L'Italo-Americano

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GIOVEDÌ 29 APRILE 2021 www.italoamericano.org 40 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO Daddario, brillante 007 italoamericano che ebbe un ruolo determinante nell'Italia della II guerra mondiale GENEROSO D'AGNESE A rrivò negli Stati Uniti nel 1953 a soli sedici anni e con in tasca il sogno di tanti italiani alla ricerca della loro fetta di successo economi- co. Felice Silla era partito da Roccacasale, un paesino della Valle Peligna, in provincia de L'Aquila, abbarbicato sugli aspri pendii dell'Appennino abruzzese e si ritrovò ad Ellis Island in mezzo a migliaia di altri immi- grati. Lui però guardava il futuro da una prospettiva diversa perché Madre Natura lo aveva dotato di una altezza decisamente fuori dal comune. Felice era alto sol- tanto 119 centimetri e non aveva molte scelte. La stessa natura però, lo aveva dotato di una grandissima forza e agilità, unita a tanto coraggio e con queste doti, l'abruzzese accettò di ini- ziare il lavoro di acrobata in un famoso circo statunitense, il Ringling Bross, and Barnum & Bailey show. E senza saperlo, firmò una cambiale in bianco per il successo professionale. Felice divenne presto Felix per l'ana- grafe americana e si dimostrò subito un ottimo acrobata. Il circense fu notato dagli stu- dios di Hollywood per il suo coraggio fuori dal comune e venne scritturato come stuntman. Iniziò così una carriera che si sarebbe rivelata eccezionale, tanto da far entrare Felix Silla nel cuore di milioni di americani e poi di altri milioni di telespetta- tori con una maschera che lo ricopriva completamente. Silla fu infatti scelto, dopo aver parteci- pato a vari film, per interpretare il "cugino IT" nella serie televisi- va degli Addams e quel suo per- sonaggio buffo aggiunse succes- so a una storia che fece ridere tutti i telespettatori. Felix Silla fu scritturato per gli Addams nel 1965 e quell'an- no si sarebbe rivelato davvero fortunato per l'ex acrobata del circo. Nel 1965 Felix coronò anche il suo sogno di matrimo- nio, sposandosi con Susan che poi gli avrebbe regalato tre figli. Orgogliosissimo delle sue origini italiane, l'attore recitò nella serie tv "Vita da strega" (altro grande successo televisivo), in un epi- sodio di Star Trek e nei film "La gand dei bassotti" (1973), L'inferno di cristallo (1974, Hindenburg (1975) per poi entra- re nei panni del robottino Twiki della serie televisiva Buck Rogers, andata in onda dal 1979 al 1981. Nel 1983 interpretò il ruolo di un Ewok nel film Il ritorno dello Jedi (nella saga di Guerre Stellari) mentre nel 1984 entrò nel cast di Indiana Jones e il tempio maledetto. Recitò anche in un episodio della serie televisiva Hazzard (1985) men- tre due anni dopo avrebbe accet- tato l'offerta di Mel Brooks per far parte della parodia "Balle Spaziali". Il pianeta delle Scimmie, E.T, Bonanza, Battaglie nella galas- sia, Mork & Mindy rappresenta- no altre tappe di una straordina- ria carriera del "piccolo grande" acrobata di Roccacasale che nel 1992 recitò anche nel film Batman – Il ritorno, diretto da Tim Burton. Trasferitosi a Las Vegas negli anni della "maturità", Felix deci- se di assecondare anche la sua passione di musicista e negli anni ha dato vita a una carriera parallela, tra Las Vegas e Reno, con il suo complesso "The Original Harmonica Band". Nel 1995, dopo circa 42 anni, Felice Silla ha assaporato l'emo- zione del ritorno a Roccacasale. L'attore in visita al suo paese ha trovato una cittadinanza che lo ha accolto con grande affetto e orgoglio, sentimenti che non sono mai venuti meno nei con- fronti del loro "piccolo grande" eroe di Hollywood. Felix è deceduto lo scorso 16 aprile a 84 anni, dopo aver lotta- to inutilmente contro un tumore al pancreas. Una perdita che ja lasciato orfani milioni di spetta- tori dell'amatissimo "Cugino IT" una vera icona della serie cult. GENEROSO D'AGNESE O ggi i nomi di di Alexandra e Matthew Daddario fanno capolino nei titoli dei maggiori successi cinematografici di Hollwywood. In pochi però, associano il loro nome a una storia che unisce l'Abruzzo all'America fin dalla fine dell'Ottocento. Quello dei Daddario è un nome importante nella storia americana ma ha perso le radici dato che nasce tra le montagne dell'Abruzzo. Attilio Dante D'Addario nac- que a Ofena il 10 marzo 1890. Sua moglie, Giovina Ciovacco nacque invece a Carpineto della Nora il 5 novembre del 1893 per poi vivere la prima parte della sua vita a Loreto Aprutino. I due ragazzi, una volta sposati, intra- presero il viaggio che tanti altri conterranei avevano già fatto e si imbarcarono alla volta degli Stati Uniti. A Ellis Island i D'Addario persero, loro malgra- do, parte della grafia divenendo per gli americani Daddario, e si stabilirono a Newton, in Massachussetts. Il 24 settembre 1918 nacque il quarto dei loro sei figli, Emilio Quincy Daddario, che dopo aver fre- quentato le scuole pubbliche a Boston e la Tilton Academy a Newton, si laureò alla Wesleyan University di Middletown (Connecticut) nel 1939. Emilio frequentò la Boston University Law School dal 1939 al 1941, per poi ottenere la specializza- zione alla University of Connecticut nel 1942. Nei suoi anni giovanili Emilio si distinse, oltre che per i suoi ottimi risulta- ti negli studi, anche per le pre- Corvo e il grado di capitano. Nell' aprile del 1945, quando ormai la sorte della Repubblica di Salò erano segnata, il capitano Daddario si trovava in Svizzera alle dirette dipendente di Allen Dulles, direttore del Oss per l'Europa e futuro capo della Cia. Fu però richiamato in Italia da Corvo per un compito della mas- sima delicatezza: la cattura di Mussolini e di alcuni ministri della Repubblica sociale di Salò in fuga sulle montagne piemon- tesi. L'ufficiale italo-americano giunse in Italia senza rivelare il suo vero scopo e cercò di intuire le mosse dei partigiani che usa- rono la migliore strategia per sviare ogni indizio che potesse portare gli Alleati sulle tracce SEGUE A PAGINA 41 Addio a Felix Silla, l'attore che interpretò il Cugino Itt della Famiglia Addams era nato in Abruzzo stazioni sportive, divenendo uno dei protagonisti dello sport uni- versitario. Mentre frequentava la Wesleyan University, fu un atle- ta di spicco e capitanò la squadra di football americano nel 1938 ricevendo la Major Valuable Player Award (meglio noto come MVP award) sia per il football che nel baseball. La guerra non lasciò indiffe- rente il figlio degli immigrati di Ofena. Sposatosi con Berenice Carbo nel 1940 Emilio si arruolò come tanti, nel febbraio del 1943 e venne subito contattato da Max Biagio Corvo, giovanissimo capo delle operazioni in Italia dell'Oss (Office of Strategic Services), originario di Melilli, che già dalla fine del 1942 pianificò, con un dettagliato piano d'intelligen- ce, l'occupazione della Sicilia nell'estate del ' 43 e la successiva totale liberazione dell'Italia dal giogo nazifascista. Corvo, che conosceva Daddario per aver vissuto nella sua stessa città, Middletown, decise di avere nella sua squadra di "intelligence" la giovane stel- la del football americano, applaudito campione nella squa- dra della Wesleyan University. Emilo conosceva perfettamente diverse lingue e si integrò bene con i siciliani, consolidando con lo stesso Corvo un'amicizia che durerà per tutta la vita. Entrato a far parte del servi- zio segreto con il nome in codi- ce di Mim (774 il numero di identificazione), Emilio parte- cipò a tutte le fasi della campa- gna d'Italia. Arrivato a Palermo nel dicembre del 1943, restò poco tempo negli uffici dell'Oss siciliano per essere poi trasferito nel nuovo comando operativo di Brindisi con l'incarico di vice di

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