L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-30-2022

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GIOVEDÌ 30 GIUGNO 2022 www.italoamericano.org 37 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO tore, nel 1904, a dare la stura definitiva alla passione del ragazzo. A quindici anni e mezzo, Nick trovò un lavoro di elettrici- sta alla French Opera House ed entrò nel mondo della musica, seppur da una porta secondaria. Con il contratto in tasca e i primi soldi di uno stipendio dignitoso poté finalmente acquistare una cornetta nuova. Con il suo nuovo strumento e l'aiuto di un gram- mofono Nick La Rocca ascoltava la musica bandistica da parata e la ripeteva ad orecchio. Il suo talento si fece subito strada tra le numerose proposte dell'epoca. Nel 1905 il siciliano iniziò a suo- nare in vari gruppi e orchestre e dopo soli tre anni il suo carattere da leader gli permise di dare corpo ad una sua orchestra. Erano tempi nei quali le varie bande e orchestrine venivano chiamate a suonare per pubbli- cizzare eventi e manifestazioni. Abilissimo carpentiere e idraulico, La Rocca viveva di giorno la sua vita da negoziante e artigiano, per dare sfogo di sera e di notte alla sua parte musicale. L'incontro con musicisti del cali- bro di Johhny Stein, Eddie Edwards, Larry Shields, arricchì l'esperienza del musicista italoa- mericano e proprio durante una delle loro "presentazioni" musi- cali, fu notato Harry H.James, proprietario di un night club a Chicago che inseguì il suo sound anche nell'Haymarket Café per Goodmann (che riconobbe in lui il suo maestro) La Rocca si esibì con successo per altri due anni ma infine lasciò per sempre la musica, dopo un ennesimo diver- bio con gli altri membri della band. Rientrato a New Orleans incontrò Ruth Dorothy Pitre, una ragazza Cajun e a cinquant'anni scoprì finalmente l'amore. Si sposarono quello stesso anno e in tredici anni ebbero ben sei figli: James Carl, Ruth Dorothy, Dominic James, Jerome Leonard, Carolyn Louise e Carl. Soltanto l'ultimo continua l'attività pater- na, dirigendo una rinnovata for- mazione della Original Dixieland Jass Band. Gli ultimi anni della sua vita, Nick li trascorse a comporre musica. Particolarmente interes- sante rimane "Give me that Love", un brano composto per la moglie. Si batté inoltre per ripri- stinare la verità storica sulla nascita della musica jazz. Morì il 22 febbraio del 1961, a 72 anni. Il suo immenso lavoro musi- cale trova solo poche tracce a New Orleans, fuorché nella Tulane University, dove sono raccolti tutti i pezzi della sua produzione, e le poche portano il merito di un "Committee in Memory of Nick La Rocca" costituitosi a Palermo. Troppo poco per celebrare l'inventore di un genere musicale che ancora oggi raccoglie milioni di appassionati. Nick La Rocca, il musicista di origini siciliane che nel 1917 incise il primo disco nella storia del Jazz rimanere impressionato da quello particolarissima musica senza nome e diversa dal ragtime. James propose subito una scrittu- ra a La Rocca e Stein che rag- giunsero la città del Nord insie- me ad Alcide Nunez, Henry Ragas ed Eddie Edwards. Ad attenderli trovarono il freddo pungente e un'amara sorpresa: il night club era stato chiuso dalla polizia. La John Stein's Dixie Band ripiegò su un contratto capestro offerto loro da un locale in un ghetto nero ma nonostante tutte le traversie, la band bianca riuscì ad entusiasmare gli avven- tori di colore e a farsi conoscere sulla stampa locale. Aveva inizio lo straordinario volo del gruppo musicale che era diventato in pochi mesi la "Original Dixieland Jass Band". Sostenuti da entusiastici fan quali Will Rogers, Fanny Brice, Al Jolson, i musicisti ottennero una scrittura per il Paradise Ballroom a Columbus Circle, New York. Il debutto avvenne il 1917 e il successo fu istantaneo. La band passò nel giro di poche settimane da un cachet 750 dollari a quello di 1000 e nel locale si esibivano Fred Astaire ed Ed Winn sulle ali delle note inventate da La Rocca. Chiamata spesso a suonare in parties privati nelle lussuose ville di Long Island, la Original Dixieland Jass Band incise anche i suoi primi dischi. Erano i primi dischi della storia del jazz e die- dero a La Rocca la primogenitu- ra di questa nicchia importantis- sima della musica contempora- nea. Il 31 gennaio del 1917 La Rocca e la sua band incisero per la Columbia ottenendo risultati mediocrissimi per una cattiva attrezzatura tecnica. Chiamati subito dopo dalla casa discogra- fica "Victor", la band riuscì a concordare con i tecnici di studio la giusta posizione degli stru- menti e registrò i brani "Dixieland Jass One Step" e "Livery Stable Blues". Il disco ebbe un successo strepitoso e sorpassò le vendite di Caruso: un milione e mezzo di copie vendu- te! Il tutto accadeva 8 anni prima che Louis Armstrong incidesse il suo primo disco. Nello stesso anno, La Rocca incise di nuovo per la Victor e per la Columbia e nel 1918 regi- strò per la Aeolian. Pezzi come "Tiger Rag", "Oriental Rag" e "Mournin Blues" divennero veri e proprie hit che valsero alla banda un contratto a Londra. Una tournee di 10 settimane si trasformò in un soggiorno di 17 mesi e permise all'Europa di conoscere l'effetto dirompente della nuova musica inventata a New Orleans. L'evento più eclatante di quel- la lunga permanenza a Londra é del giugno 1919, allorché l'Original Dixieland Jazz Band fu prescelta come orchestra ufficia- le del "Victory Ball" con cui si festeggiò al Savoy Hotel la firma del trattato di Versailles che pose fine alla Prima Guerra Mondiale: La Rocca e la sua band suonaro- no alla presenza di Giorgio V, della famiglia reale, del mare- sciallo Foch e dei generali Petain e Pershing, attorniati dall'intero corpo diplomatico e dall'alta società londinese. Il successo travolgente della nuova musica fu bloccata improvvisamente dalla legge Cotillo che bandì il ballo dopo la mezzanotte a Broadway con con- seguente riduzione del lavoro e delle paghe alle orchestre. In generale, fu bandito il jazz da tutti i locali "rispettabili" mentre la Victor cessò le registrazioni di dischi jazz. Solo la radio salvò in questo periodo numerosi musici- sti e anche La Rocca sopravvisse suonando per un certo periodo ad Harlem, per poi sciogliere la sua band. Per dieci tornò a dedicarsi al lavoro di appaltatore edile per rientrare nella musica nel 1936: volle dimostrare a tutti che la musica swing era il vecchio jazz in abiti moderni. Insieme a Larry Shields, Edwards, Robinson e Sbarbaro ripresero a suonare a New York ed ottennero un contratto radiofonico con la NBC Red Network. La Rocca suonò di nuovo "Tiger Rag" e catturò più ascoltatori di tutti gli ospiti pre- cedenti attirando offerte da tutti gli USA. Invitato a varie trasmis- sioni radio come quella di Benny Il successo della Original Dixieland Jass Band fu istantaneo e con la Virgin incise brani che ebbero un successo impressionante per l'epoca (Ph© Zoransimin | Dreamstime.com)

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