L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-30-2022

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GIOVEDÌ 30 GIUGNO 2022 www.italoamericano.org 38 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT STEFANO CARNEVALI del problema e decidendo di affrontarlo e non solo per la "visibilità" che il calcio garanti- sce: "Siamo ancora disciplinati da una legge del 1981", com- auspico che sia più proiettata verso il futuro, non immobile, antica, perché altrimenti divente- rebbe una zavorra per tutto il sistema. La FIGC - ha detto ancora nell'intervista - è a dispo- sizione per svolgere il suo ruolo di servizio e trovare la corretta sintesi, ma pretende rispetto. Ci stanno a cuore i problemi dei club e cerchiamo di andare loro incontro, ma basta con i ragiona- menti di principio o le sfumature di metodo usati solo per mante- nere lo status quo". Detto altri- menti: o si ragiona nei termini di un vero cambiamento o non si faranno passa in avanti. EURO 2032: UNA GRAN- DE OCCASIONE - In questo senso, qualcosa si sta muovendo: "stiamo lavorando con il Governo alla candidatura dell'Italia per l'Europeo 2032", ammette il numero uno della FIGC. Questo potrebbe final- mente avviare "il processo di ristrutturazione degli impianti o quello di realizzazione di nuovi stadi", che sono prioritari anche per le squadre di club. "Ospitare una grande competizione - chio- sa Gravina - potrebbe fare da volano per la rinascita". FIDUCIA IN MANCINI, MA È TEMPO DI SCELTE - Quanto alla Nazionale, il presi- dente della FIGC garantisce come il Ct Roberto Mancini abbia "tutto il mio appoggio" e ammette: "Stiamo aprendo una nuova fase, con enormi difficoltà e cercando di fare autocritica, per correggere le cose che non sono andate". "Abbiamo investito molto a livello di scouting, ades- so però c'è bisogno di puntare su un gruppo di riferimento, altri- menti si perde il senso della maglia della Nazionale". Mancini, dopo la Finalissima (terminata 0:3 con l'Argentina) ha effettivamente 'chiuso' con il gruppo di Euro 2020 e le falli- mentari qualificazioni mondiali: nelle prime quattro partite di Nations League ha fatto ruotare tantissimi calciatori, compiendo scelte più che coraggiose (Gnonto, Zerbin, Cancellieri…) e, inevitabilmente, andando incontro a un'altalena di risultati (spicca il 2:5 in Germania). Adesso, però, anche per il Ct, è tempo di decisioni: gli esperi- menti devono concludersi. RIALZATI ITALIA! È uno dei momenti più delicati per il nostro calcio e si potrà superare solo se, da subito, tutti i protago- nisti agiranno tempestivamente e coerentemente. A partire dal campo, per arrivare agli scranni della politica, passando per le poltrone di FIGC e Lega di Serie A. Potrebbe davvero essere l'ul- tima occasione: la rivoluzione non può più attendere. D opo il trionfo di Euro 2020, la clamorosa e assurda (vista la poca competitività del girone di quali- ficazione - non vinto - e il Ko contro la piccola Macedonia del Nord, nella prima gara dei Playoff) eliminazione dal Mondiale di Qatar 2022 ha ripor- tato la Nazionale italiana (e tutto il movimento) nelle secche del- l'era-Ventura, quando fu fallito l'accesso a Russia 2018. I primi mesi della gestione Mancini (culminati con la vitto- ria nel torneo continentale) ave- vano illuso un po' tutti, facendo- ci credere che il peggio fosse ormai alle spalle. Invece il nostro movimento calcistico ha davvero bisogno di una rivoluzione, che un'estate magica (come quella dello scorso anno) non ha potuto rendere meno urgente. LA FIGC CON LE IDEE CHIARE - In una lunga intervi- sta alla 'Gazzetta dello Sport', Gabriele Gravina, il presidente della Federazione, ha dimostrato di avere le idee chiare: "È il momento di dimostrare di saper fare sul serio: il malato è grave. Non si cura con l'aspirina". Pare, insomma, che la Federcalcio abbia tutta l'inten- zione di rivoluzionare il proprio modello, prendendo spunto da quanto avvenuto in Germania, dopo il 2000: "Riorganizzeremo il settore giovanile a livello nazionale - prosegue Gravina -, con un organismo tecnico che abbia al proprio interno anche 4- 5 direttori sportivi legati alle società di Serie A, per avere un confronto costante. Vogliamo un coordinamento nazionale, per far crescere il sistema delle Accademie. Potenzieremo Coverciano, per- ché sia punto di riferimento ed 'entreremo' nelle scuole con un progetto calcistico". DA SOLI NON SI PUÒ - L'idea, insomma, è di agire dav- vero in modo sistematico, come fece la Federcalcio tedesca: accentrando e coordinando. Però, per mettere in pista un cambia- mento così radicale e rapido (Gravina ipotizza anche di verifi- care la "sostenibilità" di un obbligo per i club - come in Germania - di schierare giovani italiani e si aspetta che il tutto prenda il via già dopo l'estate), serve che FIGC, Lega di Serie A e politica vadano nella stessa direzione, nel segno della colla- borazione. Troppe volte, infatti, i club, che a parole dicono di voler sostenere movimento e Nazionale, "vanno a prendere giovani stranieri a condizioni vantaggiose, per tutelare i propri legittimi interessi economici". Anche la politica deve fare la propria parte, rendendosi conto Per tornare ai successi della Nazionale, occorre riformare il sistema calcio partendo dalle giovanili menta indicativamente Gravina. LEGA DI SERIE A - "Per la Federazione il supporto della Lega di A è indispensabile: da lì arrivano i maggiori introiti. Ma Il commissario tecnico della Nazionale Roberto Mancini (Ph © Marco Iacobucci | Dreamstime.com)

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