v, 16 e 17r e 17 v). Perch�� Leonardo si dedic�� a cos�� tanti e differenti studi? Forse per superare la mediocrit�� e dar spazio ai suoi pensieri, oppure per oltrepassare i limiti che rendono l���uomo un essere cos�� piccolo. Non c����� la possibilit�� di rispondere con certezza a questo quesito, ma ci resta , dopo secoli, la possibilit�� di entrare nei meandri della sua mente attraverso i codici, dipinti, invenzioni e, magari, avere un'occasione per riflettere.