L'Italo-Americano

GIOVEDÌ 14 LUGLIO 2022 www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE SPECIALE OLIMPIADI L'Italia e il Mundial '82: compie 40 anni la vittoria spor- tiva più indelebile nella memoria collettiva L e Azzurre cadono - e male - contro la corazzata fran- cese (1-5) e l'esordio ad Euro 2022 si trasforma in un incubo. Troppo brutte le ragazze di Bertolini per essere vere: il divario con le Transalpine è un dato di fatto, ma lo 0-5 maturato in soli 45' è francamente esage- rato. TENSIONE E PRESUN - ZIONE? - Certamente la tensio- ne ha giocato un brutto tiro a Sara Gama e compagne: le aspet- tative su questa Italia, ora, ci sono e non sono nemmeno poche. Questo si è tradotto in un approccio alla gara molto nervo- so, che ha causato troppi errori tecnici, di cui l'esperto avversa- rio ha fatto tesoro. Non ha nem- meno aiutato un atteggiamento tattico un po' troppo presuntuoso (il 4-3-3 del Ct Bertolini) che, nel tentativo di non farci schiac- ciare in difesa, ha creato spazi ampi nelle retrovie, dove lo stra- potere fisico della Francia ha fatto sfracelli. SLIDING DOORS - Eppure la partita si sarebbe potuta mette- re subito bene per le Azzurre: al 4', la torre di Girelli (in avvio tra le migliori) ha consentito a Bonansea di involarsi verso la porta avversaria ma Peyraud- Magnin è stata strepitosa in usci- samente più equilibrati. La pres- sione è andata via, e i cambi di Bertolini funzionano. Il gol di Piemonte rende il passivo un po' meno pesante e restituisce un po' di morale al gruppo. Adesso ci attende l'Islanda: è già un match da dentro o fuori. "CI SIAMO ILLUSE" - Nel dopo partita, il Ct Bertolini ha provato a spiegare il cattivo approccio alla gara: "Ci siamo illuse di giocare alla pari - ha detto la selezionatrice -, ma non siamo allo stesso livello, per fisi- cità e intensità. Non dovevamo giocare a viso aperto". Il piano tattico - che prevedeva costanti "raddoppi sugli esterni" - è salta- to subito: "siamo state troppo lar- ghe, facendo il loro gioco". TESTA AL FUTURO - "Dobbiamo ripartire dall'atteg- giamento del secondo tempo - ha detto Bertolini - non era facile rientrare sotto di cinque gol". Testa al futuro, dunque: le partite con Islanda e Belgio diventano già delle finali e si dovranno affrontare con la consapevolezza che saranno gare maggiormente alla portata, in cui però non si potrà più sbagliare nulla. Importantissimo, sarà recuperare immediatamente l'entusiasmo che aveva caratterizzato la mar- cia di avvicinamento al torneo e che i cinque gol subiti dalla Francia potrebbero aver spazzato via. STEFANO CARNEVALI La capitana della Nazionale azzurra Sara Gama (Ph © Ettoregriffoni | Dreamstime.com) ta bassa. L'occasione favorevole non ha rasserenato le ragazze di Bertolini che, di fronte alle folate di Diani (semplicemente impren- dibile sulla destra) e compagne, hanno continuato ad andare in affanno. Al 9' un brutto errore di Gama (rinvio debole e centrale) ha concesso a Geyoro di avven- tarsi sul pallone, sbloccando la gara. ERRORI E COLPI DI CLASSE - Dopo solo 3' un altro errore (respinta corta e incerta di Giuliani) consente al centravanti Katoto di compiere il tap-in vin- cente. L'Italia sbanda paurosa- mente - Giugliano, in mezzo al campo, è in balia delle avversa- rie, Bartoli e Boattin sulle fasce non hanno il passo delle rivali - mentre la Francia mette in mostra tutta la forza. Le occasio- ni per le Transalpine fioccano, ma è Cascarino (38') a mettere il sigillo del 3-0 con un gran tiro da lontano. Passano solo 2' e Geyoro segna di nuovo, dopo un'altra grande azione di Katoto. La centrocampista transalpina trova addirittura la tripletta all'ultimo minuto del primo tempo, dopo un 1-2 con Toletti. RIPRESA D'ORGOGLIO - Nel secondo tempo le Azzurre - complice, va detto, anche un ral- lentamento dell'avversario - hanno una reazione d'orgoglio e la partita viaggia su binari deci- Euro 2022, esordio da incubo per le Azzurre: 5-1 contro la Francia. Serve subito una ripresa d'orgoglio H a fatto storia la vittoria della Nazionale in quel lontano luglio del 1982. L'Italia e il Mundial di Spagna, è uno dei ricordi più indelebili, un pezzo di storia del Belpaese con quel "Campioni del mondo" ripetuto tre volte dal telecronista Nando Martellini, mentre il pre- sidente della Repubblica Sandro Pertini esulta in tribuna d'onore, prima di riaccompagnare a casa la Nazionale su un volo aereo su cui andrà in scena un'altra foto- grafia indelebile nei ricordi degli italiani: la partita a carte fra il capo dello Stato e il ct Enzo Bearzot, che come due vecchi amici, felici e ancora increduli per la grande impresa degli azzurri ridono e scherzano, il portiere Dino Zoff e l'attaccante Franco Causio. Un tavolino, la Coppa del Mondo al centro, due pipe appoggiate nei posaceneri, le giacche appoggiate sulle spal- le e le maniche di camicia arroto- late. Immagini storiche che fanno parte dell'immaginario degli ita- liani. Quell'Italia sul tetto del mondo calcistico è valsa più di molti altri titoli conquistati. Quel riscatto, quell'inizione di fiducia, il senso del Paese che si ritrova sotto un'unica bandiera in una notte di orgoglio. Con quella partita e la finale contro la Germania terminata 3-1 nacquero le immagini più rappre- sentative di quel successo: il sor- riso di Paolo Rossi, l'urlo di Tardelli, Zoff che alza la coppa, Pertini che al terzo gol contro la Germania si gira verso il re spa- gnolo Juan Carlos e agitando il dito dice: "Non ci prendono più". Con quelle immagini la vittoria del Mondiale 1982 diventerà non solo un successo sportivo, ma una vittoria fuori dai confini dello sport, nella società di un Paese che stava cambiando. L'11 luglio l'Italia ha celebrato i 40 anni della Coppa del mondo 1982 (Ph Andre Ricardo | Dreamstime.com)

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