L'Italo-Americano

italoamericano-digital-3-24-2022

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GIOVEDÌ 24 MARZO 2022 www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE SPECIALE OLIMPIADI Obiettivo Serie A. La Roma stravince il derby. Mourinho si rilancia, Sarri ancora nei guai Sopra Josè Mourinho e sotto Maurizio Sarri (© Marco Canoniero | Dreamstime.com) I l derby di Roma finisce con un perentorio 3-0 a favore dei Giallorossi, che hanno regola- to una pessima Lazio in soli 45'. Una sconfitta senza appello per la squadra di Sarri che proprio non riesce, in questa stagione, a trovare continuità di rendimento. ABRAHAM DECISIVO - Tammy Abraham è stato il vero mattatore della gara dell'Olimpico. L'inglese - che ormai ha fugato ogni dubbio circa la propria efficacia in campo - ha segnato il gol più rapido (56'') e la doppietta più veloce (22') nella storia della gara romana e si conferma sem- pre più un attaccante completo e moderno, utile sia nella fase di non possesso (impressionante il lavoro di disturbo dei difensori avversari, durante la costruzione della manovra), sia in fase di finalizzazione, dove risulta effi- cace - grazie a una esuberante fisicità e a una buona tecnica - in ogni circostanza. Con 23 reti sta- gionali, è ormai il principale punto di forza del club gialloros- so. PELLEGRINI STILE TOTTI - Anche la prestazione di Lorenzo Pellegrini è stata decisi- va. Il capitano della Roma, in un pomeriggio, si è scrollato di dosso settimane di fatiche - caratterizzate da problemi fisici e rendimento poco brillante - e ha sfoderato una partita in puro stile Totti: fulcro del gioco e finaliz- zatore. Il match da sogno del tre- quartista è cominciato prestissi- mo: dopo un minuto, con uno slalom in area, ha procurato il corner che lui stesso ha calciato sulla traversa, consentendo il tap- in di Abrham, per l'immediato 1- 0. Il resto della partita è stato un esaltante alternarsi di colpi tecni- ci e 'strappi' fisici: posizionato spesso sulla sinistra della tre- quarti, non ha mai fatto mancare il supporto ad Abraham, provan- do frequentemente anche l'inse- rimento senza palla. Mai un movimento fuori luogo, mai una giocata inutile. La punizione del 3-0 - 'fucilata' all'incrocio, da lontanissimo - ha suggellato la grandezza della prestazione di Pellegrini, chiudendo di fatto il derby, dopo soli 45'. L'APPORTO DI MOU- RINHO - Non si può dire che il rendimento di quest'anno dello 'Special One', dopo un avvio di stagione molto convincente, sia stato particolarmente positivo: più volte la Roma - per prestazio- ni e risultati - ha avuto pesanti passaggi a vuoto, in cui la 'mano' di Mourinho ha faticato ad essere avvertita. Ma, come spesso capita all'allenatore lusi- annichilito le offensive degli esterni di Sarri (ottimo Karsdorp, addirittura eccellente il giovane Zalewski, che ha praticamente cancellato dal campo un cliente difficile, come Felipe Anderson) e i due mediani - sempre attenti alle coperture - hanno eretto un muro invalicabile anche per i palleggiatori laziali. LAZIO COLPITA A FREDDO - Colpita a freddo, la Lazio non è mai entrata in parti- ta: la squadra di Sarri - specie nel primo tempo - è stata sempre in balia dell'avversario. Troppi gli errori di palleggio, esagerate le disattenzioni, molle l'atteggia- mento offensivo. Il prolungato possesso palla, tanto caro a Sarri, non è mai stato efficace sia per la densità creata dalla Roma nella propria metà campo, sia per l'im- precisione dei 'tenori' biancoce- lesti. Così, in tutta la prima fra- zione di gioco, la Lazio ha costruito una sola vera occasione da gol, sciupata - con un tiro debolissimo - da Luis Alberto. NESSUNA REAZIONE - Nella ripresa, per quanto meglio disposta in campo e aiutata da qualche cambio efficace (Lazzari su tutti), la Lazio ha meglio figu- rato, ma non c'è mai stata una vera reazione di carattere, in grado di mettere un po' di pres- sione alla Roma. Mentalmente, i Biancocelesti non sono mai riu- sciti a invertire l'inerzia dell'in- contro, in cui i Giallorossi hanno viaggiato sulle ali dell'entusia- smo. SARRISMO ANCORA IN CRISI? - Più volte ci siamo sof- fermati sulle difficoltà, in questa stagione, vissute da Maurizio Sarri: il suo sistema di gioco è sempre parso poco consono alla rosa a disposizione e a una squa- dra abituata a giocare sulle ripar- tenze. Eppure, progressivamente, i principi del Sarrismo sono parsi entrare nella testa dei calciatori laziali più importanti (in partico- lare le mezze'ali: Luis Alberto e Milinkovic-Savic, dopo qualche incomprensione, sembrano esse- re maggiormente consapevoli di come poter contribuire al nuovo corso biancoceleste), con eviden- te beneficio, sia in termini di gioco, sia di risultati. Ma la Lazio di quest'anno non riesce proprio a 'svoltare': anche dopo 'filotti' di buone prestazioni, infatti, Immobile e compagni incappano sempre in qualche pesante Ko (spesso contro gli avversari più blasonati), che rimette tutto in discussione. La crisi del Sarrismo, insomma, sembra sempre 'dietro l'angolo' e non pare un caso se, proprio in questi giorni, il rinnovo del con- tratto dell'allenatore toscano sia tornato pesantemente in discus- sione. STEFANO CARNEVALI tano, in una partita - secca e importantissima - come il derby, lo Special One non ha sbagliato neppure una mossa. Certo, il gol in avvio ha incanalato il match nel modo migliore per la Roma, ma le scelte tattiche dell'allena- tore romanista sono state perfet- te: la difesa a 3 ha tolto gli spazi necessari ad esaltare Immobile, le due fasce - molto 'fisiche' e coperte - hanno continuamente

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