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L'Italo-Americano GIOVEDÌ 20 GIUGNO 2013 PAGINA 11 Il velista sardo Mura conquista la Agli Internazionali di Roma, Codia stabilisce il regata in solitaria più antica al record italiano, la Pellegrini vince i 200 dorso mondo: da UK agli Usa in 17 giorni Il grande nuoto si congeda dal L'arrivo vittorioso di Andrea Mura negli Usa (Photo credit Billy Black) Il Vento di Sardegna ha trionfato. Lo skipper cagliaritano Andrea Mura si è aggiudicato la Line Honours alla Ostar, l'antica regata atlantica per navigatori che affrontano in solitario le 3.000 miglia che separano la partenza a Plymouth, in Gran Bretagna, all'arrivo a Rhode Island, nei pressi di New York. Mura è il primo italiano ad aggiudicarsi la Line Honours a bordo di un monoscafo e, dopo una serie di parziali chiusi in testa, ha concluso la sua regata dopo 17 giorni, 10 ore e 22 minuti mantenendo una velocità media di circa 7 nodi. Un'impresa tutt'altro che semplice. Il giorno prima dell'ultima tappa, quando mancavano meno di 190 miglia al traguardo, era in mezzo a 25 nodi di vento e con un mare incrociato che colpiva la barca da tutte le parti. "Tutte le frustate prese da Vento di Sardegna - aveva detto - stanno iniziando a lasciare segni. È una regata dura dall'inizio alla fine". La transatlantica in solitario, nota come Ostar (Observer Single-handed Trans-Atlantic Race), è la più antica regata del genere. Promossa nel 1960 da Francis Chichester, è dedicata ad imbarcazioni a vela dai 30 ai 50 piedi con un equipaggio formato da una sola persona e si svolge ogni quattro anni. All'arrivo negli Stati Uniti il velista, già vincitore della Route du Rhum nel 2010 in 19 giorni, ha detto: "Lo sforzo è stato grande ma ne valeva la pena. Ora con la vittoria in tempo reale alla Ostar realizzo un sogno che coltivavo da anni ma dovranno passarne molti altri prima di considerare una nuova partecipazione. Voglio congratularmi con tutte le barche che hanno affrontato la Ostar e sono rimaste in gara malgrado tutto quello cha hanno dovuto affrontare. Ora mi attende un'altra classica il Fastnet, in agosto". Secondo classificato il francese Roger Langevin sul trimarano Branec IV. Foro Italico di Roma. Nella giornata conclusiva degli Internazionali d'Italia, 50° Trofeo Settecolli, Federica Pellegrini vince i 200 dorso in 2'08"60, un tempo che la avvicina al record italiano di Alessia Filippi (2'08"03 del 28/06/2009 a Pescara) e Piero Codia stabilisce il record italiano assoluto dei 50 farfalla con appena 23"58. Federica Pellegrini: "Sono contentissima! Non credevo di riuscire a nuotare sotto i 2'09". È un secondo in meno di quello che avevavo prefissato con Lucas. Il divertimento che provo a fare questa specialità mi rende ancora più competitiva. Quest'anno l'obiettivo era la qualificazione ai Mondiali con i 200 dorso che non avevo mai nuotato. Ai Mondiali si vedrà. Mi piace fare un passo alla volta". Piero Codia, dopo il record dei 50 farfalla: "Essere arrivato sul podio con questi campioni in gara è una grandissima soddisfazione". Il Commissario Tecnico della Nazionale Cesare Butini: "Questo Settecolli, che per la Nazionale è considerato una tappa intermedia verso i Mondiali a Barcellona, ha fornito buoni spunti soprattutto per gli atleti che non avevano ancora raggiunto il tempo limite; tra questi c'è Filippo Magnini, che ha ottenuto un tempo importante e una prestazione in linea con i progetti". Magnini, che è arrivato secondo Il grande nuoto a Roma per gli Internazionali d'Italia-50° Trofeo Settecolli nei 100 stile libero dietro al francese Manaudou, ha detto: "È stata una gara dura, sono contento. Da qui si riparte per il Mondiale". Adesso, continua il Ct Butini, "ci attendono gli appuntamenti con i Giochi del Mediterraneo e le Universiadi e in tal senso dobbiamo valutare tutte le prestazioni per definire le convocazioni delle squadre. Pensando al Mondiale, ritengo sarà difficile ripetere i risultati di Shanghai 2011 ma sono certo che l'impegno, la concentrazione e la preparazione dei nostri atleti a tecnici sarà massima. Dobbiamo ricompattare la squadra in un mix di giovani e meno giovani, capaci di esaltarsi nell'appuntamento principale dell'anno. Le nostre punte? Sono Fabio Scozzoli nella rana, Luca Dotto nella velocità, Gregorio Paltrineri nel fondo e Matteo Rivolta nella farfalla dove abbiamo riconquistato posizioni a livello internazionale. Ci manca di trovare un grande dorsista per completare la staffetta mista. Nel settore femminile, con Federica Pellegrini protagonista nel dorso, la punta sarà Ilaria Bianchi che però ha una concorrenza elevata". Tra la finale dei 100 stile libero maschili e i 200 libero femminili, spazio alla gara dei 100 stile libero paralimpici maschili. Fabrizio Sottile, ipovedente, primatista italiano dei 100 farfalla e 200 misti ha chiuso con 55"40, e Federico Morlacchi, tre medaglie di bronzo alle paralimpiadi di Londra 2012 nei 100 farfalla, 200 misti e 400 stile libero, ha nuotato in 57"88. Al Gp di Catalogna trionfa Lorenzo. Valentino Rossi si deve accontentare del 4° posto Nelle qualifiche si era fermato al settimo posto. Partito dalla terza fila, Valentino Rossi, ha raggiunto il quarto posto Valentino Rossi deve accontentarsi del quarto posto. Nel Gp di Catalogna davanti alle Honda di Dani Pedrosa e Marc Marquez, che completano un podio tutto spagnolo, vince in solitaria Jorge Lorenzo. Con la sua Yamaha sulla pista di Montmelò, il campione del mondo centra il terzo successo stagionale e il 47° della carriera. Lorenzo sale così a 116 punti e riduce le distanze da Pedrosa, in vetta alla classifica a quota 123. Terzo è Marquez con 98 punti. La sua seconda vittoria consecutiva e la terza a Montmelò negli ultimi 4 anni, è stata meritata su un asfalto ingannevole (la temperatura elevata ha creato evidenti problemi di aderenza) ma la sua M1 ha sofferto meno il deterioramento delle gomme. Rossi, quasi 6 secondi di di- stacco, ha guadagnato una posizione grazie alla caduta al sesto giro di Crutchlow. Troppo distacco accumulato nella prima parte della gara (ha perso tre decimi al giro) e, di fatto, impossibilità di gareggiare per il podio nella seconda. Anche nelle qualifiche il risultato era mancato, come d'altronde nelle ultime sei gare: ha fatto due ottavi, tre settimi posti e un quinto a Jerez. La pole era andata a Pedrosa e a Rossi è toccato il settimo posto e in terza fila, a 1''066 da Pedrosa. In terza fila con lui le due Ducati di Iannone (team Pramac) e di Dovizioso, sottotono. Così Rossi a caldo: "È stata una bella gara: speravo di poter lottare per il podio e non ce l'ho fatta. Mi mancavano dei decimi nei primi giri. Il setting attuale mi spinge un po' sul davanti e non riesco a entrare in curva come lo-ro, poi quando la moto si alleggerisce riesco a controllarla e vado come gli altri". Non demorde però: "La cosa positiva è che so-no in crescita e lo ero anche al Mugello se Bautista non mi buttava giù". Rossi al quarto posto conquista 13 punti, utili per salire a quota 60 e soffiare il quinto posto ad Andrea Dovizioso, dietro a Pedrosa, Lorenzo e Cal Crutchlow con 71 punti, protagonista della caduta (come Nicky Hayden, Andrea Iannone, Hector Barbera e Alvaro Bautista) che ha agevolato in posizione Rossi. Quinto Stefan Bradl (Honda Lcr), sesto Bradley Smith (Yamaha Tech3) e settimo Andrea Dovizioso, a 32 secondi dal vincitore. Il pilota della Ducati ha finora raccolto solo 59 punti. Emozionante il duello PedrosaMarquez per il secondo posto: i due quasi si sono toccati a due giri dalla fine. Poi Lorenzo ha portato il vantaggio ad oltre 1'' e potuto affrontare la fase conclusiva con relativa tranquillità. Lorenzo: "Vincere in casa è incredibile e vincere quando non te l'aspetti è ancora più bello: la differenza l'ha fatta la partenza. Sono scattato meglio di come mi sarei immaginato e le cose si sono messe subito bene. Dani non mollava ma a cinque giri dalla fine ho potuto allungare come al Mugello e ho vinto". Comunque soddisfatto della gara anche Dani Pedrosa: "Ho avuto problemi con le gomme, mi si chiudeva la moto sul davanti e ho dovuto faticare per cercare di stare dietro a Lorenzo. Peccato, avrei voluto avere un altro ritmo, ma il secondo posto è prezioso e resto in testa al Mondiale". Pedrosa aveva ottenuto la pole position segnando il miglior tempo nella seconda e ultima manche delle qualifiche della sesta prova del Mondiale MotoGp 2013, fermando il cronometro a 1'40"893. Tempo da giro record della pista. Il precedente primato del circuito, era l'1'41"186 di Stoner, e resisteva da cinque anni. Pedrosa, alla 44esima pole in carriera, seconda consecutiva in stagione, aveva lasciato 6 decimi indietro il britannico Crutchlow sulla Yamaha del team privato Tech3. Lorenzo aveva invece segnato 1'41"566.