L'Italo-Americano

italoamericano-digital-8-19-2021

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GIOVEDÌ 19 AGOSTO 2021 www.italoamericano.org 38 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT La pazza estate dell'Inter: smantellata la corazzata che ha vinto lo scudetto. Futuro tra incertezze e speranze STEFANO CARNEVALI Milano si stava ridimensionando e - a suon di milioni - si è acca- sato presso la società campione d'Europa). FINE DEL SOGNO? - Dopo una serie di sfortune, errori e tagli dolorosi, la sensazione della fine del sogno di rinascita ser- peggia tra i fan dell'Inter: la situazione fa ricordare in modo inquietante l'estate 2012 vissuta dal Milan (una proprietà allo 'stremo' costretta a cedere Ibrahimovic e Thiago Silva, aprendo alla lunga crisi del club rossonero che - dopo cambi di proprietà e stagioni buttate -, forse, solo oggi, si sta avvicinan- do a una conclusione) ed è diffi- cile pensare che i tanti soldi incassati dalle cessioni - visti i precari conti della società - pos- sano essere investiti in un merca- to importante. FARO NELLA TEMPE- STA - L'ultimo baluardo rimasto ai tifosi interisti è l'Ad Beppe Marotta. Il dirigente - che pure, all'indomani della vittoria dello Scudetto, aveva proclamato "l'i- nizio di un ciclo vincente", che dopo l'addio di Conte aveva assicurato la permanenza di Lukaku (facendo poi 'trapelare' disappunto per una cessione 'subita'), che aveva garantito la competitività della nuova Inter, pena le proprie dimissioni - resta uno degli uomini di calcio più importanti e capaci d'Italia. Ed è a lui che il club milanese deve aggrapparsi, per evitare un pesante ridimensionamento. Nel mezzo del caos estivo, l'Ad ha 'piazzato' colpi impor- tanti, spendendo cifre bassissime (Calhanoglu strappato a zero al Milan, Dumfries prelevato dal PSV per 12,5 milioni, Dzeko prelevato a zero dalla Roma). Difficile dire se basteranno per mantenere l'Inter in corsa per il titolo, ma si tratta certa- mente di grandi operazioni: Calhanoglu - al netto dei suoi problemi di continuità e persona- lità - è un buon sostituto di Eriksen, è arrivato gratis ed è stato 'soffiato' al Milan; Dumfries è uno degli esterni più interessanti dell'intero panorama europeo e, obiettivamente, è stato pagato molto poco; Dzeko è un centravanti forte ed esperto, pronto 'subito' e arrivato senza esborsi, anche se costringerà Inzaghi a rivedere il piano tattico (non è certo una punta adatta alle ripartenze ma, mentre scriviamo, si continua a parlare di un altro attaccante - con caratteristiche più adeguate ai contropiede - in procinto di passare all'Inter). Insomma: Marotta si confer- ma il 'faro nella tempesta' per il mondo interista. L'ennesima rinascita dei Nerazzurri non può che partire da lui. C onte, assumendo l'incarico di allenatore dell'Inter nel maggio del 2019, aveva promesso che la 'Beneamata' avrebbe perso il proverbiale appellativo di 'pazza': nelle idee dell'ex Ct si sarebbe dovuto inaugurare un percorso di stabi- lizzazione - sia a livello tecnico, sia a livello societario - che avrebbe definitivamente 'norma- lizzato' il mondo-Inter, fissando il club nerazzurro ai vertici del calcio italiano. Le due annate milanesi del- l'allenatore - seppur tutt'altro che prive di fatiche e tensioni - sono culminate con lo Scudetto 2020- 2021, che sembrava prefigurare l'apertura di un nuovo corso per l'Inter. Invece, l'estate 2021, ricca di colpi di scena e di trage- die sfiorate, ha rimescolato le carte in tavola, facendo tornare estremamente attuale la 'pazza Inter'. CONTE OUT - Il primo scossone alla stabilità nerazzurra, lo ha assestato proprio Conte che, il 26 maggio 2021, tre settimane dopo i festeggiamenti per lo Scudetto, ha abbandonato l'Inter. L'allenatore, con ogni probabi- lità, aveva ben compreso quali fossero i 'tagli' necessari per sanare la disastrosa situazione finanziaria del club (palesatasi nella seconda parte della stagione 2020-21) e, non accettando lo 'smantellamento' della squadra campione d'Italia, ha preferito dimettersi. Difficile dire se questa scelta sia stata conseguenza di fatiche societarie non preventivabili, o l'esito di un 'all-in' deciso nel celebre incontro di Villa Bellini dell'estate 2020 (fare di tutto per vincere lo Scudetto e, solo suc- cessivamente, rimettere a posto i conti societari). Sta di fatto che, in modo abbastanza imprevisto (dopo una grande vittoria), l'Inter ha perduto il grande condottiero. TRAGEDIA SFIORATA ALL'EUROPEO - Il 12 giugno, durante Danimarca-Finlandia, Christian Eriksen stramazza al suolo, vittima di un arresto car- diaco. Il giocatore viene salvato in extremis e, al netto della trage- dia sfiorata, resta il fatto che l'Inter abbia perso un calciatore importante che, dopo tantissime fatiche, aveva cominciato a inse- rirsi nello scacchiere tattico dei Nerazzurri. SACRIFICIO NECESSA- RIO - Non passano nemmeno tre settimane ed ecco un altro pezzo che lascia Milano: Hakimi passa, per 68 milioni di Euro al PSG. Si concretizza il 'sacrificio necessa- rio' tanto annunciato: parte un esterno fortissimo, ma si tratta di Il terzino Achraf Hakimi è passato al PSG per 68 milioni (Ph© Agenzia LiveMedia | Dreamstime.com) una cessione 'sopportabile', che non coinvolge un leader assoluto del gruppo. LASCIA ANCHE 'BIG ROM' - Nel frattempo, Lukaku - l'uomo più importante della rosa, sia dal punto di vista tecnico, sia da quello carismatico - esce dall'Europeo (per mano dell'Italia) ma, a mezzo social, dichiara reiteratamente di voler restare in Nerazzurro. Invece, anche il 'tradimento' di 'Big Rom' è dietro l'angolo e si con- cretizza ai primi d'agosto: trop- po forte la tentazione rappresen- tata dal Chelsea (dai suoi milioni e dal suo progetto). Va detto che la dirigenza dell'Inter - a cui un solo 'sacrifi- cio' non poteva bastare per risa- nare i conti - non fa esattamente le barricate per trattenere il cen- travanti: i vertici si preoccupano più che altro di massimizzare il guadagno proveniente dalla ces- sione. Lukaku lascia Milano per 115 milioni e in mezzo alle pole- miche (c'è chi lo reputa un 'tra- ditore' e chi, invece, punta il dito contro dirigenza e proprietà. Forse, la verità sta nel mezzo: l'Inter, visto il momento, non ha avuto la forza per respingere la maxi-offerta dei Blues; Lukaku ha compreso che il club di L'attaccante Romelu Lukaku è passato al Chelsea per 115,5 milioni (Ph© Ettoregriffoni | Dreamstime.com)

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