L'Italo-Americano

italoamericano-digital-7-28-2022

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GIOVEDÌ 28 LUGLIO 2022 www.italoamericano.org 7 L'Italo-Americano IN ITALIANO | Continua da pagina 5 NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ C le valli e i burroni. La quan- tità perfetta di sole pieno e caldo si mescola con l'aria fresca dell'oceano e con la ricchezza del suolo vulcanico - il risultato: condizioni di crescita ottimali per gli esi- genti alberi di limone. È t u t t a v i a l a r e l a z i o n e simbiotica con i laboriosi agricoltori locali, ciò che c r e a r a c c o l t i a b b o n d a n t i anno dopo anno. Il clima ideale è fondamentale, natu- ralmente, ma questi alberi non avrebbero fortuna se cercassero di crescere come rinnegati lungo le ripide e aspre scogliere dei Monti Lattari. Ciò che oggi apprez- ziamo come parte scenogra- f i c a d e l l a c o s t a , l e f i l e d i limoni terrazzati che decora- no infiniti versanti, sono il risultato di centinaia di anni di continue amorevoli fati- che. Scavati nei fianchi roc- ciosi delle montagne, rinfor- z a t i d a r o b u s t i m u r i d i pietra, puntellati da pergole fatte di pali di castagno per sostenere i rami gravidi e graziosamente protetti dalla grandine e dal gelo da teli di plastica, questi giardini ter- razzati sono il terreno sacro della produzione di limoni. G r a n p a r t e d e l l a v o r o è a n c o r a f a t t o a m a n o . L a potatura, l'estirpazione delle erbacce e la cura quotidiana di alberi vecchi anche 500 anni producono due o tre raccolti all'anno, sono tutte fatte a mano. Mentre alcuni coltivatori hanno installato carrelli a carrucola per tra- sportare i limoni, molti altri si affidano ancora ai mezzi tradizionali, come le ceste p i e n e d i f r u t t a c a r i c a t e a dorso d'asino o i cesti intrec- ciati portati a mano. È facile capire perché la coltivazione q u i v i e n e s p e s s o d e f i n i t a "agricoltura eroica". Si trat- ta di gente robusta e appas- sionata: forse questo spirito p e r m e a i n q u a l c h e m o d o q u e s t i p r e z i o s i l i m o n i e d i v e n t a p a r t e d e l l a l o r o magia. Una visita ad Amalfi e alle città circostanti della peniso- la è un'indulgenza visiva. Paesaggi cromatici e panora- mi mediterranei, una bellez- z a t r o p p o t r a v o l g e n t e d a a s s o r b i r e t u t t a i n s i e m e r i e m p i o n o o g n i a n g o l o . I limoni hanno le stesse qua- lità: più grandi della vita, s e n s u a l i e s e d u c e n t i . . . e molto gustosi. Se la vista, l'olfatto e il suono danno vita alle molte ricchezze di Amalfi per noi comuni mor- tali, sono i limoni a portare la ricchezza aggiuntiva del gusto. È interessante notare che i limoni hanno trovato la loro strada come piacere per il palato solo nel 18° secolo. Prima di allora, le loro pro- p r i e t à e r a n o c o n s i d e r a t e medicinali (cura dello scor- buto, delle malattie dello stomaco e della pelle) o pia- cevoli aggiunte al giardino. Grazie al cielo i tempi sono c a m b i a t i ! O g g i A m a l f i è c o n o s c i u t a p e r l ' a m p i a varietà di piatti a base dei suoi limoni speciali. La mag- gior parte dei menù locali prevede piatti di carne e di pesce a base di limone, ma anche cremosi sughi per la pasta, insalate stuzzicanti, d o l c i d i o g n i t i p o e q u e l meraviglioso digestivo noto come limoncello: infatti, oltre il 60% dei limoni pro- dotti in questa regione viene utilizzato per la produzione d i q u e s t a p o p o l a r i s s i m a bevanda alcolica. Dedichiamoci un po' alla cucina... Tra i piatti più deli- ziosi e popolari a base di l i m o n e , c o m e a b b i a m o d e t t o , n o n p o s s i a m o n o n citare i dolci. E come parlare d i d o l c i a l l i m o n e s e n z a dedicare qualche parola alla delizia al limone e al sorbet- to? Il sorbetto è un dolce tipico italiano, le cui origini si annidano nel passato. La tradizione di mescolare la neve e il ghiaccio con degli aromi per creare qualcosa di f r e s c o e d o l c e d a g u s t a r e dopo i pantagruelici pasti per cui erano noti, risale già ai Romani: pare infatti che lo stesso imperatore Nerone facesse portare nella capitale la neve degli Appennini per m e s c o l a r l a c o n m i e l e e aromi vari. Ma i dolci ghiac- ciati e al limone entrarono nella nostra tradizione secoli dopo, durante la conquista araba della Sicilia: gli inge- g n o s i e c o l t i M o r i n o n s i limitarono a regalarci i limo- ni, ma reintrodussero in Ita- lia l'abitudine di gustare le delizie ghiacciate, proponen- do quello che sarebbe diven- tato il simbolo di tutti gli altri, il sorbetto al limone. La parola stessa sorbetto, infatti, potrebbe derivare dall'arabo sherbeth o she- r a b , c h e s i t r a d u c e c o n "bevanda fresca". Tuttavia, è solo nel XVII secolo che il sorbetto al limone - e anche altre sue varietà - ha conqui- s t a t o l a p e n i s o l a , g r a z i e all'opera del siciliano Fran- cesco Procopio dei Coltelli. Se il sorbetto ha origini antiche e geograficamente d i v e r s e , l a s o r p r e n d e n t e d e l i z i a a l l i m o n e è 1 0 0 % amalfitana e 100% creata in o n o r e d e i l i m o n i d e l l a Costiera. Questo dolce fresco e s a p o r i t o è t i p i c o d e l l a C a m p a n i a e , a d i f f e r e n z a delle radici antiche e stori- che del sorbetto, ha origini piuttosto recenti. È stato creato poco più di 40 anni fa, nel 1978, da Carmine Marzuillo, un pasticciere di Positano, che ha voluto rendere omaggio ai limoni della sua Costiera con un nuovo dessert, realizzato con una base di pan di Spagna ( u n a l e g g e r a t o r t a s e n z a burro), imbevuta di sciroppo di limoncello, poi farcita e ricoperta di crema al limo- ne: fresco, ricco e, natural- mente, delizioso! Una curio- s i t à b i r i c h i n a : p e r l a s u a f o r m a , c h e r i c o r d a i s e n i f e m m i n i l i , è c o n o s c i u t a a n c h e c o m e z i z z a d e l l a monaca! T o r n a n d o d a l l a n o s t r a parte dell'Atlantico, mentre un bicchierino di limoncello è un modo per assaporare il gusto di Amalfi sul suolo americano, fate attenzione ai prodotti di bassa qualità che aggiungono coloranti ali- mentari, aromi e potrebbero anche non contenere limoni di Amalfi. Leggete l'etichetta e non siate un "limone spre- muto"... altrimenti qualcuno si sarà approfittato di voi! "Una stella gialla certifi- cata brilla tra i colori bril- lanti della Costiera Amalfi- t a n a . . . u n ' a n i m a d o l c e e succosa in una terra tutta d a s c o p r i r e . I l p r o f u m o i n t e n s o e d e m o z i o n a n t e evoca le emozioni, la magia e i c o l o r i d e l l a D i v i n a Costiera". - Consorzio di T u t e l a L i m o n e C o s t a d'Amalfi I.G.P. Di grandi dimensioni, la buccia di colore giallo è tipicamente liscia e ricca di oli aromatici, mentre la polpa interna è molto suc- cosa e leggermente dolce. Il loro aroma è di per sé un'esperienza inebriante La maggior parte dei limone "Sfusato di Amalfi" vengono usati per produrre il famoso limoncello della Costiera (Photo: Picalotta/Dreamstime) Una spremuta di limoni "sfusato" è qualcosa da provare quando si è ad Amalfi! (Photo: DiegoFiore/Dreamstime)

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