L'Italo-Americano

italoamericano-digital-9-16-2021

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GIOVEDÌ 16 SETTEMBRE 2021 www.italoamericano.org 38 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT A v v i o d i c a m p i o n a t o d a i n c u b o p e r l a Juventus e per Allegri è già allarme rosso STEFANO CARNEVALI punti deboli sono davvero troppi. C'è un'insicurezza di fondo, che ha portato il baricentro della squadra ad essere molto basso. In questo modo si difende a ridosso della propria area, dove è più facile chiudere i varchi, ma dove si paga ad altissimo prezzo ogni errore. Considerando poi la situazione della difesa (Chiellini e Bonucci con sempre più prima- vere sulle spalle, de Ligt prota- gonista di un'inquietante involu- zione, Szczęzny in crisi profon- da), c'è davvero poco da stare allegri. Il centrocampo - almeno finché Locatelli non sarà piena- mente 'in controllo' (sempre che questo basti) - filtra poco e costruisce peggio: il pressing è ai minimi storici e gli assist decisi- vi per gli attaccanti sono merce rara. Anche il reparto offensivo fatica: l'addio di Ronaldo, più N el recente articolo di pre- sentazione della Serie A 2021/22, avevamo attri- buito il ruolo di favorita alla Juventus: con il ritorno di Allegri in panchina pareva probabile che le tante incertezze, che avevano contraddistinto il percorso di Pirlo alla guida dei Bianconeri, si sarebbero dissipate, riportando il club di Torino in vetta alla Serie A. Dopo tre partite, invece, la Juventus annaspa nei bassifondi della classifica, avendo raccolto un solo punto. Le prospettive sono cambiate molto velocemente, dopo l'im- provviso addio di Cristiano Ronaldo: per quanto costosissi- mo e forse recentemente mal sop- portato da buona parte del mondo bianconero, il campione lusitano ha portato con sé a Manchester il proprio carisma e, soprattutto, quella trentina di gol stagionali che ha sempre saputo garantire (con i 'Red Devils', all'esordio, ha già messo a segno una dop- pietta) e che hanno spesso mascherato i limiti della 'Vecchia Signora'. ERRORI E DUBBI - La separazione da CR7 probabil- mente era inevitabile - per il peso del portoghese sul bilancio bianconero, per la sua volontà di trovare nuove sfide e per il desi- derio juventino di voltare pagina -, ma averla concretizzata solo nelle ultime giornate di mercato è stato un errore. In questo modo la ricerca di un sostituto è diven- tata complicatissima e il ritorno di Kean (pagato più di quanto incassato per la sua precedente cessione) ha fatto sorgere tanti dubbi, apparendo come la classi- ca 'mossa della disperazione'. Il dubbio più grande, però, riguarda come la Juventus potrà 'recuperare' tutti i gol che Ronaldo assicurava: i più ottimi- sti sostenevano che l'addio di un attaccante così 'accentratore', avrebbe liberato l'estro dei vari Dybala, Morata, Chiesa e Kulusevski. Ma, dopo queste prime giornate la sensazione è che lo scettro da 'bomber' bian- conero sia quanto mai vacante. IL DIVERSO RUOLO DI ALLEGRI - Nella sua prima esperienza torinese, Allegri aveva proseguito il grande lavoro di Conte, dando razionalità all'impianto tattico ereditato e rendendo il gioco redditizio oltre ogni aspettativa. Certo, aveva avuto a disposizione un gruppo forte, giovane e affamato che incarnava alla perfezione la catti- veria sportiva tipica dell'ultima Juventus. Oggi le cose, nel bene e nel male, per l'allenatore livor- nese sono molto diverse. A suo favore gioca il fatto di non aver niente da dimostrare e di essere stato richiamato (con pieni poteri), per 'salvare la patria', dopo le faticose stagioni gestite da Sarri e da Pirlo. L'altro lato della medaglia, però, ci parla di un lavoro che, per Allegri, dovrà essere molto differente rispetto al primo periodo a Torino: non si tratta più di razio- nalizzare e migliorare una squa- dra già funzionale, ma di rico- struire. La Juventus odierna è un gruppo fitto di incognite, con più di un giocatore sopravvalutato, con 'lacune' che si trascinano da tempo (il centrocampo manca di qualità, le fasce difensive di interpreti all'altezza) e con i senatori di un anno più vecchi. I pieni poteri ad Allegri signi- ficano che gli è stato dato l'inca- rico di rifondare la squadrea e, per quanto la partenza di CR7 abbia reso più facile ridisegnare lo scacchiere tattico e individua- re, questo nell'immediato priva la squadra di un leader (in campo, più che nello spoglia- toio) e di una macchina da gol. TROPPI PUNTI DEBOLI - Nella Juventus vista in queste prime giornate di campionato, i SEGUE A PAGINA 39

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