L'Italo-Americano

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GIOVEDÌ 4 MARZO 2021 www.italoamericano.org 43 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT S e ai 'piani alti' della classi- fica tiene banco la sfida milanese per lo Scudetto e quella allargata alle altre 'big', per ottenere l'accesso alle Coppe europee, in coda si sta accenden- do la non meno intensa lotta per non retrocedere con ancora coin- volte - in 10 punti - almeno 10 squadre. Chi rischia davvero? BOLOGNA (28 PUNTI): NERVOSI E CONTENTI. Il Bologna è arrivato a quel punto della stagione in cui fatica a trovare motivazioni: troppo in alto e 'forte' per temere di essere risucchiato nei bassifondi, non ha le qualità (e la punta di spes- sore) che consenta di compiere il salto in avanti da anni auspicato. Mihajlovic morde il freno: per quanto ci provi, non riesce ad ottenere di più dai suoi (atleti e dirigenti). Basterà qualche vitto- ria di peso - come sulla Lazio - per rasserenare l'ambiente? UDINESE (28 PUNTI) - TRANQUILLI A FATICA - Gotti è 'mister low profile': da quando è approdato come tra- ghettatore ha usato calma e buon senso, cercando di ottenere il massimo. Al giro di boa di quest'anno era in posizione sere- na, ma la società ha deciso di compiere una rivoluzione (incen- trata sulla cessione di Lasagna e l'acquisto di Llorente), che implicherà un radicale cambia- mento tattico. Con lavoro e ragionevolezza ce la dovrebbe fare anche questa volta. GENOA (26 PUNTI) - BAL- LARDINI THE SAVIOR - Partito fortissimo - e con una buona rosa a disposizione - il progetto-Maran si è inabissato. Preziosi, per salvare la baracca, si è affidato a Ballardini che, in brevissimo tempo, ha saputo ricompattare e risollevare il Grifone. Ora il Genoa è squadra seria e coriacea, che sa difendere molto bene e attacca con perizia. Se la gioca con tutti. Il peggio sembra davvero passato. FIORENTINA (25 PUNTI) - MONTAGNE RUSSE VIOLA - Sicuramente il patron Commisso sognava una seconda stagione molto diversa: gli inve- stimenti, il tipo di calciatori acquistati potevano far credere a un ritorno del bel gioco sulle sponde dell'Arno. Ma Iachini - uomo da sciabola, più che da fio- retto - non era l'allenatore giusto per sognare. Probabilmente, però, il rilancio non può nemme- no essere compiuto dall'ex Ct Prandelli: la Fiorentina seguita ad avere un andamento scostan- te, contrassegnato dalla poca propositività. Gli infortuni in serie occorsi a Ribery non aiuta- no, ma non bastano a spiegare le troppe fatiche dei Viola. Servono più gol per evitare sorprese. SPEZIA (25 PUNTI) - MIRACOLO ITALIANO - Lo Spezia è una delle sorprese più grandi del torneo e, vista la rosa a disposizione, molto del merito va attribuito al lavoro di Italiano. La quadratura del cerchio sem- bra essere stata trovata dopo gli infortuni dei due centravanti tito- lari (Galabinov prima, Nzola - che pure ha segnato molto - poi): il 4-3-3 attuale, che prevede il piccolo Agudelo come falso nueve, ha reso i Bianconeri una -, Cairo ha chiamato Nicola per centrare la salvezza. I Granata, tra mille fatiche, sono ripartiti, ma la classifica piange e le vitto- rie continuano a scarseggiare. L'organico però è forte e com- pleto. Basterà inanellare qualche successo, per ripartire? CAGLIARI (18 PUNTI) - DELUSIONE DA GESTIRE - Dopo l'entusiasmante caval- cata della prima metà dello scor- so Campionato, a seguito del lockdown, il Cagliari si era ridi- mensionato. Eppure la voglia di creare qualcosa di importante è rimasta inalterata: acquisti di livello e squadra affidata a un 'big' come Di Francesco. Invece tutto è andato storto. L'ex alle- natore della Roma - sorretto anche con un prolungamento di contratto, giunto nel momento più buio della sua gestione non ha mai ingranato e, nonostante una rosa forte, impreziosita dal ritorno di Nainggolan a gennaio, è arrivata la zona retrocessione. Di Francesco è stato inevitabil- mente esonerato alla vigilia della cruciale trasferta di STEFANO CARNEVALI PISA-VICENZA: GARAN- ZIA DI EMOZIONI E SPET- TACOLO. Quando Pisa e Vicenza si incrociano è lecito aspettarsi scintille: dopo il 4-4 dell'andata, la gara di ritorno si è rivelata emozionante e caratteriz- zata da giocate spettacolari. Il pareggio sta stretto agli ospiti che controllano il gioco, spreca- no un doppio vantaggio (al 23' colpisce Dalmonte, dopo una bella azione in velocità; al 32' raddoppia Meggiorni, con una rovesciata spettacolare, il gol 'della giornata) e recriminano SEGUE DA PAGINA 42 squadra pericolosissima, che gioca a memoria e a ritmi altissi- mi. La salvezza è assolutamente alla portata. BENEVENTO (25 PUNTI) - LA FORZA DELLE IDEE - Anche al 'Vigorito' il lavoro del- l'allenatore è stato fondamenta- le: è dalla prima giornata che Filippo Inzaghi ha provato a far giocare i suoi ragazzi, anche a costo di subire qualche rovescio. Così il Benevento ha fatto punti e acquisito la mentalità giusta, che gli permette di essere propo- sitivo contro ogni avversario. Il giocattolo funziona, la rosa è adeguata. Perché non crederci? TORINO (20 PUNTI, 1 PARTITA IN MENO) - GRIGI E IMPAURITI - Archiviato il fallimentare esperi- mento Giampaolo - nonostante un mercato quanto meno in linea con le idee del tecnico e una grande pazienza da parte della società, non solo gioco e risultati non sono mai arrivati, ma il Torino è stato prigioniero delle paure, perdendo punti subendo rimonte ai limiti dell'incredibile Il tecnico del Bologna Siniša Mihajlović (Ph © Agenzia LiveMedia | Dreamstime.com) per gli errori nella finalizzazione di Gabriele Gori nel finale (alme- no 3). Il Pisa, dopo la traversa su punizione, colpita da Beghetto al 3', soffre, ma non esce mai di partita e riesce a portare a casa un punto prezioso, grazie alle intuizioni di D'Angelo (che nel secondo tempo passa a un più efficace 4-4-2) e ai 'colpi' di Vido (bel diagonale al 59') e soprattutto di Mazzitelli ('siluro' dalla distanza, appena 2' dopo). LECCE-PESCARA: IL PAREGGIO DELLA DELU- SIONE. All'Adriatico finisce con un 1-1 che scontenta tutti. Il Lecce rimpiange la poca cattive- ria, che non gli consente di recu- perare punti nella lotta per la promozione diretta, contro un avversario abbordabile; il Pescara - che sotto la guida di Grassadonia è più caparbio- si consola con una rimonta in extremis, ma resta inchiodato a 7 punti dai playout. La partita è nelle mani degli ospiti che si specchiano un po' troppo nella propria superiorità: Coda e Rodriguez fanno impazzire la difesa avversaria, ma non sono mai efficaci nelle conclusioni. Il vantaggio salentino, quindi, viene firmato da un difensore: Maggio (al 39') che, dimenticato dagli stopper avversari, sfrutta la torre di Meccarriello. Il gol fa Obiettivo Serie A. Si accende la lotta per non retrocedere: 10 squadre in 10 punti frenare il Lecce che, invece di attaccare un Pescara sempre più sbilanciato, si accontenta di gestire. Gli Abruzzesi non crea- no occasioni (Gabirel impegnato solo al 65', da Odgaard), ma in recupero una palla messa in area da Machin trova Busellato che, più lesto di tutti, batte l'estremo difensore avversario, fissando il risultato sull'1-1. PARI TRA PORDENONE E ASCOLI: RISULTATO GIUSTO. Pordenone e Ascoli pareggiano, dopo aver giocato meglio un tempo per parte. Le due squadre interrompono una striscia di 2 Ko consecutivi. Partono meglio i padroni di Crotone. Con il pragmatico Semplici in panchina, il Cagliari ha conquistato 3 punti vitali, ma viene il difficile: un gruppo par- tito con ambizioni europee, saprà lottare ì per la salvezza? PARMA (15 PUNTI) - TARDA RIVOLUZIONE - Dopo lo scorso buon Campionato, il Parma si era separato da D'Aversa, chiaman- do in panchina Liverani. L'obiettivo era centrare la sal- vezza con tranquillità, conceden- do qualcosa in più allo spettaco- lo. Liverani, però, ha fallito ed è stato esonerato, con il Parma in piena zona retrocessione. È tor- nato D'Aversa, con il complicato compito di riproporre il calcio 'pragmatico' con un gruppo di atleti differente e con una situa- zione di classifica disperata. A gennaio c'è stato un mercato sontuoso: un 'colpo di coda' della dirigenza, che ha portato attaccanti come Man (talentuoso romeno), Zirkzee (giovane pro- messa olandese che lo scorso anno è stato decisivo per la con- quista del titolo del Bayern Monaco) e Pellé (vecchia cono- scenza della Nazionale). Tanti nomi interessanti, che vanno ad arricchire un reparto già molto numeroso. C'è la sensazione, però, che il tempo per inserire tutti e ribaltare l'andamento della squadra non ci sia. CROTONE (12 PUNTI) - BELLI E DISPERATI - Stroppa - mentre scriviamo - è appena stato esonerato. Per mesi, l'ex fantasista del Milan, è stato elogiato per la propositività del calcio del suo Crotone che, pur raccogliendo punti con il contagocce, ha sempre cercato di fare risultato attraverso il gioco. Difficile sostenere che, con una delle rose meno competitive del torneo, questa sia stata una scelta corretta. La classifica è impieto- sa e a Serse Cosmi - un guerriero - servirà più di un miracolo per riaccendere la speranza. casa che, fino all'uscita dal campo per infortunio di Butic, controllano il gioco. Il vantaggio è di Ciurria (10')e non è l'unica occasione creata dagli uomini di Tesser (in tribuna perché squali- ficato). Nella ripresa la musica cambia: entra Bajic, che è decisi- vo nel far alzare il baricentro dei suoi. Pareggio al 67': Camporese serve Mosti sul secondo palo e per Perisan non c'è scampo. Tutti soddisfatti? L'Ascoli si lamenta per il mancato secondo giallo a Chrzanowski, graziato dall'arbitro Maggioni sul finire del primo tempo. Un rosso prima dell'intervallo avrebbe probabil- mente cambiato la partita.

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