L'Italo-Americano

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GIOVEDÌ 17 NOVEMBRE 2022 www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT arriva la seconda vittoria conse- cutiva del ducatista, che sale al 3º posto in classifica generale: Quartararo è a +42 punti. Al rientro dalle vacanze si corre in Austria: il 21 agosto Bagnaia domina il GP, centrando la terza vittoria consecutiva. Quartararo è comunque secondo. In classifica generale, Pecco risale a -44. Bagnaia vince anche a Misano: il 4 settembre, a San Marino, diventa il primo pilota nella storia a trionfare in 4 GP consecutivi. Quartararo è sempre più vicino (-30). Due settimane dopo, ad Aragon, nessuno può fermare Bastianini. Bagnaia è secondo, Quartararo cade in avvio di gara. Il distacco in clas- sifica generale, così, diventa di soli 10 punti. Il GP del Giappone è sfortunato: nel finale della corsa, Bagnaia (9º) si prepara all'attacco di Quaratraro (8º), ma scivola e cade. Il distacco tra i due torna a +18 in favore del francese. Nel complicato (per pioggia) GP di Thailandia, è 3º, mentre Quartararo 17º. Il distac- co si riduce a soli 2 punti. Il sorpasso in classifica gene- rale si concretizza il 16 ottobre, nel GP d'Australia: Bagnaia arri- va 3º, mentre Quarataro cade a 16 giri dalla fine. Ora l'italiano sopravanza quello francese di 14 punti. In Malesia (23 ottobre), Bagnaia potrebbe chiudere i gio- chi. Fa tutto bene e vince, ma Quarararo non molla, arrivando terzo e tenendo il mondiale aper- to sino all'ultima gara. Il 6 novembre, a Valencia, si corre l'ultimo GP della stagione. La gara è tesa e vibrante, Bagnaia non rinuncia a qualche rischio iniziale, per poi gestire con mag- gior calma il finale della corsa: chiude 9º (Quartararo 4º) ed è Campione del Mondo. PILOTA E SQUADRA - Per quanto Bagnaia riconosca in Valentino Rossi il proprio men- tore, le differenze - specie carat- teriali - rispetto al 'Dottore', sono evidenti: Pecco è un ragaz- zo molto riservato, che fa della costanza e della regolarità i pro- pri punti di forza. La sua metodi- cità può così colmare l'eventuale gap di talento. Bagnaia è stato straordinario in pista, ma anche per come ha saputo lavorare con la squadra. Ducati ha fatto la sua parte, supportando il pilota nei momenti più difficili della sta- gione e aiutandolo a comprende- re gli errori e a limare i difetti. Lo sforzo più grande della squa- dra va individuato nella trasfor- mazione operata dalla Desmosedici che, da moto esplo- siva ma poco guidabile, è diven- tata un mezzo affidabile e ben gestibile, perfetto per lo stile di guida di Bagnaia. Una vittoria storica, da squadra vera. L 'Italia torna in vetta alla Moto GP: Francesco 'Pecco' Bagnaia, in sella alla Ducati, è Campione del Mondo. Una doppietta storica - moto e pilota azzurri -, che non capitava addirittura da 50 anni, quando a vincere il Mondiale fu Agostini su MV Agusta. EREDITÀ PESANTE - Bagnaia raccoglie la pesante ere- dità del mentore Valentino Rossi: è il primo italiano a cen- trare il trionfo iridato dopo il 'Dottore' ed è significativo che ce l'abbia fatta proprio nel primo anno dopo il ritiro di Rossi dalle corse. Ora il futuro può essere luminoso, come il d.g. Corse di Ducati Luigi Dall'Igna ammette: "Ci sono voluti 15 anni per tor- nare a vincere, ma credo che ora potremo aprire un ciclo, anche grazie a Pecco che potrà crescere ulteriormente". LA GRANDE RIMONTA - Il trionfo di Bagnaia - primo per lui in Moto GP, dopo la vittoria mondiale in Moto2, nel 2018 - è stato caratterizzato da una gran- de rimonta, concretizzatasi nel- l'ultima gara (Valencia), un GP decisivo condotto magistralmen- te. Eppure, l'inizio della stagione non era stato fortunato: il 6 marzo, in Qatar, dopo un contat- to con Martin una caduta costrin- ge al ritiro entrambi i piloti. 14 giorni dopo un'altra delusione: in Indonesia è solo 15esimo. Un punto in due gare. Va meglio, il 3 aprile, in Argentina: dopo prove deludenti, la Ducati si piazza 5ª e le buone sensazioni, circolate prima dell'inizio della stagione, cominciano a trovare conferme. Le qualifiche del GP delle Americhe (10 aprile) vanno molto meglio e aiutano Bagnaia a confermare il 5º posto in gara. Ci sono miglioramenti, ma il distacco dalla vetta continua a crescere (38 punti). Il weekend del 24 aprile, in Portogallo, è molto complesso: dopo una caduta in Q1, Bagnaia è costretto a condurre una gara d'attacco, che lo vede centrare una rimonta dal 25º all'8º posto. Il distacco, in classifica generale, non cam- bia. È la Spagna (1 maggio) a vedere la prima vittoria di Bagnaia che, a Jerez, centra sia la pole, sia il trionfo in gara. In testa dall'inizio alla fine, il pilota italiano si difende dal ritorno di Quartararo e riduce il distacco in classifica generale (-33 punti). 14 giorni dopo, a Le Mans, le cose vanno male: Bagnaia, secondo, durante un duello con Bastianini, cade ed è costretto al ritiro. Quartararo ne approfitta e vola a +46 in classifica. Il 29 maggio, nel GP d'Italia, è trionfo: Bagnaia rimonta dal 9º al 1º posto, proprio davanti a Quartararo. In classifica generale Mattarella ha incontrato il campione del mondo di MotoGP, Francesco Bagnaia, e il team Ducati (Ph Quirinale) è 4º, a 41 punti dal francese. In Catalogna, il 5 giugno, la gara va male: il ducatista - secondo - viene colpito da Nakagami in caduta ed è costretto al ritiro. Stesso esito in Germania: dopo 4 giri, nonostante la pole, Bagnaia scivola e abbandona. Quartararo scappa a +91 in classifica gene- rale. La riscossa arriva in Olanda: Ad Assen, il 26 giugno, vince mentre Quartararo si ritira dopo due cadute. Il distacco è ridotto a 66 punti. È la svolta. A Silverstone, in Gran Bretagna, vanti capace di garantire la fina- lizzazione della manovra. La Juve, a patto di non scendere in campo nella propria versione 'horror' (come ad Haifa), non può fallire. La Roma avrà un compito più difficile, incrociando il Red Bull Salisburgo, terzo nel girone Champions del Milan. Gli austriaci giocano un calcio molto 'europeo', fatto di alti ritmi e aggressività. Hanno qualità in rosa, ma difettano di esperienza e - soprattutto - di concretezza. Okafor è un attaccante estrema- mente mobile, in grado di far impazzire qualsiasi marcatore; Kjaergaard è una mezz'ala dagli ottimi tempi di inserimento (migliorasse nella finalizzazione, sarebbe già in un top club); Sucic è un trequartista 'di mano- vra', molto bravo a cucire il gioco; Pavlovic gode di ottima stampa, ma nel girone di Champions ha sofferto contro gli attaccanti più smaliziati. La Roma dovrà essere al completo e disputare due grandi partite: non parte sconfitta, ma la sfida sarà impegnativa. CONFERENCE LEAGUE - Con sfortuna (terza per differen- za reti, in un girone dove tutte le squadre hanno chiuso a 8 punti) e tra molte polemiche (arbitraggi rivedibili nelle ultime due gare del raggruppamento), la Lazio è scivolata dall'Europa alla Conference League. Nei playoff incontrerà il Cluj, club romeno che eliminò a sorpresa i bianco- celesti nell'Europa League del 2019. La squadra di Petrescu, negli ultimi anni, si è un po' ridi- mensionata e non può essere considerata un ostacolo insor- montabile per Immobile e com- pagni. In porta c'è l'italiano eterna promessa Scuffet; in mezzo al campo, a dare spesso- re, c'è Bismark Boateng; la qua- lità è nei piedi del trequartista Muhar. Se la Lazio non sba- glierà l'approccio alle gare, dovrebbe passare il turno age- volmente. Alla Fiorentina, infine, non è andata benissimo: lo Sporting Braga è forse l'avversario più impegnativo che poteva capitare agli uomini di Italiano. Terzi nel loro campionato, i lusitani prati- cano un 4-4-2 imperniato sulla qualità: Vitinha è una punta inte- ressante, così come il suo com- pagno di reparto Abel Ruiz (pro- veniente dalla 'canterà' del Barcellona). I fratelli Horta crea- no a centrocampo, protetti dal colosso libico Musrati. La 'Viola' ha tutte le carte in regola per passare il turno, ma sarà par- tita vera. CONTINUA DA PAG 38 Moto GP tricolore: Bagnaia e Ducati sul tetto del mondo Una doppietta che l'Italia aspettava da 50 anni

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