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L'Italo-Americano GIOVEDÌ 8 AGOS TO 2013 Restauro 'restaurato' Biga arcaica. Bronzo laminato e fuso, su ricostruzione lignea moderna proveniente dalla tenuta di Roma Vecchia. Risale al 550-540 a.C., fu rinvenuta verso la fine del Settecento ed entrò a far parte delle Collezioni Vaticane nel 1804, essendo stata venduta da Antonio Pazzaglia, noto incisore di pietre dure, che ne aveva curato il restauro secondo la logica del mercato antiquario del tempo: assemblando parti originali ed eterogenee per cronologia e provenienza. Un recente restauro ha consentito di ricostruire la biga partendo dai pochi elementi originali certi. La struttura lignea, non più conservata, è stata ricostruita grazie ai frammenti superstiti del rivestimento in bronzo e con il conforto dei dati emersi dallo studio di veicoli restituiti dagli scavi. Un pregevole esempio di bronzistica è dato dal puntale a testa d'aquila rifinito a freddo con cesello. Iconografia umbra Crocifisso di Perugia. È una croce sagomata dipinta a tempera e oro su tavola attribuita al Maestro di San Francesco, datata 1272 e conservata nella Galleria nazionale dell'Umbria di Perugia. Il pittore umbro formatosi alla bottega di Giunta Pisano e attivo nel cantiere della basilica di San Francesco ad Assisi, offre una rappresentazione frequente in Umbria nel Duecento, legata alla diffusione del francescanesimo, promotore di tali immagini in cui il devoto potesse riflettere sulle sofferenze umane di Cristo, e legata probabilmente a fattori pratici, come la scarsità di laboratori d'oreficeria nella regione, che rendevano i manufatti di pittura particolarmente richiesti. Il Cristo è appeso alla croce ed ha la testa barbuta molto incassata coi capelli ricadenti. Il corpo è incurvato con un decoro geometrico, come pure sarà nelle croci cimabuesche. Ponte a 'catena' Ponte Santa Trìnita. Si trova a Firenze, di fronte a Ponte Vecchio e fu riedificato dopo un'alluvione nel 1557 ad opera dello scultore e architetto Bartolomeo Ammannati, su disegno di Michelangelo. La progettazione, su incarico di Cosimo I, suggerì la moderna linea delle tre arcate. Questa linea curva è un'innovazione che anticipa la moda barocca (disegno a catena) ed ha un importante risvolto tecnico: dota la struttura di notevole resistenza statica. La realizzazione ebbe luogo fra il 1567 e il 1571, in pietra forte bruno giallognola. Il ponte deve la sua eleganza ai piloni di sostegno con sezione orizzontale ad angoli acuti per evitare ai tronchi di rimanere impigliati, ai cartigli bianchi sugli archi ed alle 4 statue allegoriche che ne decorano gli angoli e raffigurano le 4 stagioni. PAGINA 9 Allegoria dell'udito Suonatrice di chitarra. È il ritratto di una giovane e ignota dama vicentina dallo sguardo triste e accigliato, che stringe tra le mani una chitarra. L'espressione malinconica e distaccata del suo sguardo è resa dall'artista con acutezza psicologica, anche grazie all'uso della luce intensa e contrastata e all'accostamento di colori freddi e dissonanti. La tela, risalente probabilmente alla metà degli anni Quaranta del Seicento, è uno dei numerosi esemplari della ricca produzione ritrattistica di Giulio Carpioni che, dipingeva le "belle dame della città" affinché gli esponenti delle più illustri e nobili famiglie vicentine potessero conoscere ed apprezzare i suoi lavori. Il dipinto, oggi ai Musei Civici di Vicenza, è stato anche interpretato in chiave allegorica: la Suonatrice di chitarra alluderebbe ad uno dei 5 sensi: l'udito. Tela anticonformista Arianna abbandonata. Olio su tela di "Piccio" (Giuseppe Carnovali) conservata a Pavia nei Musei Civici della Quadreria dell'Ottocento. Lo stile è legato alla tradizione lombarda del Rinascimento ed è riconoscibile per una spiccata luminosità. Una caratteristica che crea nei dipinti atmosfere trasparenti con tonalità accese. Le sue principali opere riguardano scene bibliche, mitologiche e della storia di Roma. Molto rinomati i paesaggi ed i ritratti di personaggi dell'aristocrazia e borghesia del tempo. La sua pennellata sciolta, a tocchi e macchie, ha mantenuto un grande realismo capace di trasmettere immagini alla coscienza, e lo rese uno tra gli artisti significativi dell'Ottocento, forse il primo interprete di una pittura moderna e anticonformista che approderà alla Scapigliatura e al Divisionismo.