L'Italo-Americano

italoamericano-digital-8-11-2022

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GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2022 www.italoamericano.org 34 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI Tavolino con stoviglie (Ph Parco Archeologico Pompei - MIC) A Pompei è stato aperto, duemila anni dopo, un armadio. Dentro un corre- do di stoviglie, piattini di vetro, ciotole di ceramica, vasi, svela l'ultima meraviglia di un "parco che non finisce mai di stupire" come ha detto il ministro della Cultura Dario Franceschini. Accanto all'armadio, un letto, un tavolino, un baule svuotato e lasciato aperto nella fretta degli ultimi istanti. Il mobilio e le forme ceramiche sono stati tro- vati nella posizione in cui dove- vano essere nel momento della fuga, restituendoci una fotografia di quell'istante del 79 d.c. E' una casa del ceto medio, cinque piccole stanze più bagno e cucina affacciate su uno splen- dido giardino dipinto. Mobili modesti e oggetti più preziosi, piccoli ambienti arredati rinve- nuti attorno al sontuoso larario con raffigurato un "giardino incantato", già scavato nel 2018 nel corso di interventi di manu- tenzione dei fronti di scavo. L'ultima scoperta nell'area nord nella cosiddetta Regio V, uno dei grandi quartieri della città antica, già interessata da scavi nel 2018ha svelato che A Selinunte l'agorà più grande del mondo Piscine termali e fontane: emerge santuario etrusco nel Senese A San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena, gli scavi stanno restituendo un santuario etrusco poi usato in epoca romana dedicato al dio Apollo. Da un lato piscine, fon- tane, giochi d'acqua. Dall'altro un tesoro di offerte votive che si è rivelato "unico in Italia e nel Mediterraneo antico", come ha detto l'archeologo Jacopo Tabolli all'agenzia Ansa. Senza contare le "oltre tremila monete e tutte di fresco conio, appena uscite dalla Zecca romana" come ha detto Giacomo Pardini, dell'Università di Salerno. Una scoperta "eccezionale", ha commentato il ministro della Cultura Dario Franceschini, che insieme al direttore generale dei musei dello Stato, Massimo Osanna, ha annunciato l'apertura nel borgo di un museo dedicato al Bagno Grande dove da tre anni sono in corso scavi e ricer- che. "I ritrovamenti di queste set- timane - sottolinea Franceschini - confermano l'importanza dello scavo di San Casciano e del lavoro egregio portato avanti in questi anni". Un lavoro, annun- cia il ministro, "che sarà valoriz- zato da un investimento dello Stato per dare ai reperti e allo loro storia una sede espositiva che aiuterà anche il rilancio del territorio". Il sito si sta rivelando fastoso, tra edifici sacri e oggetti votivi. Ma la vera sorpresa sta nelle dimensioni monumentali del san- tuario a monte della vasca votiva individuata lo scorso anno, a ridosso di una sorgente. Un edifi- cio quadrangolare con colonne di ordine tuscanico ad ornamento dell'edificio e dell'ingresso, che gli archeologi datano come attivo fra il I sec. a.C. e il II sec. d.C. Dalla vasca sacra, di forma allungata, provengono materiali eccezionali: altari con iscrizioni, decine di bronzi votivi e un ingente tesoro monetale di epoca romana, tutto perfettamente con- servato. Le indagini hanno dimo- strato come buona parte del san- tuario, dismesso all'inizio del V secolo d.C., nel III secolo subì un drammatico crollo, nella cui voragine i romani costruirono un nuovo altare. Il sito è stato poi usato in epoca medievale per sfruttare le oltre 40 sorgenti ter- mali. Tavolini e bauli: scavo a Pompei svela come viveva il ceto medio Laser scopre un nuovo nuraghe in Sardegna "nell'impero romano – spiega il Direttore del Parco archeologico, Gabriel Zuchtriegel c'era un'am- pia fetta della popolazione che lottava per lo status sociale e per cui il 'pane quotidiano' era tutt'altro che scontato. Un ceto vulnerabile durante crisi politi- che e carestie, ma anche ambi- zioso di salire sulla scala sociale. Nella casa del Larario a Pompei, si riuscì a far adornare il cortile con il larario e con la vasca per la cisterna con pitture ecceziona- li, ma evidentemente i mezzi non bastavano per decorare le cinque stanze della casa, una delle quali fungeva da deposito. Nelle altre stanze, due al piano superiore e raggiungibili tramite un soppalco, abbiamo trovato un misto di oggetti, alcu- ni di materiali preziosi come il bronzo e il vetro, altri di uso quotidiano. I mobili di legno di cui è stato possibile eseguire dei calchi sono di estrema sempli- cità. Non conosciamo gli abitanti della casa ma sicuramente la cul- tura dell'ozio a cui si ispira la meravigliosa decorazione del cortile per loro era più un futuro che sognavano che una realtà vissuta". L a tecnologia Lidar-Laser Imaging Detection and Ranging ha permesso di scoprire un nuovo Nuraghe in Sardegna. E' stato indagato il sito di Bruncu 'e s'Omu nel terri- torio di Villa Verde, in provincia di Oristano, nel quale Riccardo Cicilloni, professore di preistoria e protostoria all'Università di Cagliari, conduce ricerche e scavi dal 2013. Il sito si trova in un'area prevalentemente vulcani- ca, nella quale le ricerche archeo- logiche hanno evidenziato come l'area fosse intensamente popola- ta, durante l'età del bronzo e del ferro (XVIII-VIII secolo a.C.), da numerosi siti nuragici. Tra questi spicca il sito di Bruncu 'e s'Omu, caratterizzato da un monumentale Nuraghe e un inse- diamento capannicolo del perio- do del Bronzo Finale (1150-900 a.C.), tuttora in corso di scavo da parte dell'Università di Cagliari. I rilievi LiDar, condotti da Cnr-Ispc, integrati con prospe- zioni multispettrali e nell'infra- rosso termico da drone, hanno allargato il campo di indagine in un'area densamente boscata e evidenziato strutture inedite dell'età del bronzo. A Selinunte è tornata alla luce l'agorà più grande del mondo: 33mila metri quadrati. La straordinaria area appartiene al sito archeologico siciliano che si qualifica come il più grande parco archeologico d'Europa, 270 ettari con oltre 2.500 anni di storia. Agli scavi, che hanno restituito anche amu- leti e gioielli partecipa anche l'Institute of Fine Arts della New York University, in un caso esemplare di cooperazione inter- nazionale. L'agorà era circondata da quartieri residenziali ed edifici pubblici: il centro abitato era col- legato all'acropoli e in questo spazio si concentrava la vita col- lettiva. Gli archeologi hanno rin- tracciato un recinto sacro per il culto degli antenati oltre a resti di strutture in pietra e ossa di animali che fanno pensare ad altari dove venivano compiuti i riti. Intorno alla metà del VI secolo avanti Cristo, si pensa si stato eretto un edificio, forse un hestiatòrion, una sala per ban- chetti rituali dove potevano tro- vare posto nove grandi klìnai (i letti dove consumare i pasti). Area tempiale a Selinunte (© Pavlinec | Dreamstime.com)

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