L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-2-2022

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anni Settanta, per contenere i costi statali e sociali, la Festa della Repubblica, fu spostata alla prima domenica di giu- gno con la conseguente sop- pressione del 2 Giugno quale giorno festivo o che nel 2020 la celebrazione e il discorso del presidente della Repub- blica Sergio Mattarella si ebbero a Codogno, comune lombardo dove si è registrato il primo focolaio della pande- mia di Covid-19 in Italia. Quest'anno abbiamo più che altro bisogno di ritrovare la "solita" festa perché solita non vuol dire consueta ma significa il rassicurante, spe- ranzoso, festoso, ritorno alla normalità perduta. NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ GIOVEDÌ 2 GIUGNO 2022 www.italoam ericano.org 3 L'Italo-Americano IN ITALIANO | G iovedì 2 giugno è l'anniversario d e l l o s t o r i c o referendum del 1946 con cui gli italiani abolirono la monar- chia scegliendo, anche con il voto delle donne, la Repub- blica. Una festa di piazza, di celebrazione unitaria e collet- tiva, che finalmente torna a coincidere con la possibilità di stare insieme. Dopo due a n n i d i r e s t r i z i o n i p e r i l Covid-19, la Capitale torna a c e l e b r a r e l a F e s t a d e l l a Repubblica con la parata in via dei Fori Imperiali, come da tradizione. Un altro segno del progressivo ritorno alla normalità mentre per strada, finalmente, ci si sente più liberi senza le mascherine che però ancora si indossano pre- cauzionalmente nei luoghi chiusi. Ma torniamo un attimo i n d i e t r o n e l t e m p o . S u l l a scheda del referendum istitu- zionale del 2 e 3 giugno 1946 vediamo due loghi. Nel cer- chio di sinistra è raffigurata l'Italia turrita che rappresen- ta la Repubblica, il futuro, mentre in quello di destra c'è lo stemma sabaudo che rap- presenta la monarchia, il pas- sato. Il popolo è chiamato a scegliere. Con 12.717.923 voti, il suf- fragio universale decretò la vittoria per la Repubblica: 54,3% delle preferenze contro il 45,7% e i 10.719.284 voti per la monarchia. Dopo 85 anni di regno, il 18 giugno la Corte di cassazione proclamò ufficialmente la nascita dello Stato italiano ma già il 13 giu- gno, per evitare scontri e vista l a t e n s i o n e c r e s c e n t e n e l Paese, il re d'Italia Umberto II di Savoia aveva deciso di lasciare la penisola e andare in esilio in Portogallo. Dal 1º gennaio 1948, con l'entrata in vigore della nuova Costituzio- ne, fu proibito ai discendenti m a s c h i d i U m b e r t o I I d i Savoia l'ingresso in Italia e bisognerà attendere il 2002 perché questo retaggio venis- se abrogato. Gli italiani al voto doveva- n o m e t t e r e u n a c r o c e t t a accanto a due simboli. Da una parte l'Italia turrita: una personificazione dell'Italia, dall'aspetto di una giovane donna con il capo cinto da una corona muraria, simbolo delle città d'Italia, completata da torri da cui "turrita". Una r a f f i g u r a z i o n e c l a s s i c a , ampiamente impiegata in ambito artistico, politico e letterario che deriva dal mito primordiale della Grande Madre mediterranea. Inten- deva trasmettere la regalità e la nobiltà delle città italiane, l'abbondanza dei raccolti agricoli della penisola (solita- mente la donna aveva una cornucopia) e il fulgido desti- no dell'Italia (simboleggiato dalla Stella d'Italia). Dall'altra parte, lo stemma della monarchia riproduceva l'emblema del Regno d'Italia. Comparve per la prima volta il 4 maggio 1870. In seguito venne modificato due volte, nel 1890 (con l'aggiunta di d u e l e o n i r a m p a n t i d ' o r o accanto allo scudo, a un elmo coronato, a vari simboli aral- dici e alla Stella d'Italia rag- g i a n t e e c a p o v o l t a ) e n e l 1929. Fu simbolo patrio fino a che venne sostituito nel 1 9 4 8 d a l l ' e m b l e m a d e l l a Repubblica Italiana. In realtà anche Benito Mussolini lo modificò più volte tra il 1926, inserendo il fascio littorio quale emblema di Stato, il 1927 e poi il 1929, quando sostituì i leoni sabaudi con due fasci. L a p r i m a c e l e b r a z i o n e della Festa della Repubblica Italiana avvenne il 2 giugno 1947 mentre nel 1948 si ebbe la prima parata militare in via dei Fori Imperiali a Roma. Il 2 Giugno fu dichiarato festa nazionale nel 1949. Per l'oc- casione, il cerimoniale com- prese la rivista militare delle forze armate in onore della Repubblica da parte del pre- sidente della Repubblica Ita- liana. La manifestazione, che si ripete ancora oggi, avvenne in piazza Venezia, di fronte al Vittoriano, proprio nei luoghi resi celebri dai drammatici discorsi di Mussolini. Il duce, dal famigerato balcone di piazza Venezia, come ci ricor- dano immagini storiche cor- redate di grandi applausi e folle oceaniche, dichiarò l'en- trata in guerra dell'Italia al fianco della Germania, contro Francia e Gran Bretagna. Era il 10 giugno 1940. Oggi guardiamo su in alto il passaggio roboante delle Frecce Tricolori, la pattuglia acrobatica nazionale che sfila i n c i e l o l a s c i a n d o l a s c i a verde, bianca e rossa. Non badiamo più a simboli e vec- chi rituali, dimentichiamo la storia che ci ha portati ad essere quello che siamo oggi. Non ricordiamo per esem- pio che nel 1949, con l'in- gresso dell'Italia nella NATO, si svolsero dieci celebrazioni in contemporanea in tutto il Paese o che nel 1961 la cele- brazione della Repubblica non ebbe luogo a Roma ma a Torino, prima capitale dell'I- talia unita. O che a causa della grave crisi economica che attanagliava l'Italia negli Simboli e storia del 2 Giugno ma oggi è soprattutto la festa del ritorno alla normalità giancarlo.fadin@protravelinc.com Direct: 818-783-0208

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