L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-19-2022

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GIOVEDÌ 19 MAGGIO 2022 www.italoamericano.org 28 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO La donna nel Cinquecento e i simboli della sua bellezza nella pittura di Tiziano P alazzo Reale a Milano apre il 2022 con una mostra dedicata all'immagine della donna nel Cinquecento nella pittura di Tiziano e dei suoi contemporanei quali Giorgione, Lotto, Palma il Vecchio, Veronese e Tintoretto. In mostra fino al 5 giugno, oltre un centi- naio le opere esposte di cui 47 dipinti, 16 di Tiziano, molti dei quali in prestito dal Kunsthistorisches Museum di Vienna, cui si aggiungono scul- ture, oggetti di arte applicata come gioielli, una creazione di Roberto Capucci a Isabella d'Este (1994), libri e grafica. L'esposizione – afferma la curatrice Sylvia Ferino - aspira a riflettere sul ruolo dominante della donna nella pittura venezia- na del XVI secolo, che non ha eguali nella storia della Repubblica o di altre aree della cultura europea del periodo. L'universo femminile nel Rinascimento veneziano non è mai stato posto al centro di una mostra. La struttura dell'esposi- zione affronta l'immagine fem- minile mettendo a confronto gli approcci artistici individuali tra Tiziano e gli altri pittori del tempo. Partendo dal tema del ritratto realistico di donne appartenenti a diverse classi sociali, passando a quello idealizzato delle così dette "belle veneziane" si incontrano via via celebri eroine e sante, fino ad arrivare alle divinità del mito e alle allegorie. Inclusi nella mostra i ritratti e gli scritti di famosi poeti che cantarono l'a- more ed equipararono la ricerca del bello all'esaltazione della donna e della bellezza. Sono ana- lizzati anche l'abbigliamento e le morte del marito. Le donne non potevano partecipare alla vita politica o finanziaria, ma rivesti- vano un ruolo importante nel- l'immagine legata al cerimoniale pubblico della sontuosa e potente Repubblica. Si assiste a un incre- mento della letteratura sulla donna, con il rinnovato entusia- smo per il Canzoniere di Petrarca, per l'Arcadia di Jacopo Sannazzaro, per l'Orlando furio- so di Ariosto da parte di impor- tanti letterati come Pietro Aretino, Pietro Bembo, Giovanni Della Casa, Sperone Speroni e Baldassarre Castiglione. Nei loro scritti, letterati e poeti si concen- trano sulle donne e sul loro ruolo di vitale importanza per la fami- glia e per la continuità del genere umano. Altro fattore importante è la solida fiducia nel potere del- l'amore, a cui vengono attribuiti i meriti di rafforzare il matrimo- nio e garantire figli di bell'aspet- to, intelligenti e felici. Così, l'a- spetto di una donna amata e desi- derata inizia ad acquisire mag- giore importanza. Una forte componente erotica nella pittura dell'epoca diventa soggetto per i poeti, in una sorta di accesa competizione tra pittu- ra e poesia, vinta dalla pittura per l'immediatezza e il fascino delle immagini proposte. Questa concentrata attenzione sulla donna alzava la loro auto- stima e ispirava le più erudite a acconciature femminili sfoggiate nei ritratti, sia reali che ideali, esaminando la moda con la sua predilezione per tessuti sontuosi, perle e costosi gioielli. A Venezia nel Cinquecento l'immagine della donna assume un ruolo unico e una importanza quale non si era mai vista prima. Da un lato Tiziano, con il suo interesse per la raffigurazione della donna nella sua tenera car- nalità e sofisticata eleganza, e dall'altro il particolare status di cui le donne godevano nella società veneziana. Le spose eser- citavano diritti non comuni, quali il continuare a disporre della propria dote e il poterla distribuire tra i figli, dopo la Ritratto di Eleonora Gonzaga della Rovere di Tiziano (Ph courtesy Palazzo Reale-Tiziano e l'immagine della donna) partecipare con loro scritti alle discussioni di genere nella famo- sa "querelle des femmes" che costituisce il più importante movimento "proto-femminista" prima della rivoluzione francese. Donne come Moderata Fonte con il suo moderno dialogo Il merito delle donne, e poi Lucrezia Marinelli con il suo discorso su La nobiltà et l'eccellenza delle donne mettono in questione la superiorità dell'uomo. A Venezia è nell'arte figurati- va che il tema si impone, grazie alla figura magistrale di Tiziano, che pone la figura femminile al centro del suo mondo creativo. Grazia, dolcezza, potere di seduzione, eleganza innata sono le componenti fondamentali delle immagini femminili della Scuola Veneta, che vede in Tiziano il protagonista indiscus- so, grazie a lui lo scenario artisti- co dell'epoca muta completa- mente. Per Tiziano la bellezza artistica corrisponde a quella femminile: meno interessato al canone della bellezza esteriore rispetto alla personalità di una donna e alla femminilità in quan- to tale, riesce a non sminuirne mai la dignità, indipendentemen- te dal contesto, dalla narrazione o dalla rappresentazione. Le "belle veneziane" sono donne ritratte a mezza figura e idealizzate. Grazie allo studio approfondito di testi come L'arte de' cenni di Giovanni Bonifacio (1616), una sorta di enciclopedia dei gesti, queste donne non ven- gono più considerate come corti- giane ma come spose. Con vesti spesso scollate, dove il mostrare il seno non è simbolo di spregiu- dicatezza sessuale, ma, al contra- rio, sta a significare l'apertura del cuore, un atteggiamento di sincerità e verità, atto consensua- le della donna verso lo sposo per suggellare le nozze. Queste opere sostituiscono i ritratti reali di donne delle classi patrizie o borghesi, avversati dal sistema oligarchico che rifiutava il culto della personalità indivi- duale. Quando Tiziano ritrae donne reali si tratta di figure non veneziane, come Isabella d'Este, marchesa di Mantova, o sua figlia Eleonora Gonzaga, duches- sa di Urbino. Le cortigiane erano colte ed alcune di loro diventaro- no famose per i loro scritti, come Veronica Franco, che in una let- tera ringrazia Tintoretto per aver- la ritratta. Tuttavia sino ad oggi esistono pochissimi ritratti iden- tificabili con sicurezza con corti- giane individuali in dipinti a olio. Ci sono poi le eroine come Lucrezia, Giuditta o Susanna che rappresentano l'onore, la castità, il coraggio e il sacrificio o Maria Maddalena nella sua fase spiri- tuale di penitenza. E le figure mitologiche come Venere che nasce dal mare come Venezia e personifica la città. In tutte le donne dipinte Tiziano celebra le loro molteplici e diversificate qualità. Agli occhi di chi le guar- da appaiono tutte come fortissi- me personalità, come divinità.

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