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GIOVEDÌ 24 FEBBRAIO 2022 www.italoamericano.org 37 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO FABRIZIO DEL BIMBO Restauri finiti: risplende la Sala del Colosso alla Galleria dell'Accademia di Firenze L a Galleria dell'Accademia di Firenze riapre al pubbli- co la sala del Colosso che è stata oggetto, a partire dall'otto- bre 2020, di imponenti interventi di restauro architettonico-struttu- rale, di climatizzazione e di un restyling completo dell'allesti- mento, con un nuovo impianto di illuminazione, di ultima genera- zione, studiato per esaltare le opere esposte insieme al partico- larissimo colore blu scelto per le pareti. La sala del Colosso è il primo grande ambiente che si incontra nel percorso espositivo del museo, caratterizzata, al centro, dall'imponente bozzetto in terra cruda del Ratto delle Sabine, capolavoro del Giambologna, e ospita la collezione della pittura fiorentina del Quattrocento e del primo Cinquecento. Per rendere più godibile la visione di queste opere, è stata creata una nuova saletta, a cui si accede attraverso quella del Colosso, dedicata al Quattrocento, in cui trovano una perfetta collocazione capolavori come il Cassone Adimari dello Scheggia e la Tebaide di Paolo Uccello, finalmente leggibili in tutti i loro meravigliosi dettagli. "Quando abbiamo deciso di agire sulle capriate della sala del Colosso, il cui stato verteva in gravi condizioni da anni, con un impianto che perdeva acqua creando pericolose infiltrazioni, è stato necessario disallestire la Sala" racconta Cecilie Hollberg, direttore della Galleria dell'Accademia di Firenze. "È stata l'occasione per risistemare la collezione, qui conservata, con luci nuove e pareti colorate, per le quali abbiamo usato uno spe- ciale blu che mi piace chiamare blu Accademia. Le opere sono state distanzia- te per rendere il percorso più fluido, utilizzando supporti più leggeri, meno invasivi, per le didascalie, tutte riviste e cambia- te. Con Carlo Falciani, esperto del Cinquecento fiorentino, che mi ha affiancato in questo com- pito, abbiamo riordinato i dipinti, raggruppandoli per scuole secon- do un criterio storico-artistico, oltre che estetico. Ho deciso di annettere la sala adiacente, soli- tamente utilizzata per le mostre temporanee, ed esporre qui la sezione dedicata al Quattrocento, con piccole opere, con l'intento di creare una cornice più acco- gliente per questi capolavori". I grandi cantieri di ristruttura- zione, manutenzione, riallesti- mento, illuminazione e climatiz- zazione delle sale, che riguarda- no tutto il Museo dal 2019 ad oggi, testimoniano l'impegno profuso della Galleria verso il MIC - Ministero dell Cultura, nel favorirne la migliore fruizione possibile non solo nell'immedia- to ma anche alle future genera- zioni. La temporanea chiusura al pubblico della sala e la conse- guente movimentazione delle opere è stata occasione irrinun- ciabile per una completa rivalu- tazione e documentazione del loro stato di conservazione. Un tempo importantissimo che ha permesso di programmare e rea- lizzare operazioni di manutenzio- ne mirata, e, ove necessario, veri e propri restauri. Tali interventi sono stati realizzati da restaura- tori specializzati che hanno lavo- rato nell'ambito di uno specifico piano di manutenzione gestito e coordinato dal Direttore e dal funzionario restauratore della Galleria dell'Accademia, Eleonora Pucci. A parte tre opere di difficile movimentazione, per dimensioni e fragilità, che sono dovute necessariamente rimanere in loco, protette nel modo più accu- rato ed efficace da strutture pro- gettate e realizzate ad hoc - il gruppo scultoreo del Ratto delle Sabine, la grande pala dell'Assunzione della Vergine di Pietro Perugino e la Disputa dei Padri della Chiesa sull'Immacolata Concezione di Giovanni Antonio Sogliani - tutte le altre sono state messe in sicurezza e trasferite negli ambienti normalmente dedicati alle esposizioni temporanee, per consentire la visione al pubbli- co. Oltre agli interventi di spol- veratura, alcune preziose tavole, individuate per la delicata situa- zione conservativa e le dimensio- ni ridotte, sono state protette con vetri museali, invisibili all'oc- chio, funzionali nell'isolare il dipinto dalle condizioni climati- che esterne per ridurre il rischio di subire alterazioni nella super- ficie pittorica e danni al suppor- to. Tra le opere sottoposte a veri e propri restauri, la Resurrezione di Cristo di Raffaellino del Garbo con la sua cornice lignea monumentale, appena tornata nel museo, e la tempera su tavola di Giovan Francesco da Rimini raf- figurante San Vincenzo Ferrer. L'attenzione si è focalizzata sulle cornici dorate e in partico- lare tre sono quelle che, dopo un'analisi dello stato conservati- vo e delle problematiche, sono state oggetto di restauro: la cor- nice del dipinto attribuito a Sandro Botticelli, la Madonna del Mare; la cornice a tondo del dipinto del Franciabigio, La Madonna col Bambino, san Giuseppe e san Giovannino, e quella che completa la Adorazione del Bambino con due angeli e san Giuseppe di Lorenzo di Credi. Gli interventi, diversificati a seconda delle situazioni conservative, hanno compreso: una pulitura mirata ad uniformare l'aspetto delle super- fici; puntuali consolidamenti della pellicola dorata e degli ele- menti ad intaglio; piccole stucca- ture ed integrazione a foglia oro con la tecnica della doratura ori- ginale ove possibile e secondo le indicazioni della direzione del Museo. Per quanto riguarda i lavori strutturali, seguiti dall'ar- chitetto Claudia Gerola, è stato affrontato il restauro e il consoli- damento delle capriate lignee della sala; durante questo inter- vento sono stati adeguati e sosti- tuiti gli impianti esistenti, in par- ticolare quelli speciali, antintru- sione, rivelazione incendi, ed elettrici, e quelli meccanici, compreso l'Unità di Trattamento d'Aria. Sono stati eliminati gli accumuli di acqua che, nel pas- sato, avevano provocato copiose infiltrazioni nella sala sottostan- te, e rimossi due strati di intona- co mobile dalla volta. Terminati l'aspetto tecnologi- co e quello architettonico, è stato rivisto l'impianto elettrico e di emergenza per procedere poi con il nuovo allestimento: i muri sono stati rivestiti con pannelli ricoperti di tessuto successiva- mente tinteggiati; le opere sono state sistemate secondo il nuovo progetto, curato dal direttore Hollberg. Particolare attenzione è stata posta nella realizzazione del nuovo impianto di illumina- zione, che trova collocazione sulle pareti perimetrali e nella zona centrale della volta. Anche in questo caso, come si sta realiz- zando per il resto del museo, sono state utilizzate tecnologie di ultima generazione a Led, garan- tendo una migliore visione delle opere ed un efficientamento energetico. Galleria dell'Accademia di Firenze, Sala del Colosso (Ph Guido Cozzi - courtesy ufficio stampa Galleria dell'Accademia) Galleria dell'Accademia di Firenze (Ph Guido Cozzi - Galleria Accademia)