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GIOVEDÌ 15 OTTOBRE 2020 www.italoamericano.org 38 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI La rinascita di Venezia. Dopo 40 anni, il Mose comincia finalmente a fermare l'acqua alta a San Marco LUCA FERRARI Piazza San Marco, il cuore di Venezia, allagato. Lo scorso anno, l'alta marea ha invaso e danneggiato anche la basilica (Ph Peggy Choucair-Pixabay) Q uesta volta, per la prima volta, Venezia è asciutta. "È una giornata storica" ha commentato il sindaco Luigi Brugnaro: "C'è una grandissima soddisfazione, dopo decenni in cui vedevamo, in maniera iner- me, le acque arrivare ovunque nella città storica creando ingenti danni. Abbiamo dimostrato, in presenza di una marea che avreb- be allagato la città, e anche di un vento di scirocco medio da 19 nodi, che il Mose funziona. Le barriere erano già state sollevate sia singolarmente sia nella prova generale alla presenza del pre- mier Conte in condizioni favore- voli, ma era la prima volta in cui le dighe mobili venivano aziona- te in una situazione di necessità concreta". Il tanto discusso sistema di dighe mobili poste alle tre boc- che di porto della laguna per contenere le mareggiate, ha final- mente funzionato. È l'inizio di una nuova era per Venezia? La ferita "dell'acqua granda" del 12 novembre scorso, 187 cm che allagarono anche i preziosi pavimenti della basilica dorata di San Marco, seconda solo all'alta marea del 1966, ha lasciato il segno nell'anima degli isolani. Un vaporetto sbalzato in riva degli Schiavoni. Le case allagate. Viale Garibaldi, nel sestiere di Castello, travolto dall'acqua come se fosse passato un fiume in piena. Una città e le sue isole, Pellestrina in particolare, in ginocchio. Trovarono la forza per rialzarsi e ricominciare ma la conta dei danni fu pesante. I turi- sti si spaventarono: migliaia le disdette per i mesi a venire, quando ancora nemmeno si par- lava di Covid. Nei mesi successi- vi persino il premier Giuseppe Conte era giunto in laguna per visionare il sistema di dighe mobili MOSE (Modulo speri- mentale elettromeccanico) fina- lizzato alla difesa della città e della laguna dal fenomeno del- l'acqua alta. In laguna e nelle isole, all'an- nuncio dell'arrivo della prima grande marea della stagione, c'era molta apprensione. Ma le dighe sono entrate in funzione e con non poca sorpresa, piazza San Marco è rimasta asciutta. Sì, avete letto bene. Il cuore di Venezia, museo a cielo aperto e punto più basso della città, non è stato allagato dai 40-45 cm di marea che si sarebbero avuti senza il Mose. Il test di solleva- mento delle paratoie, alzate per la prima volta in condizioni meteo sfavorevoli, ha funziona- to. Il flusso di mare verso la laguna è stato interrotto facendo registrare a Punta della Salute una marea stabile intorno ai 70 cm rispetto allo zero mareografi- co. È davvero la fine dell'acqua alta? Venezia è salva? Forse è presto per dirlo e bisognerà aspettare maree più sostenute, condizioni meteo più sfavorevoli e anche meno preav- viso, per poterlo affermare in modo definitivo. Questa volta ha funzionato tutto alla perfezione. Le operazioni per l'innalzamento delle paratoie del Mose sono ini- ziate alle 8.30, facendo registrare i primi effetti del rallentamento della crescita della marea già dopo mezz'ora. Alle 10.10 il Mose era completamente solle- vato. Mentre in mare la marea continuava a crescere, in Laguna la crescita del livello si arrestava, attestandosi intorno ai 70 cm. Quando poi la marea ha raggiun- to il massimo di 132 cm, il disli- vello tra mare e Laguna, garanti- to dalle barriere, era di 62 cm. Quattro le barriere mobili sol- levate: alla bocche di porto di Malamocco con 19 paratoie, di Chioggia con 18, al Lido con due schiere di paratoie da 21 e 20 tra San Nicolò e Treporti, per un totale di 78 paratoie. Il picco era atteso attorno a mezzogiorno e chi si era armato di stivali e macchina fotografica, questa volta è rimasto "felice- mente" deluso. I commenti dei veneziani rimbalzavano da un social all'altro: incredulità più che gioia ma anche timori ben riassunti da questo commento su Facebook: "Incrociamo le dita che non si rompa una paratoia e l'acqua non entri dentro fortissi- ma. Pare proprio funzioni!!! No ghe credo!". Negli ultimi 40 anni sono state troppe le speranze mal riposte nel Mose, mai pronto e poi corredato di scandali e persino tangenti. Dopo aver bloccato le acque, alle 16.10 del medesimo giorno sono iniziate le operazioni di abbassamento con una progressi- va riapertura del collegamento tra mare e laguna. Cittadini all'a- sciutto così come il fragile tessu- to artistico-architettonico della città, patrimonio mondiale dell'UNESCO. "Per la prima volta nella sto- ria di Venezia i suoi monumenti più preziosi sono salvi e per noi è una grande emozione, dopo avere ogni anno patito e sofferto nel vedere il nostro patrimonio c o s ì f r a g i l e s f r e g i a t o d a l l e m a r e e " . S o n o l e p a r o l e d i G a b r i e l l a B e l l i , d i r e t t o r e F o n d a z i o n e M u s e i C i v i c i d i Venezia: "Un evento commo- vente. Fantastico. Una bellissi- ma notizia per il mondo dell'arte e della cultura e per questa città, che custodisce un patrimonio unico al mondo che abbiamo il dovere di preservare anche, anzi soprattutto, se concentrato in un'area così delicata. Una gran- de notizia per Venezia e per tutti". Il Mose è un sistema di paratie mobili poste alle tre bocche di porto della laguna di Venezia per frenare le alte maree (Ph Silva Menetto)