L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-20-2013

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/138818

Contents of this Issue

Navigation

Page 5 of 23

L'Italo-Americano PAGINA  6 GIOVEDÌ  20  GIUGNO  2013 A Celebration of all Fathers – Andrea Bocelli canta per Hollywood AleSSANdRA MAStRoIANNI Una festa universale quella che celebra tutti i papà del mondo. C'è chi festeggia con una giornata in famiglia, e chi invece preferisce farlo in compagnia di una SiminHashemizadeh, star. imprenditrice di successo di base a Los Angeles, sembra avere un debole per la musica di Andrea Bocelli, tanto che quest'anno lo ha voluto come ospite d'onore per una serata di Gala dedicata a suo padre. E quale modo migliore per onorarne il ricordo, se non un evento di beneficenza? Simin ha infatti voluto devolvere il ricavato della serata alla sua Simin Hope Foundation, organizzazione no profit che mira a supportare economicamente i bambini più bisognosi, promuovendo relazioni sane all'interno dei nuclei familiari. "Sono ono- Andrea Bocelli sul palco dei Paramount Studios per A Celebration of All Fathers. Photo credit: Gianfilippo De Rossi rata ed entusiasta di lavorare con Andrea per la Simin Hope Foundation" ha dichiarato in occasione del Gala. "Andrea è una star internazionale, ma prima di tutto un padre attento e premuroso". Un evento sold out quello coordinato da Studiomusica USA, che ha affollato il New York Lot dei Paramount Studios di Hollywood e che ha visto la partecipazione di altre star italiane che si sono affermate all'estero, dal compositore Marco Beltrami all'L.A. Galaxy Carlo Cudicini, dal regista Michele Placido allo chef Bruno Serato. "Mio padre era un amico, ma soprattutto un consigliere" confessa Bocelli. "Spero che i miei figli mi amino quanto io ho amato mio padre". Il tenore è arrivato agli Studios accompagnato dai due figli Amos e Matteo, avuti dal primo matrimonio con Enrica Cenzatti, e dalla piccola Virginia, avuta con la compagna Veronica. Se i primi due hanno già reso pubblica la loro passione per la musica esibendosi diverse volte al piano, siamo sicuri che la nuova arrivata non tarderà a seguire le sue orme. Ha solo 15 mesi, ma accompagna già il papà nei suoi tour per il mondo. In spiaggia con le arie di Verdi eNRIcA coRSellI Se diciamo "Giuseppe Verdi", qual è la prima cosa che vi viene in mente? Se ci state ancora pensando, possiamo darvi un aiutino…"La donna è mobile, qual piuma al vento"… Ecco, ora canterete l'aria più famosa del Rigoletto per il resto della vostra giornata. E per chi invece non ha familiarità con questi versi, allora lo spettacolo messo in scena sabato 15 giugno dalla Vineyard Touring Opera Company al Women's Bay Club di Santa Monica avrebbe fatto proprio al caso vostro. "From Script to Score" è una prima messa in scena del quarto atto di "The King Amuses Himself" di Victor Hugo, opera che ha ispirato "Il Rigoletto" di Verdi, seguita dalle corrispondenti scene di quest'ultima, tra le quali il Quartetto, la Tempesta e, neanche a dirlo, "La donna è mobile". Ma non è tutto; la Vineyard Touring Opera Company non si è accontentata di riproporre una delle opere più amate al mondo ma, una volta allietato il pubblico con scene semplici ma efficaci, ha chiamato gli attori a recitare una parte dei "Pagliacci" di Leoncavallo, storia di amore e gelosia che ha per protagonista Il Quartetto sul palco dello Women's Bay Club una compagnia itinerante di attori nel Sud Italia. Basata su una storia vera, "Pagliacci" è stata resa famosa dall'aria "Vesti la Giubba", nella quale Caino, uno dei personaggi, si lamenta del fatto che anche quando il suo cuore è a pezzi e soffre le più terribili pene d'amore, il suo lavoro lo costringe a sorridere comunque. Entrambe le rappresentazioni, portate sul palco in occasione del "2013: The Year of Italian Culture" nonché bicentenario di Giuseppe Verdi, sono state accompagnate dall'orchestra diretta dal maestro Adil Metha, che ha egregiamente interpretato la musica e lo spirito di Verdi. Lodevole anche l'impegno e la passione degli attori che dopo avere recitato nella loro lingua madre, l'inglese, si sono cimentati nelle arie cantate in italiano, trasportando il pubblico, anche se per breve tempo, in un'epoca lontana in cui la cultura e la musica non solo rappresentavano i fondamenti della società, ma ne facevano da collante. Quella stessa musica che, ancora oggi, porta in alto il nome dell'Italia nel mondo...e che per fortuna nulla ha a che vedere con i mandolini.

Articles in this issue

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-6-20-2013