L'Italo-Americano

italoamericano-digital-4-16-2020

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GIOVEDÌ 16 APRILE 2020 www.italoamericano.org 37 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO A Ostia Antica basta un mattone per vedere scene di vita con la stessa immediatezza di una moderna fotografia U n mattone racconta una storia, anzi un mestiere. Nell'ambito degli appun- tamenti virtuali di 'Ostia raccon- ta', basta un mattone scolpito per scoprire, stando a casa, l'attività di un mulino nell'antica città di Ostia all'epoca dell'imperatore Adriano (117-138 d.C.). L'iniziativa del Mibact che ha aperto spazi di condivisione artistica per approfittare del tempo a casa, a causa del Coronavirus, consente non solo di visitare a distanza preziosi reperti ma anche di partecipare a una interessante conferenza dal titolo 'Grano, vino, olio, pesce: dal Mediterraneo a Roma, pas- sando per Ostia' che si è svolta lo scorso gennaio nell'ambito del ciclo di incontri 'Vediamoci a Ostia antica'. Per vedere i video della conferenza (ma anche tanti altri), dedicata al commercio di generi alimentari al tempo dei Romani, basterà andare sul sito web del Parco archeologico di Ostia antica cliccando su https://www.ostiaantica.benicul- turali.it/it/vediamoci-a-ostia- antica. Una volta dentro questo museo virtuale ci si potrà lascia- re affascinare da un chicco di grano e dal ruolo centrale che ha avuto nella storia di Ostia. Per tuffarsi nella storia, nella società, nell'economia di un popolo basterà un mattone: resti- tuisce con immediatezza una scena che avremmo potuto vede- re a Ostia nell'età dell'imperato- re Adriano. Si tratta di una atti- vità della vita quotidiana, ambientata in un mulino, rappre- sentata con cura dei dettagli da un artista del tempo: al centro c'è la grande macina, utilizzata per ridurre i chicchi di grano in fari- na, costituita da due elementi di pietra a incastro, una base conica e un elemento superiore a forma di clessidra (il cd. "catillus"). Sulla sinistra un mulo bendato e bardato pesantemente sta spin- gendo un grande palo ligneo, che, innestandosi all'interno della macina, serviva a farla ruotare, producendo la farina. A destra della composizione si vede inve- ce una figura umana con il brac- cio destro sollevato e un oggetto in mano, forse un pungolo per sollecitare il movimento del mulo. La trave di sostegno oriz- zontale che sosteneva la macina è delineata con cura, mentre non è possibile identificare con preci- sione una serie di oggetti che pendono da essa. La piccola scena rappresenta una delle attività che quotidiana- mente si svolgevano nei grandi mulini ostiensi come, ad esem- pio, il Molino del Silvano. In questo grande mulino, che si trova a Ostia lungo via dei Molini, avvenivano tutte le fasi della lavorazione del grano, dalla sua riduzione in farina all'impa- sto del pane, alla cottura in forno e infine alla vendita al dettaglio. Il mattone è stato realizzato scavando la superficie con un oggetto appuntito, in modo da far emergere "in negativo" le figure dallo sfondo; si tratta di una tipo- logia di rilievo molto diffusa a Ostia, utilizzata per le insegne delle botteghe o per le decorazio- ni delle tombe del ceto medio ostiense, in particolare nei riqua- dri raffiguranti le professioni che i defunti avevano esercitato in vita. Il mattone del mulino pro- viene dalla tomba di Ti. Claudius Euthycus, tuttora visibile nella Necropoli di Porto all'Isola Sacra, e fu staccato nel 1963 per garantirne la conservazione in deposito. Se invece si fosse più incurio- siti dall'aspetto commerciale ci si potrà far sedurre da un piccolo rilievo che rappresenta la scena di un mercato, rinvenuto in via della Foce a Ostia antica. Il rilie- vo costituisce una vivace istanta- nea della vita cittadina nel II secolo d.C. La lastra ci restituisce una scena di vita ostiense con la stessa immediatezza di una moderna fotografia; l'azione si svolge in un negozio dell'antica città, gestito da una donna. La proprietaria ha i capelli raccolti e tiene sul bancone davanti a sé due grandi contenitori pieni di cibo, probabilmente pagnotte o frutti. Lo scultore ha raffigurato la donna nel momento della ven- dita a un cliente, alla sua destra. Sulla sinistra della e a sinistra due piccole scimmie; questo det- taglio non deve stupire. Forse la padrona della bottega intendeva attirare la clientela proveniente dall'Oriente: il suo negozio era a poca distanza dal Serapeo, il tem- pio dedicato al dio Serapide, molto venerato dalle persone di provenienza greco-egizia. Rilievo in terracotta con scena di lavoro in un mulino. Dalla Tomba 78 della Necropoli di Isola Sacra Rilievo con scena di mercato che ritrae uno spaccato di vita ostiense del II secolo d.C. Il reperto si trova nel Parco Archeologico di Ostia Antica

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