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GIOVEDÌ 5 MARZO 2020 www.italoamericano.org 33 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO presidente della Repubblica Sergio Mattarella, lo attende- vano più di 40mila fedeli che hanno sfidato la paura del Coronavirus. Tre giorni dopo, in occasio- ne del Mercoledì delle Ceneri Meno fedeli all'Angelus e con la mascherina anti Covid-19 Bergoglio (raffreddato) apre il tempo di Quaresima che dà avvio al periodo quare- simale, il Pontefice si è rivolto ai circa 12 mila fedeli presenti all'udienza generale in Piazza San Pietro, a Roma. Spiegando il senso del cammino dei qua- ranta giorni verso la Pasqua, "cuore dell'anno liturgico e della fede" ha detto: questo è il tempo per "spegnere la televi- sione e aprire la Bibbia, stac- carci dal cellulare e connetter- ci al Vangelo". Nel corso dell'udienza ha parlato anche dell'epidemia di Coronavirus, esprimendo la sua vicinanza "ai malati, agli operatori sanitari che li cura- no, come pure alle autorità civili con tutti coloro che sono impegnati a fermare il conta- gio". Poi nella prima domenica di Quaresima, ai fedeli che si sono riuniti sotto la sua fine- s t r a , a n c h e s e i n n u m e r o minore rispetto al solito, molti dei quali muniti di mascheri- na e che per raccogliersi in piazza hanno seguito nuove disposizioni anti-assembra- menti e controlli con termo- scanner, ha detto: "Ho il raf- freddore, non parteciperò agli esercizi spirituali della Curia romana ad Ariccia". Un affaticamento visibile che ha determinato un rallen- tamento degli impegni quoti- diani ma che, visti i numeri crescenti dei contagi causati dal virus partito dalla Cina, ha generato una preoccupazione diffusa tanto che nei giorni successivi, è dovuto interveni- re il portavoce della Santa Sede Matteo Bruni. In relazio- ne all'ipotesi che sul pontefice 83enne fosse stato fatto anche un tampone anti Covid-19, con esito negativo, Bruni ha detto: "Il raffreddore diagnosticato al Santo Padre nei giorni scorsi sta facendo il suo corso, senza sintomi riconducibili ad altre patologie. Nel frattempo Papa Francesco celebra quotidiana- mente la Santa Messa e segue gli esercizi spirituali che si stanno svolgendo presso la C a s a D i v i n M a e s t r o a d Ariccia". secolo scorso. In tale modo, piuttosto, ci si preclude l'ac- cesso alla ricchezza di cui l'al- tro è portatore e che costitui- sce sempre un'occasione di crescita". C o n d e l i c a t a f e r m e z z a , generosità, disponibilità e nel contempo con la forza, l'ener- gia spirituale e la capacità di incidere nella Storia che solo l ' i n t e l l i g e n z a d e l c u o r e , i l senso di giustizia, la santità possono dettare, Francesco non ha paura di affrontare nodi irrisolti, di farsi carico di r e s p o n s a b i l i t à m i l l e n a r i e . Instancabile costruttore di pace, profeta del futuro, ha da subito intuito che la riconcilia- zione religiosa può divenire il preludio di quella politica e sociale. Al termine dell'incontro di Bari, dopo le parole di ringra- ziamento dell'arcivescovo di A l g e r i m o n s i g n o r P a u l Desfarges, presidente della Conferenza episcopale regio- nale del Nordafrica, il Papa ha salutato i vescovi, è sceso nella cripta per venerare le reliquie di San Nicola e salutare la C o m u n i t à d e i P a d r i Domenicani che custodiscono la Basilica pontificia. Quindi, uscendo sul sagrato, dove si intonavano canti di pace, ha rivolto un saluto a quanti lo attendevano, prima di trasfe- rirsi nel cuore della città affac- ciata sul mare con la papamo- bile per la concelebrazione della Messa, dove, assieme al condanna della guerra "falli- mento di ogni progetto umano e divino". "La guerra - ha sottolineato il Papa- che orienta le risorse all'acquisto di armi e allo sfor- zo militare, distogliendole dalle funzioni vitali di una società, quali il sostegno alle famiglie, alla sanità e all'istru- zione, è contraria alla ragione, secondo l'insegnamento di san Giovanni XXIII. In altre paro- le, essa è un'autentica follia, perché è folle distruggere case, ponti, fabbriche, ospedali, uccidere persone e annientare risorse anziché costruire rela- zioni umane ed economiche. È una pazzia alla quale non ci possiamo rassegnare: mai la guerra potrà essere scambiata p e r n o r m a l i t à o a c c e t t a t a come via ineluttabile per rego- lare divergenze e interessi contrapposti. Il fine ultimo di ogni società umana rimane la pace, tanto che si può ribadire che non c'è alternativa alla pace, per nessuno". Nell'incontro di Bari, dopo l'introduzione del presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il cardinale Gualtiero Bassetti, Papa Francesco ha r i b a d i t o : " O g g i l ' a r e a d e l Mediterraneo è insidiata da tanti focolai di instabilità e di guerra, sia nel Medio Oriente, s i a i n v a r i S t a t i d e l n o r d Africa, come pure tra diverse etnie o gruppi religiosi e con- f e s s i o n a l i ; n é p o s s i a m o dimenticare il conflitto ancora irrisolto tra israeliani e pale- stinesi, con il pericolo di solu- zioni non eque e, quindi, forie- r e d i n u o v e c r i s i . V o r r e i aggiungere il grande peccato di ipocrisia: quando nelle con- venzioni internazionali tanti Paesi parlano di pace e poi vendono le armi ai paesi in guerra. Questa è la grande ipo- crisia" . Altro tema è stato quello dell'accoglienza e di una digni- tosa integrazione "tappe di un processo non facile, tuttavia, è impensabile poterlo affrontare innalzando muri". P a p a F r a n c e s c o n e l s u o discorso nella Basilica di San Nicola ai 60 vescovi prove- nienti da 20 Paesi che si affac- ciano sul Mediterraneo e che per cinque giorni si sono con- frontati su vari temi, ha anche detto a proposito dei naziona- lismi: "A me fa paura quando ascolto qualche discorso di a l c u n i l e a d e r d e l l e n u o v e for me di popul ismo, mi fa p a u r a s e n t i r e d i s c o r s i c h e seminano paura e odio, mi ricordano i discorsi che si sentivano negli anni '30 del Papa Francesco davanti alla Basilica pontificia di San Nicola di Bari, dove era già stato nel 2018 (Ph. B.Minafra)