L'Italo-Americano

italoamericano-digital-8-5-2021

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GIOVEDÌ 5 AGOSTO 2021 www.italoamericano.org 36 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO Con la festa del Redentore, spettacolari fuochi d'artificio omaggiano i 1600 anni di Venezia e il Tricolore festa in Italia ha le sue ricette e il "Redentor de Venessia" non fa eccezione. Si comincia con un antipasto a base di crostini col baccalà mantecato e le sarde in saor, quindi il pezzo forte: i bigo- li in salsa, per poi chiudere il tutto con l'anguria da consumare direttamente in barca. Verso le 10 di sera ci avviamo verso il Rio di Sant'Alvise dove abbiamo ormeggiato un "sando- lo" della remiera di Cannaregio. Lucine posizionate a prua e a poppa, e si può partire! Le fonda- menta tipiche della movida vene- ziana sono taciturne, inevitabile durante la festa del Redentore. A girare per il dedalo si scorgono famigliole che cenano nelle corti con festoni attaccati tra le fine- stre affacciate sui canali. E quan- do bisogna girare e l'angolo è cieco, niente clacson o strambe- rie simili, ci si affida ai polmoni per segnalare la propria presen- za. Non c'è quasi nessuno in giro, se non qualche taxi o altre imbarcazioni a remi. Dopo una decina di minuti, siamo nel Rio dei Gesuiti, quindi costeggiamo la bellissima chiesa dei Miracoli lungo l'omonimo Rio, fino a confluire in Rio di Palazzo. Proprio la via fluviale che passando sotto il Ponte dei Sospiri prima e il ponte della Paglia poi (quello, per capirci, da dove i turisti si fermano a immortalare il famoso Ponte dei Sospiri), ci accompagna in baci- no San Marco. L'arrivo ha un che di surreale. Solitamente lo spiazzo di laguna è un tripudio anche esagerato di musica, colori e gran chiasso. Questa volta è tutto più silenzio- so. Le barche e i loro equipaggi attendono pazienti i fuochi. Oltre 25mila i presenti sulle rive e a bordo dei natanti, 3000 le imbar- cazioni. Finalmente cominciano i foghi ed è subito una romantica dedica al Tricolore e ai 1600 anni di Venezia, celebrati lo scorso 25 marzo. Li hanno attesi i fuochi, i veneziani. La situazione pande- mico-sanitaria è in costante evo- luzione ma lo spettacolo questa volta c'è. Fuochi come momento di riscatto, e si spera, fuochi per voltare pagina sognando un'edi- zione 2022 più "normale". Sparato l'ultimo bagliore, riprendiamo la via dei canali. Venezia, se possibile, è ancor più affascinante. Vien voglia di carezzare tutto: l'acqua, le abita- zioni, le briccole. Incrociamo una caorlina dove due piccolini fanno un chiasso incredibile. Corrono su e giù nel ristretto spazio galleggiante. I genitori con non poca fatica gli impedi- scono di tuffarsi. Torniamo al punto di partenza. In campo S. Alvise le panchine sono tutte vuote. Riguardo il canale appena attraversato. Mi sento un po' come i protagonisti dell'ultimo film Pixar, Luca (2021), diretto dal regista genovese Enrico Casarosa nella cui storia ambien- tata tra gli anni '50 e '60, sopra e sotto il Mar Ligure, due piccoli mostri marini assumono sem- bianze umane e fanno amicizia con la paesana Giulia. Eccomi, da tritone a bipede. Dall'animazione alla realtà più incredibile. Magari un giorno la Pixar deciderà di scrivere un'al- tra storia di mare, e questa volta ambientarla a Venezia, nella magica notte del Redentore. I "foghi" (fuochi d'artificio) del Redentore sono tornati a illu- minare il cielo della laguna. L'allerta covid è ancora mas- sima e Venezia lo sa bene. Per potersi sedere sulle fondamenta di Giudecca e Zattere, o avere il posto ormeggiato, è stato neces- sario prenotarsi ed esibire la Certificazione Verde Covid-19 e poter seguire lo spettacolo tradi- zionale sulle rive più vicine al bacino: Zattere, Piazzetta San Marco, Riva degli Schiavoni, Giudecca. Nel 2020 il Redentore fu orfa- no dell'amato spettacolo pirotec- nico, e nonostante i concerti iti- neranti lungo il Canal Grande e il ponte votivo tra Giudecca e Zattere, fu un'edizione zoppa. In modo analogo a un'altra amatissima festa veneziana, La Salute del 21 novembre, anche il Redentore è collegata a una anti- ca pandemia. Fu ideata per cele- brare la fine del morbo che atta- nagliò la Serenissima tra il 1575 e il 1577, quando fu costruita la chiesa del Redentore sull'isola della Giudecca. Un maestoso edificio religioso progettato da Andrea Palladio. Venezia è una città capace di regalare magia ancor prima di far vivere qualcosa di grandioso. Per raggiungere l'epicentro dello show, quest'anno ho deciso di fare qualcosa di unico: andarci con un'imbarcazione tipica della voga alla veneta, attraverso i canali veneziani. Ma prima di ciò, c'è un altro fondamentale tassello da organizzare secondo i dettami della cultura locale. Ogni LUCA FERRARI I fuochi 2021 hanno celebrato il Tricolore e i 1600 anni di Venezia (Ph © Andrea Mangoni | Dreamstime.com) I fuochi per la festa del Redentore sono una tradizione estiva (Ph© Nickolay Khoroshkov | Dreamstime.com)

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