L'Italo-Americano

italoamericano-digital-2-24-2022

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GIOVEDÌ 24 FEBBRAIO 2022 www.italoamericano.org 34 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI Crollo storico dei matrimoni: con il lockdown quasi la metà degli italiani ha rinviato cerimonia e festeggiamenti Nozze in calo in Italia (Ph© Wave Break Media Ltd | Dreamstime.com) E ' record storico per l'ex- port agroalimentare italia- no che nel 2021 fa segnare un valore di 52 miliardi, il mas- simo di sempre, con un aumento del 9% rispetto all'anno prece- dente. E' quanto emerge dall'a- nalisi della Coldiretti sui nuovi Istat definitivi relativi al com- mercio estero nel periodo gen- naio-dicembre dello scorso anno che evidenziano un trend positi- vo importante perchè rappresen- tano una forma di ristoro ma anche una concreta forma di incoraggiamento agli investi- menti a sostegno della ripresa del Paese. In testa alla classifica delle esportazioni agroalimentari nazionali – continua la principa- le associazione dei coltivatori italiani che conta oltre un milio- ne di associati – c'è il vino che nel 2021 sfonda per la prima volta il muro dei 7 miliardi di euro in valore con un vero boom per gli spumanti italiani che fanno registrare una esplosione delle richieste dall'estero con un aumento addirittura del 23% in valore. Tra i principali clienti del tri- N el periodo pandemico, la spesa alimentare degli italiani è stata pari a 160 miliardi di euro, +1,9% reale rispetto al 2019, con il ricorso più intenso ai punti vendita di prossimità, dai supermercati ai negozi di vicinato, oltre che all'e-commerce. In generale, il 75,8% degli italiani ha dimostra- to fiducia che la filiera, anche nell'emergenza, assicurerà i necessari approvvigionamenti di prodotti alimentari. L'80,5% invece risulta acquistare prodotti alimentari a 'chilometro zero' valorizzando così le aziende agricole locali e riducendo l'uti- lizzo di mezzi di trasporto che incidono sul riscaldamento glo- bale. Il rapporto degli italiani con il cibo si materializza soprattutto nel mangiare prodotti acquistati e cucinati in casa. Una consuetudi- ne che riguarda 8 italiani su 10. Abitudine uscita rafforzata dalla pandemia: nei primi 9 mesi del 2021 la spesa per i consumi ali- mentari domestici segna +0,7% rispetto allo stesso periodo del 2020, anno in cui si è avuto un picco del +7,4% rispetto al 2019. Nel Belpaese l'80% dei consumatori sceglie prodotti a km zero Agroalimentare made in Italy:+15% negli Usa colore a tavola ci sono gli Stati Uniti che si collocano al secondo posto con un incremento del 15% ma positivo l'andamento anche in Germania che si classi- fica al primo posto tra i Paesi importatori di italian food con un incremento del 9%, e in Francia (+8%) che è stabile al terzo posto mentre al quarto c'è la Gran Bretagna dove però le ven- dite sono stagnanti a causa delle difficoltà legate alla Brexit, tra le procedure doganali e l'aumento dei costi di trasporto dovuti a ritardi e maggiori controlli. Alla base del successo del Made in Italy c'è un'agricoltura che è diventata la più green d'Europa con la leadership Ue nel biologico con 80mila opera- tori, il maggior numero di spe- cialità Dop/Igp/Stg riconosciute (316), 526 vini Dop/Igp e 5.333 prodotti alimentari tradizionali. L'emergenza sanitaria Covid – precisa la Coldiretti – ha provo- cato una svolta salutista nei con- sumatori a livello globale che hanno privilegiato la scelta nel carrello di prodotti alleati del benessere come quelli della dieta mediterranea. T roppo complicato, troppe rinunce e limitazioni così la maggior parte delle cop- pie ha rinunciato o rinviato. Nel 2020 i matrimoni celebrati in Italia sono stati 96.841, il 47,4% in meno rispetto al 2019. Nel 2020 la pandemia ha indotto molte persone a cambiare i progetti. In calo soprattutto le nozze con rito religioso (-67,9%) e i primi matrimoni (-52,3%). A diminuire di più sono state le prime nozze con lo sposo in età tra 30 e 39 anni (-55,8%) e quel- le con la sposa fino a 39 anni (- 54,4%). Un calo più limitato riguarda invece i primi matrimo- ni in cui entrambi gli sposi hanno almeno 50 anni (-26,9%). Diminuiscono anche le unioni civili tra partner dello stesso sesso (-33,0%), le separazioni (- 18,0%) e i divorzi (-21,9%). Nel 2020 sono state celebrate 18.832 nozze con almeno uno sposo straniero, in diminuzione del 44,9%rispetto all'anno prece- dente. Tuttavia, la quota sul tota- le dei matrimoni è rimasta prati- camente invariata: il 19,4% rispetto al18,6% del 2019. I matrimoni misti (in cui uno sposo è italiano e l'altro stranie- ro) ammontano a oltre 14 mila (circa 10 mila in meno rispetto all'anno precedente) e continua- no a rappresentare la parte più consistente dei matrimoni con almeno uno sposo straniero: circa otto matrimoni su 10 con almeno uno straniero sono costi- tuiti da coppie miste. Per i primi nove mesi del 2021 i dati provvisori indicano, rispetto allo stesso periodo del 2020, un raddoppio dei matrimo- ni, ma la ripresa non è sufficiente a recuperare quanto perso nel- l'anno precedente. La battuta d'arresto - segnala- ta dall'Istat - si osserva a partire da marzo 2020 con picchi ad aprile e maggio proprio per via delle pesanti restrizioni imposte dalla pandemia. Alcune misure di contenimento (divieto di assembramenti, numero massimo di persone in caso di eventi) hanno comunque riguardato 2020 e si sono protratte nel 2021. A livello territoriale, il calo è molto più pronunciato nel Mezzogiorno (-54,9%) rispetto al Centro (-46,1%) e, soprattutto, al Nord (-40,6%). La diversa intensità nella diminuzione dei matrimoni è riconducibile anche alle diverse tipologie di celebrazioni e festeggiamenti e al livello di par- tecipazione che in genere con- traddistinguono le tradizioni del nostro Paese. La prevalenza di ricevimenti con almeno 100 invitati è netta nel Mezzogiorno (55,8% dei ricevimenti rispetto al 39,3% del Nord), così come per quelli con almeno 200 invi- tati (19,8% rispetto al 10,2%). I festeggiamenti nuziali con meno di 30 invitati incidono invece per il 12,1% al Nord e solo per il 3,5% nel Mezzogiorno. Il business legato alle cele- brazioni in Italia è particolar- mente consistente: si calcola che in media vengano celebrati 195.000 matrimoni (dato Istat 2019) con una spesa media di 30.000 euro (Global Report The Knot), un giro d'affari che corri- sponde a 50mila imprese e parti- te Iva e a circa 300mila lavorato- ri, tra impiegati stabili e stagio- nali, che operano nel settore del wedding planner, ristoratori, fio- rai, fotografi, artigiani, sartorie, musicisti. Spesa sempre più sostenibile (Ph© Dan Grytsku | Dreamstime.com)

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