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www.italoamericano.org 35 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | GIOVEDÌ 20 OTTOBRE 2022 SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI Povertà al massimo storico in Italia: quasi 2 milioni di famiglie (soprattutto al Sud) vivono in indigenza assoluta (Ph © Todsaporn Bunmuen | Dreamstime.com) (Ph© Forestpath | Dreamstime.com) Il caro-energia mette in crisi le imprese: per superare l'inverno servono 45 miliardi media a 10mila euro ciascuna. "Condivido l'appello del pre- sidente di Confindustria, Carlo Bonomi, che ha chiesto un inter- vento immediato, al prossimo governo, per sostenere le grandi aziende del nostro Paese. Misure economiche importanti sono indispensabili per le realtà più piccole, quelle piccole e medie imprese che rappresentano la spina dorsale della nostra econo- mia, che danno lavoro alla stra- grande maggioranza degli occu- pati in Italia" ha detto il presi- dente di Unimpresa, Giovanna Ferrara. "Quella energetica è la vera emergenza del nostro Paese e anche del resto d'Europa. Credo sia indispensabile un piano emergenziale nazionale, tarato su misura delle imprese e delle famiglie; abbiamo bisogno immediatamente di sostegni per- ché il sistema italiano è vicino al collasso. Ma è una misura che tampona la ferita, frena l'emor- ragia, non risolve la patologia, che ha le sue cellule malate nella speculazione internazionale. Ecco, serve una terapia europea, un piano d'azione condiviso tra tutti i principali partner dell'Ue". D al XXI Rapporto Caritas su povertà ed esclusione sociale, intitolato "L'anello debole", emerge che "la povertà assoluta nel 2021 confer- ma i suoi massimi storici toccati nel 2020, anno di inizio della pandemia di Covid". "Le fami- glie in povertà assoluta risultano 1.960.000, pari a 5.571.000 per- sone (il 9,4% della popolazione residente). L'incidenza si confer- ma più alta nel Mezzogiorno (10% dal 9,4% del 2020), mentre scende in misura significativa al Nord, in particolare nel Nord- Ovest (6,7% da 7,9%)". Il testo del Rapporto prende in esame le statistiche ufficiali sulla povertà e i dati di fonte Caritas, provenienti da quasi 2.800 Centri di Ascolto su tutto il territorio nazionale. Nel 2020, anno di ini- zio della pandemia da Covid-19. Le famiglie in povertà assoluta risultano 1 milione 960mila, pari a 5.571.000 persone (il 9,4% della popolazione residente). L'incidenza si conferma più alta nel Mezzogiorno (10% dal 9,4% del 2020) mentre scende in misu- ra significativa al Nord, in parti- colare nel Nord-Ovest (6,7% da 7,9%). In riferimento all'età, i livelli di povertà continuano ad essere inversamente proporzio- nali all'età: la percentuale di poveri assoluti si attesta infatti al 14,2% fra i minori (quasi 1,4 milioni bambini e i ragazzi pove- ri), all'11,4% fra i giovani di 18- 34 anni, all'11,1% per la classe 35-64 anni e al 5,3% per gli over 65 (valore sotto il la media nazionale). Tra il 2020 e il 2021 l'inci- denza della povertà è cresciuta più della media per le famiglie con almeno 4 persone, le fami- glie con persona di riferimento di età tra 35 e 55 anni, i bambini di 4-6 anni, le famiglie degli stra- nieri e quelle con almeno un red- dito da lavoro. È cresciuta meno della media per le famiglie pic- cole, con anziani, composte da soli italiani. I dati di fonte Caritas offrono un prezioso spaccato sui volti di povertà del nostro tempo. Nel 2021, nei soli centri di ascolto e servizi informatizzati, le persone incontrate e supportate sono state 227.566 persone. Rispetto al 2020 si è registrato un incremen- to del 7,7% del numero di bene- ficiari supportati (legato soprat- tutto agli stranieri); non si tratta sempre di nuovi poveri ma anche persone che oscillano tra il den- tro fuori dallo stato di bisogno. Chiedono aiuto sia uomini (50,9%) che donne (49,1%). Cresce da un anno all'altro l'in- cidenza delle persone straniere che si attesta al 55%, con punte che arrivano al 65,7% e al 61,2% nelle regioni del Nord-Ovest e G li italiani patiscono la crisi. "Le famiglie euro- pee - ha detto il commis- sario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, nel suo inter- vento in plenaria al Parlamento europeo a Strasburgo auspicando coordinamento tra le politiche nazionali e l'azione della Bce- stanno spendendo il 20% delle loro entrate per il cibo e il 15% per l'energia, un totale del 35%. Ma questa è una media, ovvia- mente ci sono molte famiglie che stanno spendendo quasi il 50% delle loro entrate per l'ener- gia e il cibo". Non stanno meglio le impre- se, secondo le stime di Unimpresa. Occorrono oltre 45 miliardi di euro affinché le pic- cole e medie imprese italiane possano superare senza affanni l'autunno e l'inverno, facendo fronte all'aumento dei costi energetici. Si tratta di circa 7,5 miliardi al mese da ottobre fino a marzo compreso, necessari alle 750mila pmi del Paese, che si trovano a fare i conti con un aggravio di spesa, a causa del- l'impennata del prezzo del gas e dell'energia elettrica, pari in del Nord-Est; di contro, nel Sud e nelle Isole, prevalgono gli assi- stiti di cittadinanza italiana che corrispondono rispettivamente al 68,3% e al 74,2% dell'utenza. L'età media dei beneficiari si attesta a 45,8 anni. Complessivamente le persone senza dimora incontrate sono state 23.976, pari al 16,2% del- l'utenza: si tratta per lo più di uomini (72,8%), stranieri (66,3%), celibi (45,1%), con un'età media di 43,7 anni e incontrati soprattutto nelle strut- ture del Nord (questa macrore- gione ha intercettato quasi la metà degli homeless d'Italia). Si rafforza nel 2021 la con- sueta correlazione tra stato di deprivazione e bassi livelli di istruzione. Cresce il peso di chi possiede al massimo la licenza media, che passa dal 57,1% al 69,7%; tra loro si contano anche persone analfabete, senza alcun titolo di studio o con la sola licenza elementare. Nelle regioni insulari e del sud, dove lo ricor- diamo c'è una maggiore inciden- za di italiani, il dato arriva rispet- tivamente all'84,7% e al 75%. Strettamente correlato al livello di istruzione è, inoltre, il dato sulla condizione professio- nale che racconta molto delle fragilità di questo tempo post pandemico. Nel 2021 cresce l'incidenza dei disoccupati o inoccupati che passa dal 41% al 47,1%; si con- trae la quota degli occupati che scende dal 25% al 23,6%. Risulta marcato il peso delle povertà multidimensionali con difficoltà legate a fragilità econo- mica, bisogni occupazionali e abitativi; problemi familiari (separazioni, divorzi, conflittua- lità), stato di salute o migrazioni. In termini di risposte gli inter- venti Caritas sono stati numerosi. Erogati quasi 1 milione 500mila interventi, una media di 6,5 interventi per ciascun assistito (considerate anche le prestazioni di ascolto). In particolare: il 74,7% ha riguardato beni e servi- zi materiali (mense/empori, distribuzione pacchi viveri, buoni ticket, prodotti di igiene personale, docce, ecc.); il 7,5% attività di ascolto; il 7,4% gli interventi di accoglienza, il 4,6% sussidi economici (per il paga- mento di affitti e bollette), il 2,2% il sostegno socio assisten- ziale e l'1,5% interventi sanitari.