L'Italo-Americano

italoamericano-digital-9-30-2021

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www.italoamericano.org 35 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | GIOVEDÌ 30 SETTEMBRE 2021 SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI Covid, via alla 3°dose per i fragili Già vaccinati 2,5 milioni di under 19 Covid, l'Italia triplica i sieri per i Paesi poveri I risultati della campagna vac- cinale molto incoraggianti: 83,6 milioni di dosi sommini- strate che nello specifico signifi- ca che ci sono 44,7 milioni di persone che hanno ricevuto almeno una dose (82,83% della popolazione over 12) e 41,8 milioni di persone che hanno completato il ciclo e 37.485 per- sone, pari al 4,02% della popola- zione che è stata già oggetto di una terza dose (pazienti fragili vaccinati tra gennaio e febbraio). Tra gli over 80 immunizzato il 92,55% cioè oltre nove over 80 su dieci hanno completato il ciclo vaccinale: risulta immuniz- zato il 92,55% del totale. Si con- tano quindi 4.223.086 immuniz- zati su 4.562.910 persone. Tra i 70 e i 79 anni la percentuale scende all'89,56% cioè 5.390.753 persone su un totale di 6.019.293. Nella fascia dei più giovani invece, ci sono più di 2 milioni e mezzo di adolescenti tra i 12 e i 19 anni che sono vac- cinati contro il Covid, mentre ce ne sono ancora un milione e mezzo che non hanno alcuna copertura. Sono tuttavia in calo i casi Covid tra i ragazzi in età scolare In Italia 3° dose per i più fragili (Ph Techa Tungateja | Dreamstime.com) (0-19 anni) nel periodo 6-19 set- tembre rispetto alle due settima- ne precedenti (23 agosto-5 set- tembre). Lo rileva l'Istituto Superiore di Sanità nel bollettino della sorveglianza integrata. Nelle ultime due settimane sono stati diagnosticati e segnalati 14.967 nuovi casi nella popola- zione 0-19 anni, di cui 151 ospe- dalizzati, 2 ricoverati in terapia intensiva e nessun deceduto. Mentre nelle due settimane pre- cedenti erano stati diagnosticati 21.036 nuovi casi nella popola- zione 0-19 anni, di cui 246 ospe- dalizzati, 2 ricoverati in terapia intensiva e 1 deceduto. Restano poi senza copertura vaccinale 3,2 milioni di over 50, la fascia di popolazione che pare più restia alla vaccianzione. Si tratta dell'11,7% del totale. Niente vaccino anche per quasi due operatori sanitari su cento. Ancora senza prima dose 36.096 persone che lavorano nella sanità, cioè l'1,84% su una platea di 1.959.546 addetti. Risulta vaccinato il 94,53% del totale, cioè 1.852.317 persone. I medici non ancora vaccinati sono una minima parte: sospesi 767 su 460.000 iscritti agli albi. Il Global Fund ha salvato 44 milioni di vite (© Jarun011 | Dreamstime.com) " La pandemia ha sopraffatto i sistemi sanitari, sottraendo risorse alle attività di contra- sto a queste malattie. L'anno scorso, almeno un milione di persone non hanno ricevuto cure contro la tubercolosi. Il numero di test per l'Hiv è sceso di uno sconcertante 20%. I progressi contro la malaria si sono arresta- ti. Ora che le campagne di vacci- nazione contro il Covid-19 pro- cedono in tutto il mondo, dob- biamo riaccendere lo spirito che ha portato alla creazione del Global Fund". Queste le parole con cui Mario Draghi, primo ministro italiano, ha aperto i lavori dell'evento virtuale sul ventennale del Global Fund, co- organizzato dall'Italia nell'ambi- to della settimana della 76esima Sessione dell'Assemblea genera- le delle Nazioni Unite. "Nel corso degli anni - ha aggiunto Draghi - l'Italia ha dimostrato un forte impegno nei confronti del Fondo globale. Dalla sua creazione, abbiamo contribuito con oltre 1,2 miliardi di euro. Il prossimo rifinanzia- mento del Fondo dovrà essere generoso ed esprimere una reale Draghi: nel postpandemia occorre riaccendere lo spirito che ha portato al Global Fund L 'Italia triplica i suoi sforzi per la donazione di vaccini ai Paesi poveri, passando dalle 15 milioni di dosi annunci- ate al Global Health Summit di Roma del maggio scorso, ai "45 milioni" di sieri che verranno consegnati entro fine anno. È quanto dichiarato dal presi- dente del Consiglio Mario Draghi durante il suo video- intervento al vertice sulla lotta al Covid-19 convocato dal Presidente Usa, Joe Biden a mar- gine dei lavori della 76° assem- blea Onu a New York. Una riu- nione che, dopo le critiche ai paesi ricchi riguardo le disug- uaglianze rispetto alle somminis- trazioni del vaccino del segre- tario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha visto anche la promessa di un maggiore impegno in tal senso da parte del presidente statu- nitense. "La cooperazione globale - ha spiegato il premier italiano nel suo intervento - è essenziale per permettere che finisca quest'e- mergenza pandemica e per pre- venire le emergenze sanitarie. Nel mondo 2,5 miliardi di per- sone sono vaccinate e un miliar- do è parzialmente vaccinato". Draghi ha poi concentrato il suo intervento su "uno dei punti deboli nella risposta globale alla pandemia", ossia "l'insufficiente coordinamento tra autorità sani- tarie e finanziarie". E dunque, in qualità di presidenza del G20 ha voluto "istituire il "Global Health e Finance Board" che "potenzierà la cooperazione globale nella governance e nel finanziamento per la risposta e la prevenzione alle pandemie". Il Board "supporterà la col- laborazione tra il G20 e l'Oms, la Banca Mondiale ed altre orga- nizzazioni internazionali", cosa che di fatto, accoglie la proposta americana di un "Fondo finanziario intermediario". E a tal proposito, il presidente del Consiglio Draghi ha voluto ringraziare il presidente Biden per "la sua leadership nel pro- muovere questo evento. Certamente il G20 a Roma par- tirà dai risultati di oggi". "I meccanismi multilaterali, come l'acceleratore Act e Covax, rimangono gli strumenti più effi- caci per assicurare un'efficace distribuzione dei vaccini e per creare la capacità necessaria per somministrarli - ha spiegato ancora il premier -. Dobbiamo anche offrire adeguato supporto logistico per assicurare che i vaccini raggiungano coloro che ne hanno più bisogno. Perché, con l'aumento della capacità pro- duttiva, la sfida principale sarà come trasportare i vaccini, non come produrli". solidarietà a livello mondiale. Vogliamo che i prossimi 20 anni del Fondo globale siano ancora più proficui dei 20 anni trascorsi. Questo fondo, "ha salvato circa 44 milioni di vite, l'equivalente della popolazione dell'Ucraina". Nel 2020 dal Global Fund sono stati erogati 4,2 miliardi di dollari per continuare la lotta contro l'Hiv, la tubercolosi e la malaria e rafforzare i sistemi sanitari. In più ha approvato 3,3 miliardi di dollari a più di 100 Paesi per adeguare i programmi salvavita contro l'Hiv, la tuber- colosi e la malaria, fornire test diagnostici, farmaci e dispositi vi medici per proteggere gli opera- tori sanitari in prima linea. Ma non basta. "I progressi raggiunti negli anni sono a rischio. Dobbiamo rafforzare i nostri sistemi sanita- ri, migliorare l'accesso alle cure e incoraggiare la prevenzione. E garantire l'erogazione di finan- ziamenti sufficienti, sostenibili e prevedibili per raggiungere tali obiettivi. Questo - ha detto dra- ghi - è essenziale per una ripresa efficace della campagna contro Hiv, tubercolosi e malaria".

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