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www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI GIOVEDÌ 26 NOVEMBRE 2020 I calcoli statistici dicono che la curva dell'epidemia di Covid- 19 in Italia è ormai molto vici- na al picco, previsto per fine novembre, con circa 830.000 casi positivi che, se tutto va bene, potrebbero dimezzarsi per Natale, anche se il numero resterà comunque molto alto e richiederà la massima attenzione in attesa delle vaccinazioni di massa previste in primavera. I calcoli indicano inoltre che è vicino anche il picco delle ospe- dalizzazioni, circa 40mila ricove- ri compresi quelli nelle unità di terapia intensiva. La pressione sugli ospedali resta molto alta se è vero che in un mese, oltre alle criticità dei reparti, si sono regi- strati 27mila contagi tra medici e infermieri, una media di 900 al giorno. Nel frattempo, da inizio pandemia, ovvero in 11 mesi, sono morti 50mila malati a causa del Covid. "Quello che è veramente preoccupante - ha precisato Walter Ricciardi, professore di Igiene dell'Università Cattolica e consulente del ministero della Salute - è un aumento importan- te dei ricoveri in pronto soccorso e in terapia subintensiva, e i Irpinia, 40 anni fa il terremoto più distruttivo del dopoguerra In 11 mesi oltre 27mila sanitari contagiati dal Covid (Ph Shvets da Pexels) Il sisma colpì profondamente Irpina, Lucania e Campania (Ph A. Iacovazzi) Italia sempre in emergenza: 27mila sanitari contagiati in un mese. Oltre 50mila vittime dall'inizio della pandemia morti". Il punto è che tutte le misure anticontagio, lockdown e distanziamenti sono assoluta- mente necessari perchè "non siamo in una seconda ondata ma in una seconda fase della prima ondata perché, a differenza della Cina, non abbiamo mai azzerato i contagi". Il governo ha attivato un monitoraggio basato su 21 indi- catori per limitare i focolai regio- nali (con relativa suddivisione del territorio in aree gialle, aran- cioni e rosse a seconda della dif- fusione epidemica e delle criti- cità ospedaliere) anche se sta pensando ad un alleggeriemnto delle restrizioni in vista delle vacanze natalizie per dare ossi- geno alle attività commerciali. Il nuovo Dpcm con le regole per scongiurare la terza ondata e l'effetto Ferragosto durante le vacanze di fine anno, potrebbe indicare il rientro in aula degli studenti delle superiori, lo stop alle piste da sci, ai mercatini e alle feste per strada per evitare ogni genere di assembramento, invitando a festeggiare il Natale con un ristretto numero di per- sone senza veglioni e tavolate. Nel frattempo, per effetto del Covid, a rischio povertà ci sono più di 3 milioni di italiani, nono- stante l'intervento del governo che finora ha stanziato oltre 100 miliardi di euro. In base al Rapporto Censis- Tendercapital "5 milioni di ita- liani hanno difficoltà a mettere in tavola un pasto decente, 7 milio- ni e 600mila hanno avuto un peggioramento del tenore di vita. Il 60% degli italiani ritiene che la perdita del lavoro, o del reddito, sia un evento possibile che lo può riguardare nel prossimo anno". Se solo a settembre ave- vano già chiuso 90mila imprese, il mondo del lavoro risulta colpi- to pesantemente anche là dove le saracinesche restano aperte: i contagi sul lavoro denunciati all'Inail alla data del 31 ottobre sono stati 66.781, pari al 15,8% del complesso delle denunce per- venute dall'inizio dell'anno e al 9,8% dei contagiati nazionali comunicati dall'Istituto superiore di sanità (Iss). E' quanto emerso da rapporto Inail in cui si sottoli- nea che "dopo il rallentamento post lockdown, ottobre, con 12mila casi in più, ha confermato la recrudescenza delle infezioni di origine professionale. U n terremoto di magnitudo 6.9, tra le 19.35 e le 19.37 del 23 novembre 1980, uccise 3.000 persone, devastò l'Irpinia, la Basilicata, la Campania e una parte della Puglia. Provocò danni enormi, crolli e crepe in 362.000 edifici sparsi tra 687 comuni, compresi Benevento, Matera, Napoli, Potenza, Salerno e Foggia, cau- sando quasi 300.000 sfollati. Sono passati 40 anni da quel- lo che è stato il terremoto più violento dopo la Seconda Guerra Mondiale. Il sisma è stato tra i più disastrosi mai avvenuti in Italia e colpì una zona rurale già considerata tra le più povere del paese, con centri abitati isolati e mal collegati, alcuni dei quali vennero quasi completamente rasi al suolo. "Le istituzioni democratiche - ha detto comme- morando l'evento il presidente della Repubblica Mattarella - trassero lezione dalle fragilità emerse: nacque la Protezione civile italiana, divenuta struttura preziosa in un Paese così esposto al rischio sismico e vanto per professionalità e capacità orga- nizzative". Danni ingenti dopo alluvione in Calabria L e squadre di soccorso della Protezione Civile sono par- tite dalle regioni vicine per portare aiuti, idrovore, mezzi e personale in soccorso alle popo- lazioni alluvionate dopo una serie di eventi meteorologici par- ticolarmente intensi che si sono abbattuti per giorni sulla Calabria. La pioggia ha allagato scantinati, case e fabbricati, ha trasformato le strade in corsi d'acqua e in prossimità dei fiumi ha provocato la rottura degli argini. Fango e detriti hanno sommerso le auto in sosta ed allagato garage e magazzini. Centinaia gli interventi dei Vigili del fuoco e della Protezione civi- le per aiutare le persone rimaste bloccate. Senza dimenticare che tutto è stato complicato dall'epi- demia, considerato che molte persone erano in isolamento per- ché positive al coronavirus. La giunta regionale della Calabria ha chiesto al governo nazionale la dichiarazione dello stato di emergenza per i territori della fascia ionica delle province di Crotone e Cosenza. Gli ecce- zionali eventi meteorologici si sono abbattuti su un'area già par- ticolarmente fragile da un punto di vista ambientale e idrogeolo- gico. Per i crotonesi in particolare, i quasi duecento millimetri di pioggia caduta nel giro di poche ore, non solo hanno creato pesanti disagi, ma hanno riporta- to alla mente l'incubo dell'allu- vione che il 14 ottobre del 1996 provocò 6 vittime e danni per milioni di euro. Questa volta for- tunatamente non c'è stata alcuna vittima, ma i danni alle abitazio- ni, alle imprese, alle coltivazioni, sono risultati comunque ingentis- simi e prima di tornare alla nor- malità passeranno molti mesi. La situazione si è rivelata cri- tica soprattutto per un centinaio di famiglie sfollate ospitate in strutture turistiche, per alcuni comuni rimasti senza acqua dopo la rottura delle condutture idri- che e per le campagne dove si segnalano ettari di coltivazioni andati completamente distrutti. Lo straripamento dei corsi d'acqua e le esondazioni si sono poi rivelate dirompenti per la linea ferroviaria, alcuni collega- menti stradali e hanno causato anche il crollo di un ponte.