L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-16-2013

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L'Italo-Americano PAGINA  12  GIOVEDÌ  16  MAGGIO  2013 I colori mai visti di Rossella Falk, indimenticabile interprete Il riassunto della teatrale e Greta Garbo italiana sul palcoscenico sua vita nel MANUEL DE TEFFÉ Nella Chiesa degli artisti in piazza del Popolo a Roma, lo Stato maggiore del teatro italiano porgeva l'ultimo omaggio a Rossella Falk. Umberto Orsini, Gabriele Lavia, Carlo Giuffrè, Andrea Giordana, Gianfranco Jannuzzo, e tutte le persone più affezionate a Rossella insieme ai carissimi familiari. L'Ansa del 5 maggio recitava così: "È morta oggi a Roma Rossella Falk. Nata nella capitale 86 anni fa, attrice prediletta da Fellini e da Visconti, musa ispiratrice delle commedie di Giuseppe Patroni Griffi e di Diego Fabbri, compagna d'arte di Romolo Valli e Giorgo De Lullo, è stata una delle grandi signore del teatro, ricordata come 'la Greta Garbo' italiana". Con Rossella iniziai a muovere i primi passi nel mondo dello spettaccolo al teatro Eliseo di Roma lavorando nel 1995 come suo assistente alla regia in "Anima Nera" di G. P. Griffi diretto dalla stessa Rossella, e nel 1996 in "Master Class con Maria Callas" di T. Mc Nally diretto da Patrick Guinand "diretto" a sua volta da Rossella. Catapultato dall'accademia di Belle Arti a teatro, ebbi la fortuna di poter cominciare a lavorare con una delle prime donne dello spettacolo italiano e un entourage indimenticabile. Per questa gavetta d'oro voglio ringraziare Gianni Battista per la fiducia. L'aria artistica che respiravo era di altissimo livello e ricordo ogni giorno con una chiarezza e affetto estremi. I miei copioni straripavano imbastiture sceniche, il mio compito era di ricordarle tutte come una time machine. Ricordo particolarmente la prima di "Master Class con Maria Callas" a Roma. La sera del debutto, durante il ricevimento a casa di Rossella, ricevetti in regalo una sciarpa di un colore mai visto: era il suo modo di ringraziare chi lavorava con lei, tutti ricevemmo un regalo. Passai numerosi inverni con la Falk attorno al collo senza incontrare nessuno con una sciarpa di quel colore, la qualcosa diede ineffabile valore aggiunto a quel regalo. Per verificabilissime leggi prospettiche, quando qualcosa è troppo vicino ai tuoi occhi, non lo vedi. Si deve creare una certa distanza, l'oggetto si deve allontanare un po' dal tuo sguardo perché tu possa apprezzarne interamente la presenza. La stessa cosa avviene con la triste dipartita dei nostri cari. Quella distanza abissale che si crea diventa la giusta distanza che ci permette di metterli improvvisamente a fuoco: l'extreme close up al quale eri abituato è presto assorbito da una figura che si fa intera e più comprensibile. Allo stesso modo, mi sembra di vedere meglio Rossella Falk adesso di quando lavoravo con lei all'Eliseo. recital mondiale 'Vissi d'arte' Rossella Falk, lascia le scene all'età di 86 anni Mi avvicino a lei con gratitudine, prima che chiudano la porta e la macchina parta. Un'ultima preghiera con la mano accanto alla targa dorata col suo nome… "Rosa Falzacappa"… leggo con meraviglia…Oh Rosella! Ti chiamavi così, non sapevo. Rosa, grazie per quei due anni e per quei colori mai visti. Aveva doti innate per la recitazione. Preferì il teatro al cinema ma non si negò nè interpretazioni italiane come in "8 e 1/2" (1963) di Federico Fellini o partecipazioni hollywoodiane come in "Quando muore una stella" (The Legend of Lylah Clare, 1968) di Robert Aldrich. Il cinema l'ha vista sul set per l'ultima volta nel film "Non ho sonno" di Dario Argento (2000). Dopo essersi diplomata all'Accademia d'arte drammatica (pur avendo già ricevuto nel 1948 il premio come migliore attrice al World Youth Festival di Praga), tra il 1951 e il 1953 fece parte della prestigiosa compagnia Morelli-Stoppa. Nel 1954 fu al Piccolo Teatro di Milano e nel 1955 entrò a far parte della Compagnia dei Giovani, insieme a Romolo Valli e Giorgio De Lullo. In teatro è stata diretta dai massimi registi italiani tra cui Luchino Visconti, Franco Zeffirelli, Orazio Costa, Giancarlo Cobelli, Giuseppe Patroni Griffi e Giorgio De Lullo. La carriera teatrale si è protratta fino al 2009, anno in cui prese parte all'ultima piéce "Est Ovest", diretta da Cristina Comencini. Dal 2004 al 2006 l'attrice portò in tournée in tutto il mondo lo spettacolo di successo "Vissi d'arte, vissi d'amore", recital in cui raccontava Maria Callas, di cui fu amica. Memorie migranti in corto: premi a Gualdo Tadino Cortometraggi capaci di raccontare le storie, i sentimenti, gli addii, le sofferenze, le delusioni ma anche i successi della grande epopea dell'emigrazione italiana. Si è conclusa la nona edizione del Concorso Video Memorie Migranti organizzato dal Museo dell'Emigrazione Pietro Conti di Gualdo Tadino. Tra i protagonisti, l'attrice Lydia Biondi che insieme ad Elizabeth Inserra, in gara con l'opera "The others and…the others", ha conquistato una menzione speciale. Lydia Biondi, ha preso parte a più di 45 film a partire dagli anni '60. Negli ultimi anni ha partecipato a numerose fiction televisive di successo. Nel 2010 ha ottenuto una parte nei film "Letters to Juliet" diretto da Gary Winick, con Amanda Seyfried e Vanessa Redgrave e "Mangia prega ama" diretto da Ryan Murphy, con Julia Roberts. Mariana Francisca Diaz Vasquez, è stata la vincitrice per la categoria "Andati in onda" con il documentario "I miei vicini di casa": lavoro che si concentra sulla vicenda emigratoria degli emiliani in Cile. "Ho voluto mostrare come, dopo quasi 100 anni, a Capitàn Pastene - situato a 600 km da Santiago - si continuano a mangiare i tortellini, a stagionare il prosciutto e a festeggiare il 2 giugno, mescolando la tradizione e la cultura italiana con l'influenza dei mapuches cileni". Per la categoria "Master" si sono distinti, ex aequo, Angelo Maci di Lecce, con il video "To be somebody in America" ed Elisabetta Angelillo di Roma, con il cortometraggio "Los Tanos". La prima pellicola racconta, attraverso un riuscito confronto, la vecchia emigrazione e le nuove forme di mobilità negli States; la seconda opera trascina lo spettatore in un'emigrazione meno nota al grande pubblico, cioè quella degli italiani in Paraguay. Infine, vincitore della categoria "Scuole" è stato Diego Dimitri, giovanissimo filmaker del Liceo Scientifico "Enrico Fermi" di Brindisi, che ha presentato la fiction "Dagos 1891". L'attrice Lydia Biondi

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