L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-5-2022

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GIOVEDÌ 5 MAGGIO 2022 www.italoamericano.org 34 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI R estaurare per la prima volta al mondo una pre- ziosa tela del '500 con una tecnica 'green', un mix di idrolato di arancia amara e di olio essenziale di corteccia di cannella, messo a punto dai microbiologi dell'Università Cattolica - Fondazione Policlinico Agostino Gemelli Irccs in un'impresa condotta a quattro mani con l'Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Il dipinto di fine '500 sul quale è stata uti- lizzata questa tecnica innovativa è 'Il Silenzio' di Jacopo Zucchi che, insieme ad altre otto, orna il soffitto ligneo della Terrazza delle Carte Geografiche della Galleria degli Uffizi, di recente riaperta al pubblico in tutto il suo fascino. Delle nove tele, prove- nienti da Palazzo Firenze a Roma e fatte trasportare a Firenze per volere di Ferdinando I nel 1588, solo 'Il Silenzio' è stata sottoposta a questa speciale tecnica green durante una fase del suo restauro. E i risultati di questo studio sono stati pubblica- ti su 'Journal of Fungi', presti- giosa rivista scientifica interna- zionale. Per trattare l'insolito paziente sono stati isolati i due (in piccolo nel riquadro) e dopo il restauro (Ph courtesy © 2021 MiC) ceppi fungini che colonizzavano l'opera e testati in vitro con oli essenziali e idrolati per verificar- ne l'efficacia. I funghi contami- nanti sono risultati sensibili al mix di idrolato di arancia amara (Citrus aurantium var. amara) e una piccolissima quantità di olio essenziale di corteccia di cannel- la (Cinnamomun zeylanicum). "La 'missione green' è andata a buon fine e Il Silenzio è stato restituito al soffitto della Sala delle Carte Geografiche. Si è trattato di un approccio pionieri- stico nel campo del restauro di opere antiche con l'uso degli oli essenziali e degli idrolati. Questo studio - ha detto Maurizio Sanguinetti, direttore del Laboratorio di Microbiologia della Fondazione Policlinico Universitario Gemelli - può apri- re la strada a future nuove appli- cazioni sulle molteplici opere d'arte patrimonio dell'umanità che siano contestualmente effica- ci sull'opera e sicure per l'opera- tore". "Le Gallerie degli Uffizi - ha detto il direttore del museo Eike Schmidt - sono orgogliose di lavorare sui fronti più all'avan- guardia della ricerca scientifica". Per la prima volta al mondo, un mix di oli essenziali 'cura' una tela cinquecentesca della Galleria degli Uffizi Mattarella ai David 2022: l'Italia e il suo cinema sono inscindibili Giovanna Ralli e Sabrina Ferilli premiate ai David 2022 (Ph Quirinale.it) Ritrovato in biblioteca un inedito di Leopardi E ra nella Biblioteca nazionale di Napoli. Lo hanno trovato due studiosi Marcello Andria e Paola Zito, che dal 1986 si occupano del cospicuo fondo dedicato al mag- gior poeta dell'Ottocento italiano e una delle più importanti figure della letteratura mondiale. L'autografo inedito è di Giacomo Leopardi e con buona probabilità risale al 1814, quan- do il giovane scrittore aveva 16 anni e viveva nella sua Recanati. Il manoscritto giovanile fa parte delle opere rimaste in pos- sesso di Antonio Ranieri, amico napoletano del poeta, che li cus- todì per oltre cinquant'anni, dopo la morte nel 1837 nel capoluogo campano dell'autore che ha seg- nato la sua generazione. Ranieri dispose il lascito testamentario alla Biblioteca nazionale di Napoli che conserva anche i cap- olavori de "L'Infinito" o le pagine dello "Zibaldone". Il "quadernetto" è formato da quattro mezzi fogli, ripiegati nel mezzo in modo da ottenere otto facciate. C'è una lunga e fitta lista alfabetica di autori antichi e tardo antichi e corrisponde alla fase della vita nel quale il poeta approfondisce fortemente la cul- tura classica, che nel 1813 lo aveva portato ad avviare da auto- didatta lo studio del greco. Meglio, il manoscritto fa entrare pienamente nei "sette anni di stu- dio matto e disperatissimo", espressione da lui stesso coniata, che Giacomo compì tra il 1809 e il 1816 assorbendone le energie al punto da provocare gravi danni alla sua salute. Il 1816 è però l'anno della "conversione letteraria", passa dall'erudizione al bello e alla poesia. Nel 1817 comincia a scri- vere il suo diario infinito, lo Zibaldone (1817-1832) e le prime canzoni civili. Seguono gli Idilli (L'Infinito, Alla luna) e le grandi canzoni civili, nel 1823 le Operette morali. Poi arrivano alcuni tra i suoi canti più famosi: La quiete dopo la tempesta, Il sabato del villaggio e Il ciclo di Aspasia. Nell'ottobre del 1833 si trasferisce a Napoli dove com- pone due tra le sue più grandi poesie: La ginestra o il fiore del deserto (1836) e Il tramonto della luna (1837), il suo testamento poetico e spirituale. U n omaggio ai grandi arti- sti scomparsi quest'anno, da Monica Vitti a Piera Degli Esposti a Lina Wertmuller, il ricordo dei tanti cineasti che quest'anno - da Ugo Tognazzi a Vittorio Gassman - festeggiano il centenario della nascita. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha aperto la 67° cerimonia del David di Donatello 2022 riba- dendo il valore della cultura: "L'Italia e il suo cinema sono inscindibili. L'Italia ha bisogno del suo cinema e il cinema ha bisogno dell'Italia". Se il cinema "non dimentica di essere immer- so nella società, nei drammi e negli affanni del suo tempo, la guerra scatenata nel cuore dell'Europa da un'aggressione inaccettabile scuote le nostre coscienze. Il cinema italiano è protagonista nella solidarietà con artisti ucraini, da noi ospitati". Mattarella ha però aggiunto: "La cultura non si ferma. Neppure di fronte alla guerra. La cultura unisce. Supera i confini, limiti che essa non contempla, ed è fondamentale per ricreare condi- zioni di pace".

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